Issr Sant’Apollinare di Forlì, una giornata di studio in onore di papa Benedetto XVI

“Signore, ti amo”: sono le parole con cui papa Benedetto si è congedato da questo mondo ed è andato incontro a colui dal quale, per tutta la vita, si è sentito cercato, corteggiato, interpellato. “Signore, ti amo”: ecco il compendio della sua intera vita di credente, teologo, vescovo, Papa. “Signore, ti amo” è il testamento che papa Benedetto passa a noi per presentare Cristo, esigente e misericordioso, che tutto ci chiede e tutto ci dona. “Signore ti amo”: questo sussurro appena percettibile, ci rivela una vita nascosta di fedeltà, di autenticità, di fede. Joseph Aloisius Ratzinger, uomo intelligente, colto, raffinato, discreto, dolce, fermo, se è conosciuto e rimpianto da milioni di persone è perché, innamorato di Gesù fin da piccolo e per tutta la vita non ha fatto che alimentare quella relazione, con lo studio e la preghiera, imparando a conoscere sempre meglio l’Amato del suo cuore.

A pochi mesi dalla sua scomparsa, avvenuta il 31 dicembre 2022, l’Istituto Superiore di Scienze Religiose Sant’Apollinare di Forlì, a cui afferiscono anche le diocesi di Ravenna, Cesena Imola, Faenza, vuole rendere omaggio al grande papa con una giornata di studio sulla sua ricerca teologica programmata presso l’ Aula Magna dell’Istituto per il 23 marzo alle ore 20.00. I professori Sgubbi, Brighi, Zappitello approfondiranno rispettivamente questi tre aspetti: la cristologia, l’escatologia e il rapporto fede e ragione e laicità nella produzione teologica di Joseph Aloisius Ratzinger. Ha detto papa Francesco: “Benedetto XVI faceva teologia in ginocchio. Il suo argomentare la fede era compiuto con la devozione dell’uomo che ha abbandonato tutto se stesso a Dio e che, sotto la guida dello Spirito Santo, cercava una sempre maggior compenetrazione del mistero di quel Gesù che lo aveva affascinato fin da giovane… Il modo nel quale Benedetto XVI ha saputo far interagire cuore e ragione, pensiero e affetti, razionalità ed emozione costituisce un modello fecondo su come poter raccontare a tutti la forza dirompente del Vangelo”.

La profondità del pensiero di Joseph Ratzinger, che si fonda sulla Sacra Scrittura e sui Padri della Chiesa, rimarrà sempre un pensiero e un magistero fecondo nel tempo. E di questo tutta la Chiesa gliene sarà grata. Nel suo testamento scritto il 29 agosto 2006 ci ha consegnato questo compito: “rimanete saldi nella fede! Non lasciatevi confondere! Spesso sembra che la scienza – le scienze naturali da un lato e la ricerca storica (in particolare l’esegesi della Sacra Scrittura) dall’altro – siano in grado di offrire risultati inconfutabili in contrasto con la fede cattolica. Ho vissuto le trasformazioni delle scienze naturali sin da tempi lontani e ho potuto constatare come, al contrario, siano svanite apparenti certezze contro la fede, dimostrandosi essere non scienza, ma interpretazioni filosofiche solo apparentemente spettanti alla scienza; così come, d’altronde, è nel dialogo con le scienze naturali che anche la fede ha imparato a comprendere meglio il limite della portata delle sue affermazioni, e dunque la sua specificità”.

“Sono ormai sessant’anni che accompagno il cammino della Teologia, in particolare delle Scienze bibliche, e con il susseguirsi delle diverse generazioni ho visto crollare tesi che sembravano incrollabili, dimostrandosi essere semplici ipotesi: la generazione liberale (Harnack, Jülicher ecc.), la generazione esistenzialista (Bultmann ecc.), la generazione marxista. Ho visto e vedo come dal groviglio delle ipotesi sia emersa ed emerga nuovamente la ragionevolezza della fede. Gesù Cristo è veramente la via, la verità e la vita – e la Chiesa, con tutte le sue insufficienze, è veramente il Suo corpo”. Per informazioni: 0543.704104-segreteria@issrapollinare.it; link per il collegamento on-line: https://apollinare.webex.com/meet/crisologo226