Predappio, al teatro comunale è di scena il musical “Hedwig and the Angry Inch”

Venerdì 21 ottobre, sabato 22 ottobre (ore 21.00) e domenica 23 ottobre (ore 16.30) al teatro comunale di Predappio, la compagnia Teatro delle Forchette presenta il musical “Hedwig and the Angry Inch” (canzoni di Stephen Trask, libro di John Cameron Mitchell, traduzione di Eros Zanchetta e Marco Ceragioli), per la regia Stefano Naldi, con Stefano Naldi e Laura Leandri. Sarà presente sul palco anche una band live composta da Andrea Cappelli (tastiere), Marco Franchini (chitarra), Francesco Bartolotti (chitarra), Nicholas Biondini (basso), Filippo Tognarelli (batteria). Biglietteria: 15 euro intero, 10 euro ridotto (ragazzi under 25, over 75, universitari, residenti Comune di Predappio, soci T.D.F, FoEmozioni, Cral Cna). Info e prenotazioni: 339.7097952; 347.9458012; 0543.1713530; info@teatrodelleforchette.it.

È chiaro che devo trovare l’altra mia metà. Ma è un lui o una lei? Che aspetto ha questa persona? È identica a me o è in qualche modo complementare? L’altra mia metà… Ah, quello che io non ho. Ha avuto lui la bellezza, la fortuna, l’amore? Siamo stati veramente separati con la forza o lui è semplicemente scappato con le parti migliori? O sono scappata io? Questa persona mi farà vergognare. E il sesso? È questo il modo in cui potremo riunirci? È così? Due persone possono effettivamente diventare di nuovo una cosa sola?

Hansel, un bambino nato a Berlino est durante la guerra fredda, ha un’infanzia poco felice: il padre, un soldato americano, abusa di lui sin dalla più tenera età. Con l’andar del tempo Hansel scopre di essere una ragazza transgender; è appassionata di filosofia greca, mitologia ma, soprattutto, di musica rock. Hedwig, il suo nome, si sottopone a un intervento di cambio di sesso che produce però un risultato indefinito; in seguito questo specifico episodio ispirerà il nome del suo gruppo musicale (gli “Angry Inch”, ovvero “Pollice arrabbiato”) e una delle sue canzoni più scandalose.

Hedwig ha accettato di sottoporsi all’operazione soprattutto per poter lasciare il suo paese natio e per poter cominciare una nuova vita in Kansas, in compagnia del marito americano conosciuto nella capitale tedesca. Quest’ultimo però la tradisce e la abbandona e Hedwig è costretta a lavorare come baby sitter. Ormai stufa, si trova da sola a ricostruirsi il proprio futuro, e lo fa con determinazione, scegliendo il palcoscenico. Il periodo è quello degli anni ottanta, epoca di David Bowie e di altri interpreti dai vistosi costumi: anche Hedwig si concede parrucche voluminose e trucchi pesanti, fondando il proprio gruppo rock. Con quest’ultimo è impegnata in serate variopinte, originali e trasgressive, soprattutto in locali cittadini.

Tuttavia, i problemi di Hedwig non sono finiti, poiché il suo talento musicale, le sue canzoni, sono stati rubati da un ragazzo poco più che adolescente, Tommy Gnosis, a cui lei, tempo addietro, aveva fatto da babysitter. Il ragazzo, ormai divenuto una star di fama mondiale e con il quale Hedwig ha avuto anche una storia d’amore, è costantemente pedinato e denunciato da Hedwig, anche se inutilmente. Hedwig si ritrova quindi obbligata a cantare le sue canzoni in quei locali di terza categoria fino a quando, ormai stanca, umiliata e piena di debiti, deve dire addio al suo gruppo, costretta nel giro della prostituzione. Proprio durante una delle notti in cui è intenta a prostituirsi, si avvicina una limousine con dentro la rock star; lei, dapprima titubante, finisce col salire in auto ed ascoltare le spiegazioni che ha da darle il ragazzo. In primo luogo sembra che i due siano ritornati affiatati come un tempo: Hedwig, che nel frattempo ha preso il posto di guida, canta allegramente con Tommy Gnosis le sue canzoni. I due però restano coinvolti in un grave incidente stradale, e vengono entrambi arrestati.