Ex Eridania, associazione Metropolis: “Favorevoli al percorso partecipativo, ma prevalga la destinazione culturale”

“C’è un proliferare di idee, alcune anche in libertà, per immaginare il riutilizzo dell’ex Eridania. Il sindaco Zattini ha ammesso che ne riceve una o due in media, tutti i giorni, dall’annuncio dell’acquisto dell’area. Ed anche noi abbiamo presentato all’amministrazione la nostra proposta. Necessario, al più presto, fare il punto. Trovare la sintesi. E, dunque, accogliamo con favore il suggerimento di Legacoop Romagna di attivare un ‘concorso di idee’, nel quadro di vero e proprio ‘percorso partecipativo’ di interesse pubblico, per fare incontrare i migliori progettisti a livello nazionale ed internazionale con gli intellettuali, le associazioni e il mondo produttivo forlivese, affinché si possa scegliere la soluzione migliore per la riqualificazione”: a dirlo in una nota è l’associazione culturale Metropolis.

“Abbiamo apprezzato la scelta dell’amministrazione comunale di acquisire la proprietà dell’ex zuccherificio, così da poter tutelare al meglio un importante patrimonio storico/architettonico e naturalistico cittadino, dopo 50 anni di abbandono. Ovvio, che nella prima fase si dovrà verificare lo stato dell’arte dell’esistente: strutture e i 16 ettari di verde. Ma già oggi ci sono alcuni punti fermi: corpi di fabbrica e ciminiera dell’ex zuccherificio sono vincolati dalla Soprintendenza e pertanto non si possono abbattere. No: a centri commerciali o abitativi. Da rigettare l’idea – pur avanzata da qualcuno – di spianare il boschetto. Visto, oltretutto, che nella flora spontanea hanno nidificato fra le altre specie, vari appartenenti alla famiglia degli ardeidi, gli aironi (cenerini, bianchi, guardiabuoi e altri). Semmai, si deve recuperare e valorizzare il più possibile l’intera area, tenendo anche conto che la salvaguardia del patrimonio archeo-industriale è prevista nel Codice dei Beni Culturali”, aggiunge Marco Colonna, giornalista e scrittore, presidente dell’associazione culturale Metropolis.

“È fondamentale, come ho affermato più volte, che Forlì non si limiti a sfornare una progettualità al ribasso anche in materia di recupero e valorizzazione delle aree dismesse. Quella dell’ex Eridania (e non solo questa) è l’occasione per dare vita finalmente a un ampio dibattito sul futuro artistico/architettonico, culturale e sociale della città e, direi anche: sul futuro della Romagna, intesa come area dalle storie e dalle tradizioni omogenee. La nostra proposta si inserisce a pieno titolo in questa visione e siamo pronti a fornire il nostro contributo di idee nel confronto – da più parti richiesto e oggi a viva voce anche da Legacoop – che si dovrà necessariamente aprire alla città ed ai protagonisti del mondo culturale in primis. Un percorso che si profila lungo e complesso, ma inevitabile ed affascinante”: conclude Giorgio Garzaniti, imprenditore forlivese nel settore della conservazione e restauro, vicepresidente di Metropolis.

Metropolis ha chiesto di far sorgere nell’ex Eridania uno spazio multifunzionale e multidisciplinare, una sorta di cittadella delle arti, della cultura e dei “saperi”, come luogo di riferimento intellettuale e di sperimentazione per tutta la Romagna, fruibile tutto l’anno.