Il territorio forlivese si stringe nel cordoglio per la scomparsa di Gaetano Foggetti

Si riporta qui di seguito il cordoglio per la scomparsa di Gaetano Foggetti espresso dai rappresentanti delle Istituzioni e da tante realtà del territorio.

Gian Luca Zattini, sindaco di Forlì: “È con profonda tristezza che abbiamo appreso la notizia della scomparsa di Gaetano Foggetti, giornalista di rango nel panorama romagnolo, alfiere del volontariato sanitario e culturale, cittadino attento alla promozione dei valori di partecipazione e solidarietà. Ne piangiamo la scomparsa unendoci al dolore della moglie, dei figli, della madre e dei fratelli. Insieme a loro ci uniamo in un abbraccio affettuoso ai colleghi, agli amici, a tutti coloro che hanno condiviso idee e progetti con Gaetano. Lo ricordiamo in primo luogo come giornalista preparato, di qualità, sensibile, attento al rispetto deontologico per il mestiere e umano per i rapporti con le persone. Caratteristiche straordinarie che si abbinavano a dedizione, impegno e serietà.

Gaetano Foggetti ha svolto per lunghissimo tempo un ruolo molto importante nel nostro territorio come responsabile della redazione forlivese del Corriere Romagna, oltre che componente degli organi direttivi della testata. Dal suo ingegno, e in collaborazione con fotografi e giornalisti, hanno preso vita anche tanti Almanacchi di Forlì e i volumi dedicati ai quartieri della città. Lo ricordiamo anche per la sua educazione, la sua delicatezza, mostrata sempre nei confronti di tutti coloro che hanno avuto il piacere di un confronto con lui. Grande merito ha avuto nella crescita dell’Associazione Italiana Lotta alle Leucemie della quale è stato storico presidente e che tanto aiuto ha dispensato alle persone colpite da queste malattie e alle loro famiglie. In questo momento così triste per tutta la Città mi faccio interprete dei sentimenti di cordoglio da parte del Consiglio Comunale, della Giunta e dell’Amministrazione comunale tutta”.

Rosaria Tassinari, assessore al welfare del Comune di Forlì: “Gaetano Foggetti è stato un campione non solo nel mondo dell’informazione e della cultura forlivese, ma anche del volontariato. Anzi, ha saputo operare nel mondo del volontariato con passione, intelligenza e umanità, portandovi anche la cultura e uno stile di vita tutto suo, con quella delicatezza che sapeva comunicare. Tempo fa mi aveva invitata a visitare la sede dell’Ail di Forlì-Cesena, di cui era presidente. Mi disse con molta sincerità e umiltà che quella sede era anche a disposizione della città e di chiunque ne avesse avuto bisogno nel mondo del volontariato e della disabilità.

Grazie al suo impegno nell’Ail e alla sua intelligente e creativa collaborazione in altre strutture del volontariato sociale, era anche un grande organizzatore di eventi su temi etici di grande attualità, come quello memorabile sul fine vita, con don Erio Castellucci, arcivescovo di Modena-Nonantola e vescovo di Carpi, col dottor Marco Maltoni ed il dott. Stefano Maitan. Insomma, era una persona molto attiva che non si limitava a lavorare nel mondo del volontariato, ma lo animava con le sue conoscenze, col suo modo profondo di comunicare e infondendovi una cultura umanistica unita a una profondissima e finissima sensibilità. Aveva imparato questo stile e questo impegno dal padre, il generale Vito, molto attivo nel volontariato della scuola, della Croce Rossa e dello sport (Csi)  a Forlì. Gaetano resta un esempio per aver non solo svolto volontariato, ma soprattutto per aver creato e comunicato uno stile di volontariato che lascia come eredità ai forlivesi”.

