Meldola, al via sabato 28 ottobre le celebrazioni in ricordo di Bartolomeo Mastri, filosofo e teologo

A 350 anni dalla sua scomparsa, la città di Meldola ricorda Bartolomeo Mastri, suo illustre cittadino, teologo e filosofo, con “La concretezza dello scibile”, un ciclo di eventi che inizierà sabato 28 ottobre, alle ore 16.00, in saletta Versari (Palazzo Pamphili Doria, piazza Orsini 12), con la presentazione della figura di Mastri, importante personalità intellettuale del Seicento. A seguire, sarà scoperta la lapide commemorativa realizzata per l’occasione dallo scultore meldolese Francesco Bombardi. Il secondo evento in ricordo di Mastri si terrà giovedì 16 novembre 2023, alle ore 20.30, sempre in Saletta Versari, con una Conversazione su “Bartolomeo Mastri da Meldola OFMConv (1602-1673), filosofo, teologo e principe dell’Accademia degli Imperfetti”. Al termine, sarà presentata un’artistica medaglia-scultura, realizzata per l’occasione sempre da Francesco Bombardi. 

In entrambe le occasioni interverranno il Sindaco di Meldola Roberto Cavallucci, l’Assessore alla Cultura Michele Drudi, il Presidente dell’Accademia degli Imperfetti Tonino Simoncelli, il Professor Marco Forlivesi, Professore ordinario di Storia della filosofia all’Università di Chieti, e lo scultore Francesco Bombardi. Saranno inoltre presenti rappresentanti della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e di Romagna Acque – Società delle Fonti, che si ringraziano per il contributo e il sostegno all’iniziativa. Un sentito ringraziamento infine all’Accademia degli Imperfetti e a tutti coloro che hanno reso possibile l’organizzazione di questo ciclo di eventi. 

Bartolomeo Mastri

Bartolomeo Mastri nacque a Meldola il 7 dicembre 1602. Entrato poco più che adolescente nell’ordine religioso dei Minori Conventuali, percorse, negli istituti di formazione del proprio ordine, l’intero cursus honorum come docente di materie filosofiche e teologiche, dagli esordi a Parma fino alla reggenza dello Studium patavino di Sant’Antonio. Successivamente, ricoprì gli uffici di ministro provinciale della provincia bolognese dei Minori Conventuali e di vicario generale per l’Italia del ministro generale dell’ordine. La sua fama a livello europeo deriva dalla stesura di tre imponenti opere: un corso di filosofia, originariamente pubblicato in sette tomi dal 1637 al 1647; un corso di teologia speculativa, originariamente pubblicato in quattro grandi tomi dal 1655 al 1664; un ponderoso volume di teologia morale, pubblicato nel 1671. Nel 1640 rifondò l’Accademia degli Imperfetti di Meldola e, negli ultimi anni della propria vita, fece riedificare la chiesa e il convento di San Francesco in Meldola. Qui morì l’11 gennaio 1673.