Coldiretti al Sana di Bologna con i piatti poveri della cucina anti-spreco italiana

Tornano i piatti poveri anti-spreco della cucina italiana che saranno protagonisti per la prima volta al Sana di Bologna, il Salone internazionale del biologico e del naturale. Il focus, quest’anno, sarà sullo stile di vita green, con i cuochi contadini di Campagna Amica che prepareranno in diretta le ricette della tradizione italiana legate ai prodotti di base e al riutilizzo degli avanzi in cucina. Un modo per aiutare le famiglie nella lotta quotidiana al caro prezzi, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale.

All’evento di Coldiretti, in occasione dell’inaugurazione di Sana, nel quartiere fieristico di Bologna (giovedì 7 settembre dalle ore 9,30), saranno presenti il presidente di Coldiretti Ettore Prandini, il presidente di Coldiretti Emilia Romagna Nicola Bertinelli, il direttore di Coldiretti Emilia Romagna Marco Allaria Olivieri, assieme alla dirigenza regionale, una delegazione di Coldiretti Forlì-Cesena guidata dal direttore Alessandro Corsini, al padiglione 30 nello stand C13. Nel corso della manifestazione verrà diffuso il rapporto di Coldiretti “La spesa green degli italiani, dal bio al km 0 fino al ritorno dei piatti poveri anti-spreco”. Le ricette della tradizione popolare anti-spreco sono l’asse portante della cucina italiana candidata a patrimonio immateriale dell’umanità dell’Unesco e spesso sono sempre più spesso riproposte nella loro eccezionale semplicità anche da cuochi e ristoranti di alto livello.

Sono circa 900 le aziende agricole biologiche presenti nella provincia di Forlì-Cesena, considerando i Produttori agricoli, pari quindi al 14,7% del totale regionale (2° posizione, dopo Parma, per peso provinciale), percentuale che segna una crescita quinquennale del 32,5%. L’incidenza percentuale delle imprese biologiche sul totale delle imprese agricole è del 13,3% (9,2% nel 2016 e 12,2% nel 2020), superiore di fatto al peso delle stesse in Emilia-Romagna (10,4%). Infine la SAU biologica ammonta a 26.527 Ha (14,2% del totale regionale), in aumento del 2,7% rispetto al 2020 e del 63,0% rispetto al 2016.