Coldiretti, 20 aziende di Forlì-Cesena mettono i loro trattori a disposizione per i disagi della neve

Anche i trattori degli agricoltori della Coldiretti di Forlì-Cesena sono stati mobilitati per liberare le strade rurali e di montagna dalla neve e per la distribuzione del sale contro il gelo. È quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’ondata di maltempo con gelate e neve in molte regioni. “Un fine settimana all’insegna delle forti precipitazioni, quello che ha interessato la provincia di Forlì-Cesena: tra i 60 e gli 80 cm di neve nella Vallata del Savio, ai circa 50 cm delle vallate del forlivese” riferisce Andrea Ferrini, vicepresidente di Coldiretti Forlì-Cesena.

In Emilia-Romagna sono oltre 200 i trattori dei soci Coldiretti che svolgono servizi di pulitura strade e spargimento sale. Questo grazie alla Legge di Orientamento, che festeggerà quest’anno i 22 anni e che ha permesso ai produttori agricoli non solo di diventare produttori di cibo, ma anche di avere un ruolo di utilità sociale. “La nostra provincia composta da territori di pianura ma anche collinari fino ad arrivare all’Appennino vero e proprio – dichiara il presidente di Coldiretti Forlì-Cesena Massimiliano Bernabini – mette in campo una parte importante del totale regionale, contando ben 20 aziende agricole di Coldiretti, nell’elenco degli operatori addetti alla spalatura delle neve ed allo spargimento del sale.” “I mezzi agricoli sono importanti – sottolinea Alessandro Corsini Direttore di Coldiretti Forlì-Cesena – per consentire la circolazione anche nelle aree più interne e difficili non facilmente raggiungibili.” La possibilità di utilizzare anche i trattori messi a disposizione dagli imprenditori delle campagne, garantisce la viabilità e scongiura il rischio di isolamento delle abitazioni soprattutto nelle aree più impervie interne e montane, grazie alla maggiore tempestività di intervento.

“Un’attività importante – conclude Bernabini – anche per garantire gli approvvigionamenti alimentari agli animali nelle stalle e per consegnare quotidianamente le produzioni in una situazione in cui l’improvviso cambiamento delle condizioni climatiche crea difficoltà soprattutto alle aziende situate nelle aree rurali e impervie di montagna. I nostri associati hanno lavorato ininterrottamente per tutto il fine settimana per garantire gli accessi, la viabilità e le forniture, nonostante le fortissime nevicate e la scarsa visibilità: nei territori di Civitella di Romagna e Santa Sofia i ‘turni della neve’ sono stati organizzati a ciclo continuo. L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con i danni provocati dalla siccità e dal maltempo che hanno superato nel 2022 i 6 miliardi di euro”.