Centenario dello Scautismo a Forlì: perché è importante festeggiare questa ricorrenza

Ci sono oltre 38 milioni di bambini, ragazzi ed adulti, uomini e donne che in 216 paesi e territori del mondo sono scouts e guide. Lo Scautismo e il Guidismo sono un movimento mondiale di giovani, per i giovani, con uno scopo educativo che esprime un ideale di vita. Fin dalla loro fondazione lo Scautismo e il Guidismo sono, nel loro complesso, un movimento educativo non formale di giovani che si propone come obiettivo la formazione integrale della persona secondo i principi ed i valori definiti dal suo fondatore Lord Robert Baden-Powell. Lo scautismo è quindi un movimento, sempre in movimento ed è il più numeroso al mondo e con la maggior diffusione territoriale. Attraverso la fantasia, il gioco, l’avventura la vita all’aria aperta, l’esperienza comunitaria, la progressiva ricerca di senso della vita e lo sviluppo della dimensione sociale e spirituale, lo scautismo risponde alle tante e autentiche domande dei giovani sulla vita e sul crescere in essa.

Diffusosi velocemente in tutto il mondo immediatamente dopo la sua fondazione in Inghilterra nel 1907, lo scautismo è stato fondato in Italia nel 1916 e fra i fondatori si parlava anche romagnolo, coi dialetti di Ravenna, Forlì, Faenza, Rimini, Rocca San Casciano, Faenza, Modigliana e Argenta a portare linfa al nascente movimento. Difatti proprio nel 1923 a Forlì, nella sede del Palazzo Orselli, tra Piazza Cavour e Via delle Torri, viene fondato il Reparto “Piero Delpiano” da Mario Baldelli, che aderisce all’Asci (Associazione Scouts Cattolici Italiani). Ben presto tra i ragazzi si diffuse l’esperienza e i parroci colsero l’opportunità educativa per le proprie parrocchie: nacquero in breve tempo i gruppi cittadini Forlì 1 – San Luigi, Forlì 2 – Cappuccinini, Forlì 3 – Santa Lucia e il Forlì 4 – Ravadino e nel forese Rocca 1 e Galeata 1. Uscite, campi, feste di San Giorgio (patrono degli esploratori) scandirono quei primi anni, con l’entusiasmo e la freschezza propri della gioventù. Ma ben presto lo scautismo entrò in rotta di collisione con il Regime Fascista e con il Regio Decreto Legge 9 aprile 1928 ne fu dichiarato lo scioglimento, con la chiusura di tutti i Reparti che svolgevano attività scout.

Nonostante il divieto in Italia, negli anni dal 1928 al 1943 (il periodo chiamato della “Giungla silente”), centinaia di scout hanno continuato la loro attività in clandestinità. La rinascita degli Scout a Forlì è dovuta a Giuseppe Mariani (più tardi “Don Pino”), che presso l’oratorio di San Luigi a S. Biagio nel 1946, ricostituisce il Reparto del Forlì Primo. Nel 1947 nasce a Forlì anche il movimento delle Guide (Girl Scouts) che a San Filippo, sostenute anche dalle sorelle faentine e cesenati, fondano il primo Reparto di Guide aderenti all’Agi (Associazione Guide Italiane). Sembra passata una vita, ma da allora, passando per l’unificazione tra Asci e Agi, che nel 1974 ha dato vita all’Agesci (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani), lo scautismo si è diffuso in maniera costante nel territorio di Forlì, di Forlimpopoli e delle sue vallate (Meldola, Predappio, Rocca San Casciano), coinvolgendo migliaia di ragazzi/e e di adulti, sacerdoti e religiosi e lasciando un segno profondo, fatto di impegno civico e sociale, di cura dell’ambiente, di attenzioni educative nei confronti delle giovani generazioni e dei più bisognosi, in tutto il nostro territorio.

