Forlì e Gianni Rodari: sabato 20 gennaio presentazione del libro e convegno nel Salone Comunale

Erano le giornate tra il 15 e il 18 gennaio 1974 e Forlì aveva vissuto un’esperienza unica nel suo genere. Un seminario di aggiornamento organizzato dai Comitati scuola condotto da un ospite d’eccezione, Gianni Rodari, si era trasformato in un momento descritto dai partecipanti come “indimenticabile”, a cui avevano preso parte spontaneamente genitori, insegnanti, cittadini della comunità forlivese di ogni tipo. Oggi, a 50 anni da quelle giornate, la città di Forlì ricorda quell’incontro, speciale per due motivi: per l’importanza che la figura di Rodari ricopriva in ambito pedagogico, come avanguardia di un nuovo modo di insegnare, e per la sensibilità e l’interesse che la cittadinanza e le amministrazioni forlivesi avevano dimostrato in quegli anni per le questioni educative, raggiungendo, anche nell’opinione di Rodari, livelli qualitativi molto alti.

Lo ricorda con una serie di iniziative, prima fra tutte il convegno aperto alla cittadinanza “Comunità educanti e creatività al servizio del bambino”, che si terrà sabato 20 gennaio, con inizio alle ore 9, presso il Salone comunale di Forlì. Nell’occasione sarà presentato un libro dedicato a questa straordinaria esperienza. Il programma animerà la mattinata e prevede un primo momento dedicato alla memoria di quello che fu l’incontro con Rodari, seguito da una tavola rotonda per discutere degli scenari educativi presenti e futuri. Tra gli ospiti che interverranno Giorgio e Giuseppina Diamanti, Patrizia Zanobi, Marina Maselli, Paola Casara, Lucia Balduzzi, Claudia Giudici, Lorenzo Campioni e Igor Taruffi. L’assessore ai Servizi educativi, scuola e formazione del Comune di Forlì, Paola Casara, commenta così l’evento: “Sarà un’occasione fondamentale per confrontarsi sul lavoro svolto in tutti questi anni e sulle strade per il futuro, facendo sedere allo stesso tavolo rappresentanti a livello comunale, regionale e nazionale, esperti del settore e cittadini interessati, tutti, come Rodari ci ha insegnato,  al servizio del bambino”.