Imprese straniere, sul territorio romagnolo crescita sostenuta nei primi sei mesi del 2022

Crescita sostenuta delle imprese straniere attive, superiore sia all’incremento regionale sia a quello nazionale, nel territorio Romagna – Forlì-Cesena e Rimini, secondo quanto rilevato dai dati Infocamere-Movimprese nel primo semestre 2022. Complessivamente, si tratta della più alta variazione annua degli ultimi dieci anni. Le imprese straniere aumentano in tutti i principali settori economici: costruzioni, commercio, alloggio e ristorazione, manifatturiero, trasporti, servizi alle imprese e alle persone. In un contesto in cui prevalgono nettamente le imprese individuali, (4 imprese straniere su 5) si rileva una forte crescita delle società di capitale. Al 30 giugno 2022 nel territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) si contano 8.847 imprese straniere attive, che costituiscono il 12,3% del totale delle imprese attive (13,5% in Emilia-Romagna e 11,2% in Italia). Nel confronto con il 30 giugno 2021 si riscontra un aumento delle imprese straniere del 6,8%, superiore sia all’incremento regionale (+4,4%) sia a quello nazionale (+1,7%). Tale variazione risente, anche se in forma minima, dell’ingresso dei comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio (ex provincia di Pesaro) nella provincia riminese;  la crescita al netto di tale componente esogena sarebbe pari a +6,4%.

Nel dettaglio, la variazione tendenziale 1° semestre 2022-2021 risulta essere la maggiore tra le variazioni tendenziali negli ultimi dieci anni, in un trend costantemente crescente. I principali settori economici risultano, nell’ordine: Costruzioni (35,6% delle imprese straniere), Commercio (28,8%), Alloggio e ristorazione (9,0%), Industria Manifatturiera (7,4%), Altre attività di servizi (prevalentemente servizi alle persone) (5,0%), Trasporti (3,4%) e Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (3,3%). In termini di variazione annua si registra un aumento in ciascuno di questi settori: +11,8% nelle Costruzioni, +1,6% nel Commercio, +7,6% nell’Alloggio e ristorazione, +5,7% nel Manifatturiero, +9,5% nelle Altre attività di servizi, +7,4% nei Trasporti e +2,8% nel settore Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese.

Le imprese straniere con la maggior incidenza percentuale sul totale delle imprese attive appartengono, rispettivamente, alle Costruzioni (28,4%), al Commercio (15,4%), ai Trasporti (14,0%), alle Altre attività di servizi (13,4%), al settore Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (13,0%), all’Industria Manifatturiera (10,9%) e all’Alloggio e ristorazione (10,5%). Riguardo alla natura giuridica, la maggior parte delle imprese straniere sono imprese individuali (79,8% del totale), alle quali seguono, con molto distacco, le società di capitale (12,7%) e le società di persone (6,9%); nel confronto con l’anno precedente crescono tutte e tre le forme giuridiche, in particolar modo le società di capitale (+14,2%).

Le imprese straniere: focus provinciale Forlì-Cesena

Al 30 giugno 2022 in provincia di Forlì-Cesena si contano 4.019 imprese straniere attive, che costituiscono l’11,0% del totale delle imprese attive (13,5% in Emilia-Romagna e 11,2% in Italia). Nel confronto con il 30 giugno 2021 si riscontra un aumento delle imprese straniere del 6,9%, superiore sia all’incremento regionale (+4,4%) sia a quello nazionale (+1,7%). Nel dettaglio, la variazione tendenziale 1° semestre 2022-2021 risulta essere la maggiore tra le variazioni tendenziali negli ultimi dieci anni, in un trend costantemente crescente.

I principali settori economici risultano le Costruzioni (38,4% delle imprese straniere), il Commercio (24,7%), l’Industria Manifatturiera (10,2%), l’Alloggio e ristorazione (7,8%), le Altre attività di servizi (prevalentemente servizi alle persone) (5,5%), i Trasporti (3,9%) e Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (2,7%). Rispetto al 30/06/21 crescono le imprese straniere in tutti i settori sopra citati: +9,4% nelle Costruzioni, +1,0% nel Commercio, +6,5% nel Manifatturiero, +9,1% nell’Alloggio e ristorazione, +13,3% nelle Altre attività di servizi, +6,8% nei Trasporti e +5,9% nel settore Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese.

I settori con la più alta incidenza percentuale delle imprese straniere sul totale delle imprese attive sono, rispettivamente: Costruzioni (26,6%), Commercio (12,7%), Trasporti (12,7%), Altre attività di servizi (12,6%), Industria Manifatturiera (11,9%), Alloggio e ristorazione (11,3%) e  Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (10,5%). Riguardo alla natura giuridica delle imprese straniere, prevalgono nettamente le imprese individuali (82,7% del totale), seguite, a distanza, dalle società di capitale (10,7%) e società di persone (6,1%); in termini di variazione annua crescono le imprese individuali (+5,6%), le società di persone (+6,5%) e, soprattutto, le società di capitale (+17,4%).

In un contesto di analisi territoriale, poi, si evidenzia come più della metà delle imprese straniere provinciali (il 54,8%) si trovano nei comuni di Forlì (34,0%) e Cesena (20,8%), ossia nei “Grandi centri urbani”; buona anche la presenza nei comuni di Cesenatico (9,0%), Forlimpopoli (2,7%) e Bertinoro (1,9%), ossia nei cosiddetti “Comuni di cintura” (totale 13,6%), e di Savignano sul Rubicone (7,7%), Gatteo (4,2%), San Mauro Pascoli (3,8%), Gambettola (2,7%) e Longiano (1,3%) (”area del Basso Rubicone”, totale 19,7%). Ad essi vanno aggiunti i comuni di Meldola (2,2%) e Civitella di Romagna (1,0%) (Valle del Bidente), Castrocaro Terme e Terra del Sole (1,7%) (Valle del Montone), Mercato Saraceno (1,2%) e Bagno di Romagna (1,0%) (Valle del Savio). In sintesi, il 54,0% delle imprese straniere attive si trova nel comprensorio di Cesena e il 46,0% nel comprensorio di Forlì.

I comuni con la più alta incidenza percentuale delle imprese straniere sul totale delle imprese attive risultano essere Savignano sul Rubicone (19,2%), Gatteo (19,1%), San Mauro Pascoli (14,2%), Forlì (13,0%), Gambettola (11,8%) e Cesenatico (11,5%). Infine, i principali Paesi di provenienza degli imprenditori stranieri, riferiti alle imprese individuali (le uniche per le quali è possibile fare un’analisi per nazionalità) sono, nell’ordine, Albania (649 imprese), Romania (382), Cina (372), Marocco (351) e Tunisia (205); in termini di incidenza, i suddetti Paesi raggiungono il 59,0% del totale straniero.