Attualmente nella Zona Scout Agesci di Forlì sono censiti 2075 tra adulti e ragazzi, suddivisi in 18 gruppi che operano in 19 realtà parrocchiali. Di questi, 13 sono nel Comune di Forlì e gli altri 5 in altrettanti comuni del circondario (Forlimpopoli, Bertinoro, Meldola, Predappio, Rocca San Casciano). Nel 2023 i capi censiti con un servizio educativo nei Gruppi sono 343 e ce ne sono altri 66 che svolgono vari incarichi o servizi in supporto nei seguenti contesti (Pattuglia Protezione Civile, che si occupa di diffondere la cultura della previsione del rischio e della prevenzione sia in contesti ordinari che di emergenza / Pattuglia Ambiente, che si occupa di promuovere attività di educazione ambientale con Zona Forlì – Regione Emilia Romagna Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani Via Borghetto Casello, 3, 47122 Forlì www.agesciforli.org zonaforli@emiro.agesci.it base presso Rocca delle Camminate / Pattuglia sede di Zona / Foulards Blancs / Associazione La Traccia che si occupa della gestione delle case scout). I ragazzi/e iscritti sono 1.666 distribuiti in: – 25 Branchi (690 bambini e le bambine da 7-8 a 11-12 anni ! lupetti o coccinelle) – 24 Reparti (608 ragazzi e ragazzi dagli 11-12 ai 16 anni ! esploratori e guide) – 18 Comunità Clan/Fuoco (368 giovani dai 16-17 ai 20-21 anni ! rovers e scolte) Dal 1° gennaio 2017, la sede della Zona è in via Borghetto Casello n. 3, presso i locali di una struttura che il Comune di Forlì ha dato in locazione all’Agesci in seguito al servizio svolto alla cittadinanza durante le nevicate del 2012.

Una stima prudenziale ci fa ritenere che in questi cento anni circa 50000 persone del territorio forlivese hanno in qualche modo incrociato l’esperienza scout. “… Eravamo ragazzi ancora, con il tempo aperto davanti, i giorni più lunghi coi calzoni corti, a caccia di vento con i semplici canti….”. Queste le parole di una famosa canzone della tradizione scout, che ben si presta per connotare lo stile e l’atteggiamento che da cento anni il movimento scout porta per le strade e le piazze delle nostra città di Forlì. Il 2023 sarà l’anno in cui festeggiare cent’anni di presenza dello Scautismo a Forlì (prima promessa 21 dicembre 1923) valorizzando la continuità della esperienza educativa Scout nelle nostre comunità: il “compleanno secolare” dello Scautismo Forlivese sarà pertanto una ottima occasione per rinsaldare relazioni tra le generazioni di tutti quelli che lo hanno vissuto in questi anni e per riscoprire la profonda identità di ogni scout (Semel Scout, Semper Scout) che ha pronunciato la sua Promessa. La presenza dell’esperienza scout nelle nostre comunità da cent’anni è reale, testimoniata da generazioni che sono cresciute con i pantaloncini corti ed il fazzolettone al collo, da ragazzi pronti a darsi da fare per il prossimo, con lo scopo di “lasciare il mondo un po’ migliore di come l’abbiamo trovato”.

Noi Scout siamo quelli che vedono i giovani come autentici protagonisti della propria crescita, orientata alla “cittadinanza attiva” (autoeducazione e senso di responsabilità), che propongono una visione cristiana dello scorrere della vita, che offrono alle ragazze e ai ragazzi la possibilità di vivere esperienze educative comuni, aiutandoli a scoprire ed accogliere la propria identità di donne e uomini e a riconoscere in essa una chiamata alla piena realizzazione di sé e all’accoglienza dell’altro. Viviamo, inseriti nel Movimento Mondiale dello Scoutismo, la dimensione della fraternità internazionale, che supera le differenze di etnia, nazionalità e religione, imparando ad essere cittadini del mondo e operatori di pace. Attraverso un serie di iniziative che durante tutto il corso del 2023 cercheranno di raccontare chi siamo e chi siamo stati, cercheremo di vivere con il nostro stile questa grande ricorrenza, facendo in modo che la città festeggi con noi. Siamo la comunità scout della Sona Agesci di Forlì che si assume la responsabilità di pensare e agire a favore delle nuove generazioni, che innesca processi virtuosi, che riconosce la strada fatta, la celebra e si mette in marcia verso il futuro.

I responsabili di Zona e l’assistente ecclesiastico Agesci di Forlì Sofia Rapeli, Francesco Strocchi e don Germano Pagliarani