Forlimpopoli, fresco di stampa il nuovo “Quaderno del Bambino e il paesaggio di pianura”
È appena uscito il nuovo “Quaderno del Bambino e il paesaggio di pianura”, che documenta le esperienze educative outdoor realizzate nei servizi educativi di Nido e Infanzia del Comune di Forlimpopoli e degli altri Comuni del Comprensorio forlivese (Bertinoro, Meldola Castrocaro Terme, Predappio e Santa Sofia) a cura della coordinatrice psicopedagogica Fabiola Crudeli. Il Quaderno verrà distribuito in tutte le scuole e nidi oltre che nei Centri di Documentazione presenti nel territorio come strumento prezioso per il personale docente, per riflettere sul proprio agire educativo, e per i genitori e le famiglie, che sono stati un attore fondamentale del processo educativo realizzato al fine di costruire una continuità educativa Nido – Infanzia. Il Quaderno è frutto del progetto di formazione outdoor “Il paesaggio: arte, natura e apprendimento digitale”, giunto al secondo anno di attività e che ha avuto come focus il paesaggio di pianura.
“Teniamo molto a questa attività, che si muove all’interno di quelle che sono le indicazioni europee dell’agenda 2030″, sottolinea la sindaca di Forlimpopoli Milena Garavini. “Nei mesi scorsi, insieme agli altri enti coinvolti, abbiamo promosso un corso specifico dedicato al progetto, che ha coinvolto oltre 100 fra insegnanti ed educatori. Siamo convinti, infatti, che l’attenzione e la cura per l’ambiente, in tutte le sue declinazioni, sono impegni fondamentali che dobbiamo trasmettere alle giovani generazioni fin dai loro primi anni. Non è mai troppo presto per avvicinarsi a questi temi, se ci sono insegnanti preparati, come quelli che seguono i nostri percorsi”.
“Il volume – spiega la coordinatrice Fabiola Crudeli – rappresenta un’opportunità per la comunità educante che si occupa dei bambini della prima infanzia, per rendersi conto dell’importanza che ha un’educazione ambientale volta a preservarlo e rispettarlo. Il paesaggio è il nostro luogo di vita, è lo scenario in cui siamo immersi quotidianamente. Le terre romagnole sono il paesaggio che ci ospita e in cui troviamo una natura in costante intreccio con l’uomo, in un legame indissolubile che affonda le sue radici nei secoli. Raccontare un paesaggio non vuol dire solo descriverlo ai bambini, ma anche interpretarlo, decifrarlo, tradurlo, in quanto il luogo nel momento in cui diviene racconto condiviso, finisce per ri-generare il modo in cui lo si abita. Un ringraziamento particolare a tutte le educatrici ed insegnati che continuano ad operare con forte motivazione per la realizzazione di questo progetto, coinvolgendo i bambini e le bambine attraverso metodologie attive afferenti alla pedagogia dell’ outdoor education”.