Coldiretti Forlì-Cesena, Massimiliano Bernabini eletto presidente

Nato a Cesena l’1 settembre 1974 diplomato in ragioneria, Massimiliano Bernabini vive con la compagna e i quattro figli a Gambettola dove si dedica a tempo pieno all’attività di famiglia, un grande allevamento di galline ovaiole distribuito su più stabilimenti, che ogni anno produce 160 milioni di uova. L’azienda conduce anche circa 60 ettari di seminativo con varie destinazioni.  

Eletto nel corso dell’Assemblea provinciale che si è tenuta giovedì sera presso la sala conferenze di Coldiretti in via Forlanini, 11 è per il secondo mandato alla presidenza di Coldiretti Forlì-Cesena: “Ringrazio tutta quanta la struttura a partire dalla Coldiretti nazionale e regionale che mi hanno sempre supportato ed affiancato sin dai miei primi giorni alla presidenza”, comincia il Presidente di Coldiretti Forlì-Cesena. “Il lavoro fatto in questi cinque anni è stato un lavoro corposo a partire dal nostro mercato coperto di campagna amica di Viale Bologna, 75 a Forlì, che noi consideriamo la casa degli imprenditori agricoli e nostri associati Coldiretti, per il quale orgogliosamente siamo stati i primi a porre la bandierina in Emilia-Romagna. Oggi il mercato è chiuso perché è stato alluvionato ma riaprire il mercato coperto di campagna amica è vitale per la Coldiretti perché rappresenta il luogo in cui incontriamo il consumatore e comunichiamo le politiche di Coldiretti”.

“Coldiretti non si ferma porta avanti le lotte fino all’ultimo: vorrei ricordare gli importanti passi  realizzati negli ultimi anni: azzeramento di Imu, Irpef e Irap; difesa del reddito a fronte delle grandi calamità degli ultimi anni; innovazione e sostenibilità con l’agricoltura 4.0; credito d’imposta sul gasolio agricolo e pesca; sì al digestato come fertilizzante; via al decreto per 1,5 miliardi di euro del Pnrr per pannelli fotovoltaici sui tetti con bando di imminente apertura; sbloccati gli aiuti agli allevatori e proposta per il 2024 di incremento del contributo previsto dal PSR per chi ha la zootecnia nelle località montane e svantaggiate; e tutte le progettualità ancora da mettere in campo, nonché l’attuale e rinnovata importanza dell’autonomia alimentare, anche e soprattutto alla luce del conflitto in Ucraina e le vittorie fondamentali  di Coldiretti, che rappresentano ad oggi punti fermi rispetto a cui non si intende arretrare: sicurezza alimentare, tracciabilità, necessità di garantire il consumatore. Coldiretti solleva le dinamiche e sensibilizza l’opinione pubblica e le istituzioni, lanciando l’allarme in merito a temi cruciali quali la tropicalizzazione del clima ed evidenziando il problema siccità e gelate, unica tra le associazione a richiedere il riconoscimento della gelata 2023 nel decreto legge 102, ad esempio”.

“Non si possono dimenticare  le battaglie recenti che ci hanno visto protagonisti con la raccolta firme di stop al cibo falso e che ci vedono tuttora molto impegnati nella petizione che dice no al cibo sintetico: una petizione che in pochi mesi ha raggiunto a mezzo milione di firme e che è tuttora in essere, già condivisa da diverse autorità amministrative del nostro territorio. Cruciale il ruolo dell’imprenditore agricolo quale custode del territorio, territorio che si diversifica in realtà vivide e distinte a seconda dei comuni dove appunto viene realizzata una zootecnia nobile, che non possiamo accettare venga trattata come semplicemente un impianto industriale quando invece rappresenta un comparto complesso  ed in continua evoluzione. La Comunità europea, che ci chiede di produrre il 40% in meno, spesso dimentica il ruolo fondamentale che l’ imprenditore agricolo svolge consentendo oltre alla manutenzione dei terreni, anche una forma di socialità promuovendo progetti innovativi o di riscoperta degli tradizioni e che permettono quindi di conservare anche una forma di cultura che diversamente andrebbe persa anche nella nostra provincia”.

“Ed ancora il settore faunistico venatorio un settore fondamentale in una provincia come la nostra che da sempre  è teatro di una crescita esponenziale dei danni da animali selvatici da ungulati partendo dal complesso problema della proliferazione dei cinghiali, basti pensare che in Emilia Romagna si verificano ogni anno circa 800 incidenti stradali causati dalla presenza degli ungulati, con un numero che solo per la provincia di Forlì, ammonta a 72, ma anche alla diffusione del fenomeno “ peste suina” cui abbiamo assistito con timore. E abbiamo visto anche recentemente un’altra forma di danno individuata nella proliferazione delle tane degli animali fossori, ubicate negli argini dei fiumi che è quella che poi pare una delle cause legate alla recente alluvione”.

“L’impegno di Coldiretti è quello di essere sempre presente e rappresentativa all’interno del comparto faunistico venatorio continuando ad esporsi ed a richiedere soluzioni. Ricordiamo però la nostra vittoria che altre regioni d’Italia guardano con ammirazione, che prevede che per alcune caratteristiche solo nella nostra regione sia possibile per l’autodifesa la caccia al cinghiale da parte del titolare dell’azienda agricola eventualmente coadiuvato da figure abilitate: questo è un piccolo passo realizzato che non ci ferma ma anzi ci motiva ad andare avanti nella richiesta di un’attenzione maggiore. Concludo dicendo che oggi ci troviamo qui perché abbiamo chiesto al governo un grande sforzo per aiutare le imprese che hanno subito enormi danni: basti pensare che su un numero di 6500 imprese agricole iscritta a Coldiretti nella nostra provincia il 70% è stato colpito con danni diretti e indiretti e 100% ha avuto in ogni caso una forma di danno. Continueremo a chiedere con forza ed instancabilmente alla Regione ed al Governo il riconoscimento del danno fino all’ultimo centesimo, fino al 100% di quanto subito dalle aziende, perché la Coldiretti non si ferma ed è sempre presente al fianco dei suoi associati. Viva la Coldiretti”.

Il direttore Alessandro Corsini ha sottolineato che la recentissima nomina del commissario Figliuolo avrà un ruolo fondamentale nel monitoraggio dei lavori, le opere e gli appalti indispensabili ed urgenti per garantire una veloce e certa ripartenza alle aziende della nostra provincia. Per il quinquennio 2023 è stato eletto anche il consiglio, il collegio sindacale e il collegio dei probiviri. Alessio Ciarrocchi coordinatore gestionale di Impresa Verde Romagna, società di servizi di Coldiretti, ha presentato il bilancio 2022 ed il bilancio provisionale 2023 all’assemblea che li ha approvati all’unanimità. Infine ha concluso la serata il direttore Alessandro Corsini congratulandosi con l’assemblea, il nuovo consiglio e ringraziando il neo eletto Presidente per il prezioso lavoro svolto e per l’impegno dichiarato per gli anni a venire. Presenti all’Assemblea oltre a tutti i presidenti di sezione anche la responsabile di Donne Impresa Coldiretti interprovinciale Forlì-Cesena Rimini Silvia Lanzi, la delegata di Coldiretti Giovani Impresa Forlì-Cesena Rimini Celeste Zeppa e il responsabile di Coldiretti Senior di Forlì-Cesena Cesare Garavini, i capi servizio e segretari di zona di Forlì-Cesena.