Carceri, anche Forlì coinvolta in un progetto per la deradicalizzazione violenta

Il direttore della Fondazione Nuovo Villaggio del Fanciullo Patrizio La Monaca (quinto da sinistra) al seminario di Brescia

C’è anche il carcere di Forlì tra le strutture penitenziarie italiane coinvolte da un importante e originale progetto europeo, che si occupa della deradicalizzazione violenta all’interno delle carceri. Il progetto si chiama “Fai – Fighting Against Inmates’ Radicalisation”, associa dieci partner di nove nazioni europee ed è finanziato dal programma europeo “Justice” per un milione di euro. Ne è ideatrice e lead partner la Fondazione Nuovo villaggio del Fancliullo di Ravenna, e il responsabile del progetto è il direttore della Fondazione, Patrizio Lamonaca.

Dopo oltre un anno di lavoro, il progetto ha già dato risultati interessanti, messi a fuoco, tra l’altro, da due recenti convegni che la Fondazione ha coordinato a Brescia (coinvolgendo 70 imam, guide spirituali che svolgono una funzione di primaria importanza all’interno del sistema penitenziario) e a Torino. Appuntamenti molto partecipati e con ospiti importanti, tra cui l’ex-estremista Oomar Mulbocus, che vanta un’esperienza formativa a livello internazionale sulle tematiche della radicalizzazione violenta.

Da poco si è concluso, con il supporto di un manuale realizzato con la supervisione dell’Università di Malta, un programma di formazione gratuita che oltre a Forli ha interessato anche Torino, Firenze e Brescia, coinvolgendo oltre 150 operatori della società civile che operano all’interno degli istituti circondariali. I percorsi di formazione hanno avuto lo scopo di incrementare le competenze e conoscenze sul processo di radicalizzazione violenta anche attraverso testimonianze di familiari di estremisti.

Obiettivo finale del progetto Fair è di realizzare uno studio di fattibilità di un centro di detenzione alternativa per persone detenute vulnerabili alla radicalizzazione violenta, finalizzato al reinserimento sociale. Il convegno finale, in programma a Bologna entro la fine del 2019, illustrerà i risultati finali del progetto alla presenza di tutti i partner europei.

“Siamo molto soddisfatti – sottolinea Paola Morigi, presidente della Fondazione nuovo Villaggio del Fanciullo – perché l’Unione Europea ha riconosciuto l’interesse della nostra proposta e l’ha inserita fra i progetti da finanziare. Inoltre, anche grazie a Fair la Fondazione allarga la sua attività in ambito internazionale, che già ci vede da tempo impegnati in Senegal, a dimostrazione di uno sforzo costante per crescere negli interventi di sostegno nei confronti di categorie svantaggiate di utenti.

Per ulteriori informazioni sul progetto www.fair-project.eu