Roberto Cavallucci, sindaco di Meldola: “Ho appreso la tristissima notizia della prematura scomparsa di Gaetano Foggetti. La nostra comunità, tutta, perde un grande uomo, una bella persona, autorevole giornalista, protagonista del mondo del volontariato, sempre pronto ad aiutare il prossimo e a supportare i più fragili. È stato una persona stimata da tutti per la sua profonda sensibilità, per quel grande senso di solidarietà, per l’impegno sociale che hanno caratterizzato tutta la sua vita e per la sua immensa cultura. Vorrei ricordarlo proprio per il suo inestimabile e prezioso contributo nell’associazionismo come Presidente di Ail ma anche come capo redattore di uno dei più importanti quotidiani locali. Con la sua penna è stato uno stimato giornalista capace di raccontare ed interpretare gli avvenimenti del nostro tempo.

Gaetano è stato per me, nel poco tempo che la vita ci ha riservato, un amico, una persona speciale a cui chiedere un consiglio, un’opinione, un suggerimento. Ci siamo conosciuti poco più di tre anni fa durante la campagna elettorale mentre lui  era come sempre, sotto il loggiato comunale, al banchetto dell’Ail. Da allora abbiamo trascorso insieme alcuni momenti per me indimenticabili. Tra gli altri mi piace ricordare la nostra ultima gita in bicicletta lungo il fiume Bidente. Era stata talmente bella che ci eravamo promessi di rifarla ma purtroppo non c’è stato il tempo. A tutta la sua famiglia, ai suoi cari ed a tutti coloro che gli volevano bene giunga il più sincero e profondo sentimento di cordoglio da parte mia, dell’intera Amministrazione Comunale e di tutta la Città di Meldola. Un forte abbraccio alla moglie Patrizia ed ai figli Alberto e Lucia. Ciao Gaetano!”.

Ail Forlì-Cesena: Diceva Gaetano Foggetti: “La cosa più entusiasmante è la forza che l’obiettivo comune dà al nostro gruppo eterogeneo: dare un contributo a far sì che la lotta alle malattie del sangue sia un po’ più facile e permetta di dare ulteriori possibilità di guarigione a quanti si ammalano. Non posso dare nessun consiglio a quanti stanno passando ciò che ho già vissuto, troppo intimo e personale è il rapporto con la malattia; penso solo che non ho mai trovato, tra tutti coloro che ho conosciuto allora e in questi anni, un paziente che si è arreso, anzi”.

Nel 1995 fu socio fondatore dell’associazione, dopo che una grave forma di leucemia lo aveva colpito nel 1991 e dalla quale ne era uscito guarito un anno dopo, grazie alle cure del reparto di Ematologia “Seragnoli” dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna alla cui guida era allora il professor Sante Tura. Iniziò così il suo grande impegno nel mondo del volontariato che lo vide guida tenace e lungimirante dell’Ail. Presidente dal 2002 al 2013, vicepresidente dal 2014 al 2019 e nuovamente presidente dal 2020 a gennaio 2022. Durante la sua presidenza e vicepresidenza, si dedicò con successo ai molti progetti che l’associazione ha poi sviluppato nel corso degli anni. Iniziative di raccolte fondi, finanziamenti per l’assunzione di giovani medici specialisti presso il reparto di ematologia dell’Irst di Meldola, creazione dell’importantissimo servizio medico di assistenza domiciliare ematologica, sono solo alcuni degli obiettivi raggiunti.

Fu poi l’artefice, grazie al suo straordinario impegno, dell’acquisizione della nuova sede Ail in viale Roma 88 a Forlì, inaugurata il 30 ottobre 2019. Così, Gaetano in quell’occasione: “È fatta… ecco allora che avere finalmente un luogo che diventerà la casa di tutti coloro che si avvicineranno alla nostra associazione, rappresenta il trampolino ideale per dare slancio alla nostra attività sul territorio… il taglio del nastro ha un fortissimo valore simbolico: le nostre radici sono solide e si confermano fondamenta essenziali per guardare al futuro con rinnovato ottimismo, consapevoli di poter fare grandi cose per quanti, malati, familiari, medici e ricercatori, affrontano la sfida della malattia”. Ciao Gaetano, ciao presidente. Continua a parlarci e a guidarci da lassù”.

