Galeata, si alza il sipario sulla nuova stagione teatrale

La stagione teatrale 2023-2024 di Galeata prevede una programmazione che tiene conto dei gusti e dei  diversi pubblici potenziali. Il ritorno in uno dei nostri teatri dell’irriverente e sulfureo Paolo Rossi con uno spettacolo dove l’improvvisazione che costituisce da sempre la sua cifra stilistica tra commedia dell’arte e irriverente cabaret sociale si sposa alla nota malinconica degli omaggi ai suoi grandi maestri e compagni di viaggio (Enzo Jannacci, Dario Fo) dà il tono ad una rassegna dove la malinconia, la risata irriverente, la riflessione su se stessi e sul mondo si alternano sapientemente. C’è infatti il tono della malinconia, della nostalgia ma anche la risata sia grassa che intelligente anche nello spettacolo di Vito su quella specie di seconda casa dove litigare. Nel “bar al portico” infatti si può ancora discutere di politica (tutti ladri), parlar di donne (quelle gnocche), parlare dei bei tempi andati (sempre belli), raccontare qualche nuova avventura (sempre inventata) e prendersi in giro ininterrottamente (arrivando spesso alla mani). Perché il bar non è un locale ma una seconda casa; di più, una vera patria d’elezione. 

Si ride poi di se stessi e degli altri, degli uomini e delle donne, del loro straordinario tentativo di “stare insieme” nonostante le differenze, del tempo che passa nello spettacolo di Debora Villa, una sorta di summa della sua comicità col tono della prova d’attrice, attrice che però per prima non si prende mai troppo sul serio. Sempre scritto da una donna e portato in scena da una donna, dove l’attrice ronconiana Paola Bigatto entra in scena vestita da professoressa e davanti ad una lavagna in una immaginaria classe scolastica presenta le tesi di Hannah Arendt che rivoluzionarono il concetto di bene e male è poi “La Banalità del male”, scelto per celebrare il Giorno della memoria. Il nuovo concetto di banalità del male rivoluziona le consuete categorie morali: il male è frutto dell’assenza di idee, di mancanza di volontà del del bene, di assenza di anima non della malvagità in sé. Un libro giocoso e filosofico al tempo stesso, portato avanti con la grazia onirica di un fumetto è poi il Marcovaldo “giocato” – è proprio il caso di dirlo – con tutta la leggerezza che merita tra interpretazione e canzoni che lo contrappuntano dalla grazia leggera di Peppe Servillo in quello che non è solo un omaggio a Italo Calvino nel centenario della nascita ma anche una riflessione seria ma non seriosa sul rapporto tra uomo e natura. E dentro di noi ma anche fuori nel rapporto con l’altro ci porta la irrefrenabile voglia di scrivere versi, di comunicare con la poesia di Lorenzo Maragoni, campione italiano di Poetry slam qui impegnato in uno spettacolo in cui la poesia incontra la comicità dello stand up in una nuova formula al tempo stesso divertente e poetica lo Stand up poetry appunto.

Stagione 2023-2024

Martedì 31 ottobre, ore 21.15, Peppe Servillo in “Marcovaldo” (musiche eseguite dal vivo da Cristiano Califano)

Un libro giocoso e filosofico al tempo stesso, portato avanti con la grazia onirica di un fumetto è Marcovaldo, “giocato” – è proprio il caso di dirlo – con tutta la leggerezza che merita tra interpretazione e canzoni che lo contrappuntano dalla grazia leggera di Peppe Servillo in quello che non è solo un omaggio a Italo Calvino nel centenario della nascita ma anche una riflessione seria ma non seriosa sul rapporto tra uomo e natura.

Domenica 26 novembre, ore  21.15, Debora Villa nel recital “20 di risate”

“20 di risate” è un recital di pura comicità. Come un jukebox Debora si accenderà a richiesta dando vita aimonologhi che l’hanno accompagnata nei sui primi 20 anni di palco. Il pubblico sarà coinvolto dall’inizio in questo rutilante one womanshowin cui si parlerà di tutto. Dalle favole alla gravidanza; dai problemi dell’età alle riflessioni sul tempo; da Aristotele ad Eva; da Pioltello a qui.

Sabato 9 dicembre, ore 21.15, Lorenzo Maragoni in “Stand up poetry”

Dentro di noi ma anche fuori, nel rapporto con l’altro, ci porta la irrefrenabile voglia di scrivere versi, di comunicare con la poesia di Lorenzo Maragoni, campione italiano di Poetry slam qui impegnato in uno spettacolo in cui la poesia incontra la comicità dello stand up in una nuova formula al tempo stesso divertente e poetica lo stand up poetry appunto

Sabato 3 febbraio, ore 21.15, Paola Bigatto in “La banalità del male” di Hannah Arendt

Una  professoressa ed una lavagna davanti ad un’immaginaria classe scolastica. Ci racconta “La banalità del male” di  Hannah Arendt che con le sue tesi rivoluzionò il concetto di bene e male. Il nuovo concetto di banalità del male rivoluziona le consuete categorie morali: il male è frutto dell’assenza di idee, di mancanza di volontà del del bene, di assenza di anima non della malvagità in sé.

Sabato 23 marzo, ore 21.15, Vito in “Al bar del portico”

Ognuno di noi, prima o poi, incappa in un bar di provincia dall’arredo orribile e dalla clientela a dir poco pittoresca; ecco, “il bar al portico” è quel tipo di locale lì.. Dentro ci trovi chi attacca bottone con tutti e chi non parla con nessuno; chi vuol solo leggersi il giornale e chi non vede l’ora di farsi una partita a carte; chi parte di primo mattino con un caffè corretto sambuca e un bianchino e chi con l’acquisto di un pacchetto di gomme da masticare pensa di essersi guadagnato il suo posto al tavolino per l’intera giornata. Nel bar al portico si può ancora discutere di politica (tutti ladri), parlar di donne (quelle gnocche), parlare dei bei tempi andati (sempre belli), raccontare qualche nuova avventura (sempre inventata) e prendersi in giro ininterrottamente (arrivando spesso alla meni). Perché il bar non è un locale ma una seconda casa; di più, una vera patria d’elezione. 

Venerdi 19 aprile, ore 21.15, Paolo Rossi in “Scorrettissimo me. Per un futuro, immenso repertorio”, con musiche dal vivo a cura di Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari e Stefano Bembi

Il ritorno in uno dei nostri teatri dell’irriverente e sulfureo Paolo Rossi con uno spettacolo dove l’improvvisazione che costituisce da sempre la sua cifra stilistica tra commedia dell’arte e irriverente cabaret sociale si sposa alla nota malinconica degli omaggi ai suoi grandi maestri e compagni di viaggio (Enzo Jannacci , Dario Fo).

Informazioni, prenotazioni e campagna abbonamenti 376.1224452. Ingresso intero 15 euro; ridotto 13 euro. Abbonamento a 6 spettacoli 65 euro.