Una stanza per l’ascolto protetto per le vittime di violenza col sostegno della Fondazione
Tra le Commissioni tematiche promosse dalla Fondazioni Cassa dei Risparmi di Forlì per il necessario confronto costante col territorio alla ricerca di soluzioni condivise tra tutti gli attori pubblici e del privato sociale ve n’è una dedicata a “Genere e generazioni”, ovvero alle tematiche riguardanti le nuove generazioni, l’equità e la valorizzazione delle diversità. In quest’ambito desta particolare preoccupazione il tema della violenza di genere, ragion per cui già nel 2021 la Commissione aveva avviato una serie di incontri con rappresentanti della Questura di Forlì-Cesena, dell’Ausl della Romagna, della Polizia Postale, dei Carabinieri di Forlì, del Comune di Forlì e delle realtà del Terzo Settore.
Sul territorio è già presente una rete efficace e qualificata di intervento, sia nella presa in carico delle vittime e nel loro accompagnamento in percorsi di uscita dalla violenza e di autonomia, sia nelle azioni di prevenzione della violenza, grazie all’opera, tra gli altri, dei Centri antiviolenza e delle Case Rifugio, e ancora delle Forze dell’ordine e dei Servizi sociali e sanitari. Ciò premesso, e sulla scorta degli incontri tenuti sul territorio, è stata avanzata la proposta di realizzare uno nuovo spazio di ascolto presso la sede forlivese della Questura di Forlì-Cesena, nel quale le vittime di violenza possano sentirsi accolte e libere di testimoniare il proprio vissuto. Stante la disponibilità assicurata in tal senso da parte del Questore di due locali presso la sede di corso Garibaldi, la Fondazione ha quindi deciso di intervenire con un proprio contributo per allestire questi spazi in maniera adeguata, insonorizzandoli e dotandoli sia di impianti video che degli arredi necessari per realizzare una sala d’aspetto nel primo spazio ed una sala d’ascolto nel secondo.
“La violenza contro le donne e le fasce deboli è un fenomeno particolarmente insidioso e diffuso – spiega il Questore Lucio Aprile – che vede anche la Polizia di Stato della provincia di Forlì-Cesena quotidianamente impegnata con ogni risorsa disponibile. Proprio per questa esigenza e per rispondere alle crescenti richieste di tutela della collettività la Questura, grazie al sostegno della Fondazione, vedrà prestissimo la realizzazione di una stanza per le audizioni protette, un luogo in cui le vittime possano sentirsi accolte e sicure nel momento in cui denunciano il male subito, sperando di liberarsi definitivamente da violenze fisiche e psicologiche talvolta inaudite.
Si tratta di un luogo dedicato in via esclusiva all’ascolto delle vittime, che sarà collocato in una zona riservata della Questura, nel quale verrà ricreato un ambiente familiare sia per l’accoglienza che per l’ascolto e dove saranno raccolte le testimonianze mediante un sistema di videoregistrazione predisposto anche per rispondere ai requisiti previsti dai più recenti interventi normativi disposti per tutelare maggiormente le vittime. Ringrazio per questo motivo la Fondazione, che con la consueta sensibilità e vicinanza ha condiviso il nostro progetto, consentendone con il proprio contributo la realizzazione”. “Quello avviato dalla Commissione di studio ‘Genere e generazioni’ – sottolinea a sua volta il presidente della Fondazione Maurizio Gardini – è un lavoro particolarmente rilevante e questo primo progetto condiviso con la Questura di Forlì-Cesena è la testimonianza della sua efficacia in termini operativi e della capacità dei diversi attori del territorio di saper fare squadra nell’interesse della cittadinanza”.