Carta dei docenti, la vittoria dei precari

Storica sentenza per la Cisl Scuola Romagna: indicata la modalità di versamento degli arretrati

Dopo mesi di attesa, il ricorso presentato da Cisl Scuola Romagna in relazione alla Carta del docente ha ottenuto nell’ultima udienza di marzo 2024 una sentenza storica. Infatti, sulla base della sentenza della Corte di Cassazione del 27 ottobre scorso, il giudice del lavoro di Forlì-Cesena non ha solo accolto il ricorso – altri giudizi positivi erano stati ottenuti anche nei territori di Ravenna e Rimini – ma ha anche specificato le modalità con cui dovranno essere versati gli arretrati. “L’indirizzo intrapreso a livello nazionale – specifica Maura Consoli, Segretaria Generale di Cisl Scuola Romagna – andava già nella direzione dell’accoglimento dei ricorsi, perché non c’erano presupposti per rigettarli. Ma nell’ultima udienza c’è stato un riconoscimento ulteriore e più puntuale, che crea un importante precedente giuridico: viene, cioè, specificato come il Ministero debba corrispondere il credito maturato”.

Il ricorso, portato avanti dagli avvocati Lisa Maltoni e Alberto Donini presso il tribunale di Forlì-Cesena, “ha coinvolto 38 ricorrenti, tre dei quali non più in servizio, per un totale di circa 90mila euro di riconoscimento”, spiega Alessio Gaudioso, di Cisl Scuola Romagna. Ma come verranno versati gli arretrati? Ai docenti ancora in servizio saranno rimborsati direttamente sulla piattaforma della Carta del docente, mentre a coloro che sono in pensione o hanno cambiato attività lavorativa saranno versati in modo diretto. Buone notizie, dunque, per il personale docente con contratto a tempo determinato: “La Carta del docente – ricorda Gaudioso – è un bonus di 500 euro all’anno introdotto nel 2015 con la Legge 107, detta ‘Buona Scuola’, e riconosciuto ai docenti di ruolo per la formazione, l’aggiornamento e l’acquisto di apparecchiature informatiche”.

“Appunto per questo – commenta Maura Consoli – la sentenza recente costituisce un passo avanti nella tutela dei diritti dei docenti precari. Non ci deve essere discriminazione tra insegnati di ruolo e precari quando si parla di aggiornamento e formazione, perché si tratta di aspetti fondamentali per una scuola pubblica di qualità. Tutti devono avere gli stessi strumenti didattici e opportunità formative”. Il risultato è arrivato dopo un lungo iter: “Negli ultimi due anni scolastici – puntualizza la Segretaria Generale di Cisl Scuola Romagna – sono stati fatti ricorsi pilota, che hanno coinvolto solo alcuni iscritti singolarmente. Verificata poi la solidità e la fattibilità della proposta sulla base delle risposte date dalla giurisprudenza, abbiamo aperto la possibilità di fare ricorso a tutti colori che ne avevano i requisiti. Riteniamo che questo sia il modo corretto di procedere per non creare illusioni. Ecco perché ora siamo pronti ad accogliere le adesioni di altri ricorsisti, alla luce della favorevole sentenza ottenuta”. (L.B.)

 Maura Consoli

In ruolo dal 1997, ottiene il primo distacco come dirigente sindacale Cisl Scuola nel 2006/7, mai interrotto. È eletta segretaria generale Cisl Scuola Romagna nel mese di giugno 2019 ed è tuttora in carica.

Alessio Gaudioso

Dopo 9 anni di precariato come docente, entra in ruolo nel settembre 2016. Alla prima candidatura come rappresentante sindacale nella lista Cisl della scuola dove presta servizio, viene eletto nell’aprile 2018. In distacco sindacale dal settembre 2021 per svolgere la funzione di rappresentante territoriale, è eletto a maggio 2023 nella segreteria di Cisl Scuola Romagna.