Pensiero educativo: aperte le iscrizioni ai laboratori gratuiti dedicati agli under 35 a cura di Masque teatro

Sono aperte le iscrizioni al ciclo di laboratori gratuiti dedicati ai giovani under 35 a cura di Masque teatro con il sostegno e il contributo dell’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Forlì. Si tratta di cinque appuntamenti, programmati tra febbraio e aprile 2024, tutti di sabato pomeriggio dalle 15.00 alle 18.00, tra la Fabbrica delle Candele e il Teatro Félix Guattari. In questa serie di laboratori ci si pone con uno sguardo scintillante verso l’esplorazione di pratiche note nel desiderio di poter corroborare le nuove complessità in divenire.

Si parte sabato 24 febbraio, presso la Fabbrica delle Candele, con il laboratorio condotto da Eleonora Sedioli e intitolato “Lo scorpione guarisce lo scorpione”, che  giocherà con le espressioni elementari del corpo e dello sguardo, al fine di far emergere la natura intima del gesto. Attraverso una serie di esercizi fisici di base la figura si incamminerà verso concetti-azione: sforzo, allungamento, compressione, attesa, astrazione. A partire quindi dal corpo i giovani partecipanti si avvicineranno alla consapevolezza, conosceranno le potenze dell’espressione, verificheranno le proprie capacità di creazione. La giornata di laboratorio vedrà nella prima fase un lavoro di scomposizione del movimento, attraverso la frammentazione della linea gestuale. Nella seconda fase a partire da alcune parole chiave si lavorerà alla definizione di un proprio motore interno, attraverso il quale giungere alla creazione di nuove forme.

Eleonora Sedioli è performer e attrice. Giovanissima inizia il suo percorso artistico con Masque teatro, debuttando nello spettacolo Eva Futura (1999). Da allora è attrice in tutte le produzioni della compagnia sviluppando un proprio percorso originale. Un atletismo solido la spinge ad affrontare la scena come un lottatore danzante. Nel 2008 è figura sola in Head VI, spettacolo liberamente ispirato a Logica della Sensazione di Deleuze, primo lavoro in cui il corpo è segnato da una partitura “anamorfica”. Con La macchina di Kafka e Just Intonation prende forma una fisicità animale, impudica e intima insieme, creatura territoriale” generatrice di suono. Al 2011 risale la collaborazione con il fotografo Enrico Fedrigoli che ne fissa, con la tecnica del banco ottico, le posture in movimento. Le tavole andranno poi a comporre una mostra monografica “ES”, presentata sia in Italia sia all’estero. A lei è dedicata una sezione del libro fotografico Overground che raccoglie il lavoro del fotografo di scena Luca Del Pia. Nel 2023 è interprete per “Voodoo” ultima creazione dei Masque.

l secondo appuntamento è previsto, sempre alla Fabbrica delle Candele, per sabato 9 marzo con il laboratorio “How to grow a lotus” condotto da Francesca Proia, in cui il processo di ricerca corporea basato sullo yoga innesca un fenomeno di fioritura percettiva. La sensibilizzazione che questa pratica produce costituisce l’inizio di ogni atto performativo possibile: un corpo spogliato da ogni condizionamento, capace di ricreare il tempo e lo spazio. Questo laboratorio propone un lavoro sulle tecniche dello yoga atte a mettere a fuoco il tema della presenza. A partire da qui, verranno esplorati differenti modi per generare una danza.

Francesca Proia ha lavorato come danzatrice in Italia e in Francia. Ha collaborato a lungo con il regista Romeo Castellucci / Socìetas Raffaello Sanzio. Attiva nell’ambito della creazione performativa, ha presentato i suoi lavori nei maggiori festival italiani e internazionali, ricevendo numerosi riconoscimenti. Interessata da sempre alle pratiche di rinnovamento percettivo, giovanissima si diploma insegnante di yoga. Tutto il suo lavoro è attraversato da un percorso di studio dello yoga che diviene una forma di ricerca poetica appoggiata sulle tecniche sottili. Numerose le sue pubblicazioni dedicate allo yoga.

