Galeata, al Teatro Zampighi in scena Cochi Ponzoni con “Storie di Resistenza”

Lunedì 24 aprile, alle 21.15, al Teatro “Carlo Zampighi” di Galeata, Cochi Ponzoni sarà protagonista dello spettacolo “Storie di Resistenza”. In scena anche Nicola Pisani (sax soprano), Dino Massa (pianoforte), Luca Garlaschelli (contrabbasso). “Storie di Resistenza” è un racconto tra parole e musica in cui si narra di quel rovinoso periodo dell’Italia che va dall’8 Settembre del 1943 al 25 Aprile del 1945 e cioè dall’armistizio tra gli Italiani e gli Alleati e la Liberazione. Una manciata di mesi in cui nacque e si rafforzò in modo definitivo la guerra di Resistenza contro i fascisti italiani alleati all’invasore nazista. In questo periodo spiccarono in valore e coraggio, lucidità d’analisi e abnegazione la moltitudine di uomini e donne che intrapresero la difficile scelta della Resistenza. In “Storie di Resistenza” narriamo le vicende di alcuni partigiani illustri: Sandro Pertini, Giovanni Pesce, Irma Bandiera, Nuto Revelli raccontate da Cochi Ponzoni accompagnato dalla musica originale scritta per l’occasione da Luca Garlaschelli. Informazioni, prenotazioni e campagna abbonamenti: 376.1224452. Ingresso intero 15 euro, ridotto 13 euro.

Cochi Ponzoni: nel 1962 nasce il sodalizio artistico con Renato Pozzetto. Cochi impara da Giorgio Gaber a suonare la chitarra. Il primo impiego stabile del duo è al “Cab64”, che apre nel 1964. Il duo ha successo e viene notato da Enzo Jannacci. Grazie all’amicizia con Jannacci, co-autore di molte delle loro canzoni, Cochi e Renato si dedicheranno anche alla musica, producendo in sala d’incisione le loro canzoni più famose. Nel 1965 il duo approda sul palcoscenico del celebre Derby. Negli anni seguenti diventeranno i campioni di una comicità stralunata e surreale, fatta di una poetica povertà di mezzi, gag fulminee, esasperanti monologhi nonsense, canzoncine dai contenuti grotteschi (celebri sono Canzone Intelligente, La gallina, Libe-Libe-Là, Nebbia in Val Padana e soprattutto E la vita, la vita) e scenette divertenti (come quelle del maestro e dell’alunno, che terminavano sempre con lo stesso giudizio: «Bene, bravo, 7+»). Dopo l’esordio televisivo in Quelli della domenica nel 1968, sono in TV anche l’anno seguente con È domenica, ma senza impegno (1969). Nel 1973 conducono un programma tutto loro: Il poeta e il contadino – l’incontro che non doveva avvenire. Nel 1974 portano al successo la canzone più conosciuta del loro repertorio, E la vita, la vita (scritta, come le altre, insieme con Enzo Jannacci) e appaiono in Canzonissima. Un anno dopo il duo “Cochi e Renato” si scioglie: ognuno decide di fare la propria strada. Cochi decide di fare teatro e si trasferisce da Milano a Roma. Proprio in uno spettacolo teatrale lo nota il regista Alberto Lattuada, che lo vuole con sé nel 1976 per il suo film Cuore di cane (protagonista Max von Sydow).