Presentata a Forlì la XXXIV stagione di Area Sismica

La 34ª stagione di Area Sismica – come di consueto divisa in due parti, fino a dicembre e poi da gennaio alla primavera – non poteva che partire (15 ottobre) con una band profondamente calata nell’avanguardia (ma forse sarebbe meglio dire “nelle” avanguardie) come i giapponesi Kukangendai. La loro energia è completamente ed evidentemente palpabile, ma gestita con la moderazione del piacere di una forma disciplinata che si occupa di tempo e articolazione. Sono sì un power trio di basso, batteria e chitarra, ma la musica che suonano è tanto il sistema limbico di una foresta quanto un geode. Interessantissima poi (22 ottobre) la collaborazione tra lo statunitense Chris Pitsiokos e Tempo Reale. In questo progetto il sassofonista newyorkese incontra l’elettronica, sia come mezzo di autoespressione sia come relazione dialogica con gli strumenti digitali di Tempo Reale, rappresentati qui dal performer Francesco Canavese, già cimentatosi in passato con musicisti del calibro di Uri Caine, Jim Black e David Moss. Ne esce una performance imprevedibile e coinvolgente in cui l’elettronica non attua un ruolo secondario, ma si pone come elemento strutturale in grado di guidare l’improvvisazione rinnovandola costantemente.

Il 29 ottobre Area Sismica è quindi felicissima di ospitare lo Swipe Trio, un combo speciale con Roger Turner e Kazuhisa Uchihashi, due delle figure di spicco della scena musicale improvvisata londinese (che si esibiscono insieme da quasi 20 anni), e il caro amico di Roger, Chris Biscoe. Sarà una performance super eccitante con tre molecole di tre vettori diversi che si intrecciano squisitamente. Un suono speciale che fuoriesce dalla categoria del free jazz. A seguire (dal 3 al 5 novembre) l’attesissimo festival Forlì Open Music, che si svolgerà in matinée all’Istituto Musicale Masini e poi ad Area Sismica. La lista degli ospiti annovera Fabrizio Ottaviucci (in una conversazione-concerto su György Ligeti), Paolo Ravaglia con Federico Sanguineti, Edoardo Marraffa, il Kammermusik Trio, il duo Ceccarelli / Trovalusci, Cadaver Mike, CKE Chigiana Keyboards Ensemble, il Walter Prati 4tet, Ciro Longobardi e il trio Lopez / Laubrock / Rainey. Altro concerto di caratura internazionale in arrivo quindi il 19 novembre: il giovane contrabbassista Andrea Grossi è alla guida di un trio che condivide con il chitarrista e suonatore di oud canadese Gordon Grdina (vincitore del Juno Award, il cui stile è una combinazione dei suoi interessi nel jazz mainstream, nell’improvvisazione free-form e nella musica classica araba) e il batterista tedesco Christian Lillinger, figura centrale dell’attuale scena del jazz di ricerca.

Torna poi ad Area Sismica il “We Insist! Records Festival”, con gli artisti di “We Insist!”, etichetta italiana discografica indipendente nata nel 2018 con la volontà di promuovere un gruppo di musicisti che pur trattando generi differenti possiedono una visione comune del fare musica: musica fatta con dedizione, pazienza e costante spirito di ricerca. I quattro ospiti saranno Alberto Braida e Giancarlo Nino Locatelli, che, oltre a esibirsi il 25 novembre, saranno ad Area in residenza artistica il 24 e 25 novembre. E Gabriele Mitelli e Julien Desprez, in concerto il 26 novembre e in residenza il 26 e il 27. Locatelli (clarinetto) e Braida (pianoforte) si trovano a proprio agio sia con la libera improvvisazione che a partire da materiali composti e hanno iniziato la loro collaborazione nel 1996. In questi anni di attività hanno suonato sia in Europa che negli Stati Uniti. Il chitarrista francese Julein Desprez è invece uno dei migliori giovani improvvisatori europei, qui in duo con il trombettista Gabriele Mitelli, figura centrale della scena contemporanea nazionale.

Il 3 dicembre arriva quindi “A” Trio, è il più antico gruppo libanese di free improv. Formato nel 2002 da Mazen Kerbaj (tromba), Sharif Sehnaoui (chitarra acustica) e Raed Yassin (contrabbasso), in seguito la loro musica si è allontanata dalle radici jazzistiche verso un approccio più testuale, affidandosi fortemente a tecniche preparate ed estese per una pesante diversione dei rispettivi strumenti. Dopo aver lavorato insieme in trio e in vari altri contesti per molti anni, ora hanno raggiunto un suono caratteristico che è stato affettuosamente descritto come “swing testuale”. Il gruppo si “fonderà” sul palco con lo storico ensemble italiano Ossatura, in un progetto del tutto inedito che nascerà in residenza ad Area Sismica nei tre giorni precedenti. Infine, il 10 dicembre, uno degli appuntamenti più suggestivi della programmazione di Area Sismica degli ultimi anni, il “Concerto al buio”. Realizzato come di consueto in collaborazione con Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, il concerto avrà per protagonista il percussionista romagnolo Enrico Malatesta.

“La prima parte della stagione XXXIV – dice il direttore artistico di Area Sismica, Ariele Monti – ha come comune denominatore l’esplicazione di anni e anni di collaborazioni che, per vari motivi, si sono particolarmente evidenziate in questi ultimi mesi del 2023. Quindi ecco la japan Foundation per il concerto d’apertura dei Kukangendai, poi Tempo Reale con il grande Chris Pitsiokos e le collaborazioni storiche del Forlì Open Music: la Fondazione Masini ma anche una collaborazione nata da tanti anni di festival nell’ambito contemporaneo con la Chigiana in un concerto d’eccezione, quello dei quattro pianisti del CKE Chigiana Keyboards Ensemble. Poi la collaborazione con l’etichetta We Insist!, casa discografica che al secondo anno di residenza ad Area Sismica porterà alla registrazione di due dischi, prima di questa sorta di haiku-festival che terranno da noi. Poi la collaborazione, finalmente fattuale, con il festival Irtijal di Beirut, per la fusione tra un gruppo italiano come Ossatura e l’A Trio, che è LA formazione delle avanguardie orientali. E quindi chiudiamo con un’altra collaborazione, storica, quella con l’Uici, l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, con un concerto al buio che vedrà protagonista Enrico Malatesta”.