Rassegna “I Volti allo Specchio della Città”: il genio e sventura di Modigliani rappresentati in un film

Nell’ambito della rassegna “I Volti allo Specchio della Città. Ritratto e autoritratto fra arte e società”, collegata alla grande mostra “Il Ritratto dell’artista. Nello specchio di Narciso. Il volto, la maschera, il selfie” non poteva mancare una integrazione che riguardasse una figura come Amedeo Modigliani che nei suoi soli 35 anni di vita è stato celebrato solo dopo la sua morte per le conseguenze della tubercolosi che lo perseguitava fin dalla prima giovinezza. A 20 anni Modigliani, originario di Livorno, era già a Parigi dove visse a contatto con l’ambiente artistico pieno di entusiasmo e di contraddizioni. Bruciò la sua vita lavorando come pittore e scultore che non conobbe mai alcun successo economico ma inventò uno stile che tanti poi tentarono di imitare senza riuscirci. Si unì ad una modella giovanissima, Jeanne Hèbuterne, che si suicidò con un bimbo in grembo di otto mesi, due giorni la scomparsa al cimitero della Charitè del suo straordinario compagno. Il film che il circolo Acli Lamberto Valli Aps e la rete di cui è capofila, presentano il film “Modigliani. I colori dell’anima”, per la regia di Mick Davis (Usa, 2004) venerdì 16 maggio alle 20.30 nella sala Campostrino. Brevi commenti al termine di Pietro Caruso, giornalista e saggista e Romeo Pizzol, cineasta e critico cinematografico. Ingresso libero.