Meldola: grande partecipazione all’incontro con Alberto Pellai su educazione e gioco

È stata una serata bellissima e molto partecipata quella di giovedì 1 febbraio al Teatro Dragoni, per l’incontro con il medico e psicoterapeuta Alberto Pellai, organizzato dalla Comunità Cristiana Cattolica Meldolese in collaborazione con l’associazione Nonno Banter 57, e con il patrocinio del Comune di Meldola. Tantissimi cittadini, genitori, insegnanti, educatori e operatori del settore si sono riuniti per un momento di riflessione pubblica sul tema “L’educazione in gioco. L’educazione dei bambini e degli adolescenti nell’era digitale”. Una questione molto sentita, che riguarda da vicino la vita quotidiana delle nuove generazioni e degli adulti che hanno la responsabilità, nelle famiglie, nella scuola e nella società, di crescerli e educarli.

Molte quindi le domande poste a Alberto Pellai, medico e specialista dell’età evolutiva, ricercatore presso il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Università degli Studi di Milano, da sempre impegnato in progetti di educazione alla salute e alla prevenzione, nonché autore di articoli sulla stampa, libri e trasmissioni radiofoniche molto seguiti. Tra i problemi più “scottanti” affrontati durante la serata, quello del rapporto tra gli adolescenti e gli strumenti del mondo digitale che, se male utilizzati, rischiano di interferire con lo sviluppo della mente in età evolutiva, creando ansia e dipendenza, alterando il sonno e le relazioni emotive e con gli altri. “È stata un’iniziativa molto interessante che ha consentito a tutti noi, e anche a me in quanto genitore – dichiara il sindaco di Meldola Roberto Cavallucci, nell’intervenuto in apertura – di riflettere sul nostro ruolo di genitori e sul modo in cui possiamo aiutare i nostri figli a crescere in modo equilibrato. Credo sia importante continuare a coinvolgere la comunità su questi temi che riguardano tutti noi ma soprattutto il futuro di coloro che saranno gli adulti di domani”. 

Fondamentale, ad avviso di Pellai, è partire dalle forme del gioco e di socializzazione, in un’epoca dominata da tecnologie molto potenti e da un mercato sempre più invadente, che vede nei piccoli e nei giovani un target per realizzare altissimi profitti, trasformando soggetti in formazione in soggetti che producono profitto. Alla serata, presentata da Mario Russomanno, sono intervenuti anche don Enrico Casadio, parroco di Meldola e ideatore dell’iniziativa, Walter Turci, fondatore e responsabile dell’associazione Nonno Banter, e infine il vescovo di Forlì-Bertinoro, mons. Livio Corazza, per un saluto finale agli intervenuti.