A due anni dalla nascita, il bilancio del progetto “InRete” per famiglie e minori in difficoltà
Quattrocento famiglie prese a carico, più di 600 per di supporto studio per i minori in difficoltà, 27 laboratori con le classi primarie, più di 400 ore di affiancamento agli studenti stranieri e a rischio abbandono e, soprattutto, la creazione della figura del Family mento, diventata in due anni un punto di riferimento per centinaia di ragazzi. Sono questi i dati presentati dal Consorzio Solidarietà Sociale di Forlì-Cesena a due anni dalla nascita del Progetto InRete. Compie due anni il progetto “InRete”, un progetto selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e promosso dal Consorzio Solidarietà Sociale Forlì-Cesena, che ne è capofila, assieme alle coop.ve sociali L’Accoglienza, Domus Coop, Paolo Babini, DiaLogos, Salvagente e con il partenariato della Fondazione Buon Pastore (Caritas); obiettivo del progetto è agire sul sostegno alle famiglie problematiche come elemento centrale per contrastare la povertà educativa minorile del distretto di Forlì.
I risultati del progetto, giunto a metà strada, sono stati presentati all’incontro di condivisione degli obiettivi e delle prassi che si è svolto il 19 dicembre presso la Sala delle Assemblee della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì alla presenza della consigliera della Fondazione Maurizia Squarzi e dell’assessore alle Politiche Educative del Comune di Forlì Paola Casara. Rispetto ai numeri di questi due anni di attività sono circa 400 i nuclei presi in carico complessivamente dai Family Mentor delle cooperative coinvolte nel progetto; l’ambito territoriale è quello di Forlì e di alcuni comuni del comprensorio (vallate comprese).
Per ogni anno scolastico interessato dal progetto (2020/21 e 2021/22) sono stati attivati 32 laboratori di didattica alternativa per la secondaria di I grado e sono state erogate più di 600 ore di supporto allo studio per i minori con difficoltà scolastiche di quella fascia d’età. Sono stati inoltre realizzati 27 laboratori espressivo-relazionali per le classi della primaria per ogni anno scolastico ed erogate più di 400 ore di affiancamento scolastico per studenti della secondaria di II grado (stranieri e/o a rischio di dispersione/abbandono scolastico). Al tavolo Caterina Vestito coordinatrice del Progetto, Barbara Ghetti coordinatrice dei family mentor, Ilaria Monti (Cooperativa Paolo Babini), Agnese Bernardini (Cooperativa L’Accoglienza), Gianni Matteucci (Domus Coop), Agnese Rustignoli (Salvagente), Fulvia Fabbri (Dialogos). Fra i partecipanti: Filippo Monari (Direttore Caritas Forlì), Maria Teresa Amante (Servizio Sport e Qualità educativa), Gabriele Passerini (Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì) oltre ai rappresentanti degli istituti scolatici coinvolti nel progetto.
Il progetto “InRete” nasce nel 2020 dall’analisi di un contesto particolare nell’ambito di un territorio privilegiato, quello di Forlì, ricco di servizi e di alleanze, con coordinamenti, reti rese efficaci dalle istituzioni, la presenza della Fondazione Cassa dei Risparmi che da anni favorisce mediante il progetto Territori di Comunità azioni che incidono significativamente sulle risposte ai bisogni di bambini e adolescenti. Ma nasce anche in un periodo in cui lo stesso contesto territoriale è stato fortemente modificato dalla pandemia con un incremento della instabilità dei nuclei famigliari, un aumento delle vulnerabilità dei minori e un aggravamento delle condizioni nella scuola che ha pagato le conseguenze maggiori del lock down.
Fra le peculiarità più importanti emerse da questi due anni di lavoro: rivolgersi in primis direttamente alle famiglie cercando in questo modo di prevenire le situazioni di disagio che potevano consolidarsi se non impattate; collaborare attivamente con gli istituti scolastici per raccogliere dagli insegnanti le criticità dei minori presenti nelle aule; importante è stato inoltre coordinarsi con i servizi sociali territoriali e con la Caritas Diocesana. Dall’analisi del percorso fatto si è evidenziato inoltre il “successo” ottenuto dalla figura del “Family mentor”, figura principale e innovativa istituita nell’ambito del Progetto come riferimento a sostegno delle famiglie bisognose. Un sostegno alla famiglia che già prima della pandemia aveva bisogno di aiuto e i cui bisogni aumentano ogni giorno di più e diventano sempre più complessi.
Il family mentor è un elemento di regia e di ponte che ha una funzione di ascolto e accompagnamento dei nuclei e che è cresciuta in questi anni. Il progetto sta andando verso la direzione dell’affinamento di una modellizzazione di questa figura per portarla a valore con un profilo di competenze e di ruolo. Molto apprezzata anche la “Scuola InRete”, l’insieme di attività per diversi ordini scolastici che si sono poste sul solco di quelle già svolte storicamente dalle cooperative nelle scuole, attraverso l’implementazione di una regia più ampia.
“Alcuni elementi presentanti sono cruciali”, ha affermato l’assessore Casara. “L’Amministrazione è disponibile a mettere più risorse in gioco perché il bisogno emerge con chiarezza rispetto alle indagini sulla fascia 16-35 anni. C’è urgenza di mettere a sistema quello che già esiste per accompagnare famiglie e ragazzi verso le informazioni, per trovare strade che rispondano ai loro bisogni. Ringrazio gli attori del Progetto InRete per il lavoro prezioso e centrato che stanno svolgendo, capaci di prendere in carico le persone a 360 gradi e di lavorare con un metodo virtuoso”. “Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione ‘Con il Sud’. www.conibambini.org”.