L’impegno di Roberto Ragazzini per la formazione e l’integrazione

Nel settantacinquesimo anniversario della fondazione dell’ Enaip, l’ente di istruzione professionale delle Acli che ha l’età della Costituzione e tanto ha dato anche alla crescita sociale e civile della comunità forlivese e provinciale, mi sembra doveroso un tributo alla memoria di Roberto Ragazzini, che ne è stato il principale esponente. Morto nel settembre 2005, era stato per circa quarant’anni un appassionato e lungimirante costruttore di nuove opportunità educative e di inserimento sociale e professionale dei giovani. Ragazzini ha avuto un importante punto di riferimento in due grandi educatori aclisti come Lamberto Valli e il prof. Renato Ruffilli, di cui purtroppo si è annebbiato il ricordo. All’importanza che attribuiva nella formazione al fare ragionato delle applicazioni pratiche e manuali, si aggiungeva in Ragazzini una vocazione all’impegno sociale che lo spingeva a svolgere un servizio particolare in favore dei ragazzi che non potevano proseguire gli studi negli istituti superiori, condizionati peraltro dalla netta sottovalutazione della tecnica, secondo l’impronta ricevuta proprio un secolo fa dalla riforma di Giovanni Gentile.

Dai primi corsi forlivesi per elettricisti e radiotecnici, la proposta formativa dell’Enaip si è continuamente evoluta e notevolmente ampliata, avendo anche a cuore , in particolare nella realtà cesenate, la formazione per giovani con handicap, in cui sono stati conseguiti eccellenti risultati, accrescendo anche la sensibilità civile verso il tema. Di grande valore anche l’impegno formativo per i giovani del carcere minorile di Forlì. Roberto Ragazzini, con il prezioso apporto di Giovanni Vasumini, è stato fra i fondatori del circolo ACLI “Cittadino” di Forlì, che grazie anche al contributo culturale e spirituale di don Sergio Sala è stato per trent’anni uno dei principali promotori del dibattito sociale e politico-culturale nella città. Ricordo anche la sua sentita partecipazione con Domenico Fiorentini al comitato forlivese contro la guerra in Vietnam e per la pace. E la forte consonanza con il compianto avvocato Vanni Casadei nell’appello agli operatori   a mantenere viva la matrice aclista dell’Enaip.

Pierantonio Zavatti