Un concerto per l’Africa: al Teatro “Dragoni” di Meldola, l’esibizione di Erika Crinò 

Nascere in zone che offrono meno agi, opportunità, ricchezza materiale, esattamente come ricevere una diagnosi di cancro, non è una colpa: eppure queste due “casualità” segnano molto spesso il destino di persone che non possono accedere agli standard di diagnosi e trattamento di cui disponiamo nel mondo occidentale. È per un approccio meno egoistico, più globale all’oncologia, consapevole delle enormi disparità di tipo sanitario che esistono tra le varie zone del mondo e che provi, dunque, a porre rimedio, che lunedì 4 dicembre il Teatro Dragoni di Meldola spalancherà le sue porte ad un concerto solidale: a organizzarlo la “Amadori – Tison for Africa”, parte della mission dell’Istituto Oncologico Romagnolo dedicata a portare avanti l’impegno del prof. Dino Amadori e del suo amico Vittorio Tison verso il benessere della Tanzania e, più in generale, delle popolazioni sub-sahariane. Un impegno che ha già portato quella che, fintanto che il fondatore dello Ior era in vita, era conosciuta come “Associazione Vittorio Tison”, a creare un centro d’eccellenza oncologico a Mwanza, il Bugando Cancer Centre, struttura che collabora a stretto contatto proprio con l’Irst Irccs di Meldola sia da un punto di vista clinico che di formazione del personale.

Lunedì 4 dicembre, a partire dalle ore 20.30, la pianista di fama internazionale Erika Crinò si renderà protagonista di un concerto di musica classica: una serata d’arte e bellezza, che prevede in scaletta l’esibizione di alcune famose opere di autori leggendari tra cui Fryderyk Chopin, Joseph Maurice Ravel, Johann Sebastian Bach e Franz Schubert. Dopo parecchi anni vissuti in Canada, la Crinò è di recente tornata in Italia: diplomatasi a pieni voti al Conservatorio “G.Tartini” di Trieste, approfondisce da giovanissima i suoi studi con il “Trio di Trieste” nella sua città natale, perfezionandosi poi a Milano con il Maestro Bruno Canino e a Vienna in musica da camera con artisti quali il Maestro Stefan Kropfitsch. Trasferitasi in Canada, consegue un Master ed un dottorato in “Piano Performance” alla University of British Columbia di Vancouver. In Canada ha svolto per anni la maggior parte delle sua attività musicali, con concerti di grande successo, registrati e trasmessi dalle reti radio e tv. Attualmente è insegnante al Conservatorio Morlacchi di Perugia.

Madrina d’eccezione dell’iniziativa sarà l’attrice Maria Grazia Cucinotta: il ricavato dell’evento, dal costo di 20 euro a persona, sarà completamente utilizzato per l’acquisto di un macchinario fondamentale per consentire diagnosi sempre più precise e trattamenti sempre più mirati anche per le popolazioni africane che afferiscono al Bugando Cancer Centre. “Oggi la diagnosi di tumore è un processo più complesso che in passato: a livello molecolare possiamo avere neoplasie molto diverse che compaiono nel medesimo organo, o neoplasie molto simili in organi distanti tra loro – spiega la dott.ssa Patrizia Serra, vicepresidente dell’Associazione Volontari e Amici dello Ior con una delega di responsabilità speciale per il progetto “Amadori – Tison for Africa” – per questo motivo il ruolo dell’Anatomia Patologica è molto più centrale rispetto al passato, fornendo preziose indicazioni sul tipo di malattia e, di conseguenza, sul trattamento più corretto. C’è però un problema enorme per le donne africane e uomini africani a cui ci dedichiamo: per una popolazione di 53 milioni di abitanti esistono solo 32 professionisti di questa materia; nella regione di Mwanza, la più popolosa con 15 milioni di abitanti, questo numero si riduce a 5. Per fare un paragone impietoso, solo in Italia sono 1100: e il fatto che siano in calo del 25% negli ultimi 5 anni è preso, giustamente, come un allarme. La richiesta di esami istologici e citologici, ovvero lo studio dei tessuti nel primo caso e delle cellule nel secondo, è di circa 4000 test annui: che devono essere eseguiti, lo ripeto, da sole 5 persone”.

Uno squilibrio evidente, che fa risuonare la frase che sempre il prof. Amadori proferì nel corso di quello che si rivelò essere l’ultima “Convention Volontari Ior” a cui partecipò, in occasione del quarantennale della no-profit che lo stesso oncologo aveva contribuito in maniera decisiva a creare. Nel corso del suo intervento disse: “Quando noi ci lamentiamo del fatto che forse l’ultimo farmaco ci arriva un po’ in ritardo rispetto all’Europa facciamo bene: ma somigliamo a colui che si lamenta perché gli fanno male i piedi dovendo camminare senza scarpe, rispetto a chi non ha i piedi per camminare”. Questa carenza ha infatti un costo molto oneroso in termini di vite umane provocando, come rileva una recente pubblicazione del Bugando Medical Center all’interno della rivista specializzata J Global Oncology, diagnosi non corrette e, conseguentemente, trattamenti inappropriati e tardivi. Come tentare di porre un freno ad una situazione di totale emergenza, peraltro riconosciuta anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità?

“In primo luogo, il nostro impegno come ‘Amadori-Tison for Africa’ è quello di formare nuovi anatomo-patologi che possano portare avanti questa attività fondamentale – risponde sempre la dott.ssa Serra – tuttavia è importante che questi professionisti dispongano di strumentazioni adeguate per effettuare le loro diagnosi. Il contributo della serata sarà quindi interamente utilizzato per l’acquisto di un macchinario fondamentale per eseguire le indagini di immunoistochimica, tecnica che consente, mediante colorazioni basate su anticorpi, una migliore definizione dei tumori solidi e delle neoplasie ematologiche. L’acquisizione di tale metodica permetterà un salto di qualità importante nell’attività oncologiche del Bugando Medical Center”. Un impegno che il prof. Amadori, in vita, aveva assunto con grande serietà ed impegno insieme ai numerosi professionisti che, come lui, avevano deciso di mettere il cuore e dare una mano in questo progetto, e che Irst e Ior continuano nel solco dell’insegnamento che il loro fondatore ha lasciato. Oltre che direttamente la sera stessa presso il Teatro Dragoni di Meldola, i biglietti sono disponibili anche in prevendita all’indirizzo https://shop.ior-romagna.it/concerto-meldola.html: per maggiori informazioni contattare la sede Ior di Forlì al numero 0543.35929.