Il terzo incontro è in programma per sabato 23 marzo, presso la Fabbrica delle Candele, con il laboratorio “Poteri, affetti, percetti” condotto da Sara Baranzoni. “Se già da tempo ci siamo accorti che i meccanismi di potere agiscono non solo sui corpi individuali e sociali ma anche su di elementi infrapersonali ed infrasociali, è indubbio che i poteri oggi in gioco facciano leva su qualcosa di ancora più “micro” per dispiegare la propria operatività. In questa sessione cercheremo di comprendere in particolare come la “messa in scena” di possibili futuri catastrofici sia usata come una potente arma neurosensoriale di manipolazione degli affetti, capace di generare effetti performativi utili alla modificazione dei comportamenti per fini governamentali. E se le formazioni di potere agiscono sulla capacità di immaginare, sognare e proiettarsi nel futuro per estrarne valore, quali possono essere gli spazi di contestazione o le vie di fuga possibili?”, così Sara Baranzoni sul tema dell’incontro.

Sara Baranzoni ha un dottorato di ricerca in Studi teatrali e cinematografici presso l’Università di Bologna. Attualmente è docente del master in Arti Performative (Artes Escénicas) presso l’Universidad de las Artes di Guayaquil (UArtes, Ecuador). Le sue ricerche si muovono nell’ambito della filosofia della tecnologia, l’ecologia politica e le arti performative. Ha pubblicato numerosi saggi in italiano, francese, spagnolo e inglese; è cofondatrice della rivista internazionale di filosofia La Deleuziana, membro del network Red de Estudios Latinoamericanos sobre Deleuze y Guattari e del network Digital Studies. Per UArtes è anche cocoordinatrice del progetto internazionale Horizon 2020-Marie Curie Actions Networking Ecologically Smart Territories (NEST, 2021-2024) finanziato dall’Unione Europea.

Sabato 13 aprile, presso il Teatro Fèlix Guattari, si tiene il quarto incontro: “Una consistente parte della materia”, condotto da Eva Geatti. Il laboratorio consiste in una pratica collettiva di studio e di movimento. “Sto dentro un pensiero ed un tentativo di ricerca che consiste nel provare a impiantare forme di relazioni con materiale organico che consideriamo inanimato, voglio immaginare un cambio drastico nell’asimmetria delle gerarchie che come un carnevale ci riproponga un mondo capovolto.”

Eva Geatti è autrice, performer e artista. Nel  2003 con Nicola Toffolini fonda la compagnia teatrale indipendente Cosmesi. Ha lavorato come performer e attrice per alcune compagnie come Masque Teatro, Motus, Ateliersi, Teatrino Clandestino, è stata tra le interpreti del  primo studio di Galà di Jérome Bel alla Biennale di Venezia nel 2014. Insegna all’Accademia di Belle Arti di Bologna, con la curatrice Silvia Bottiroli e la compagnia canadese Mammalian Diving Reflex ha collaborato al progetto Fuori di ERT. È stata artista associata di Spazio Kor (Asti) ed è drammaturga selezionata per il progetto europeo Fabulamundi. Il suo ultimo lavoro con Cosmesi è stato incidere un disco pop e poi scavare un buco, mentre nel 2022 ha debuttato la sua prima regia dal titolo “La vaga grazia”.

Per il quinto e ultimo appuntamento si torna alla Fabbrica delle Candele, sabato 27 aprile, con il laboratorio “Stai zitta”, condotto da Catia Gatelli. Si tratta di un laboratorio teatrale legato al testo di Michela Murgia intitolato “Stai zitta”. La scrittrice scomparsa nell’agosto 2023, ha lasciato in questo testo riflessioni sull’uso comune di numerose espressioni discriminatorie nei confronti delle donne, tutt’ora utilizzate. Verranno esaminate alcune espressioni, proposte nel testo. Questo lavoro sarà accompagnato da un movimento vocale e corporeo, indirizzato ad una presenza scenica corale. Non è richiesta esperienza teatrale.

Catia Gatelli. Attrice e regista. Vive e lavora a Berlino. Nel 2009 prende vita thauma da una già lunga e densa collaborazione tra Andrea Basti e Catia Gatelli, all’interno della compagnia Masque teatro. thauma si propone come luogo di collaborazione e confronto possibili, tra differenti identità artistiche. Tra i progetti recenti e le collaborazioni: I usually live abroad – video di Paolo Pennuti – testo e voce Catia Gatelli – 2014. the Decision – Masque teatro – CG attrice, testo – 2013. Immaginationraum – video di Timo Kreitz – con Catia Gatelli – 2014. Mnemosyne – 2016 FILM Macchina della vista e dell’udito – Regia Vincenzo Schino, CG attrice – novembre 2017 Progetto TabulaRASA – Berlino.

Informazioni e iscrizioni: Masque teatro 393.9707741; masque@masque.it; www.masque.it