L’Associazione Stampa Emilia-Romagna e Forlì-Cesena: “Il mondo dell’informazione romagnolo piange la scomparsa di Gaetano Foggetti. La notizia della morte lascia attoniti e senza parole. Fino a pochi mesi fa la sua attività in ambito editoriale e la presenza agli incontri costituivano un punto di riferimento; fino alla sera in cui l’attesa del suo arrivo è stata seguita dalla notizia di un problema di salute. Mancavano pochi giorni a Natale e da allora il pensiero della famiglia romagnola del giornalismo non ha mai distolto l’attenzione dalle condizioni di salute del collega e dell’amico. Piangiamo l’amico e il collega e ci stringiamo con affetto e vicinanza alla sua famiglia, alla moglie Patrizia, ai figli, alla mamma, ai fratelli, agli amici e ai tanti che hanno lavorato insieme a lui. Gaetano è entrato nel settore dell’informazione da giovanissimo e fin da subito ha mostrato qualità, carattere ed equilibrio, caratteristiche essenziali per svolgere bene questo mestiere e per assumere ruoli di direzione. Dalla cronaca nella carta stampata quotidiana ai telegiornali televisivi, fino all’editoria con la cooperativa “L’Almanacco”, Gaetano si è fatto valere, acquisendo riconosciuta autorevolezza.

Una delle sue maggiori qualità è stata quella di formatore dei giovani giornalisti che, soprattutto da storico direttore della sede forlivese del Corriere Romagna, ha accompagnato e fatto crescere durante vent’anni di impegno. Gaetano è stato un maestro: insegnava senza imporre, promuoveva l’autonomia aiutando a comprendere l’importanza dei tempi, dei linguaggi, della correttezza. Senza approfondire il valore di altre attività portate avanti da Gaetano in importantissimi ambiti della dimensione collettiva, a cominciare dall’Associazione Italiana Lotta alle Leucemie, merita di essere sottolineato il suo impegno nella promozione della memoria del territorio. La realizzazione dell’Almanacco annuale, prima, e in seguito dei libri sui quartieri e sulle frazioni di Forlì non rappresentava solo un’esperienza editoriale ma era un modo per raccontare cronache antiche e moderne. Tutte le presentazioni sono state un successo anche grazie alle sue capacità di moderazione che ne facevano un conduttore coinvolgente. Gaetano era brillante, cortese e determinato. Il suo insegnamento e la sua testimonianza sono per noi un patrimonio comune al quale attingere per far vivere, e crescere, il giornalismo romagnolo”.

La Presidenza, le direzioni e tutti i professionisti dell’Irst Irccs: “Perdiamo un grande amico e un attento promotore della causa onco-ematologica. Abbiamo avuto la fortuna di conoscere e apprezzare Gaetano sia come professionista della comunicazione – un vero riferimento per il giornalismo del territorio – sia come volontario e Presidente dell’Ail Forlì-Cesena. Ne ricorderemo l’equilibrio, la correttezza, la profonda preparazione, l’intelligenza; qualità rare che ha saputo metter al servizio dei malati intervenendo attivamente a favore dell’Ematologia romagnola per rendere il percorso di cura dei pazienti sempre più efficace, accogliente, a misura delle esigenze del singolo malato. Come Presidente dell’Ail era anche stimato membro del Comitato Etico unico della Romagna, un organo fondamentale per la ricerca medica. Ai figli, alla moglie, alla madre, ai fratelli, ai colleghi ed amici vanno tutta la nostra vicinanza e tutto il nostro più sentito cordoglio”.

Mario Mazzotti, presidente Legacoop Romagna: “Ci lascia un cooperatore di alti ideali e senso del futuro, un professionista di raffinata intelligenza e forte senso della notizia, uno dei più autorevoli esponenti dell’informazione esercitata in forma cooperativa. Tra le altre cose fu mentore di tantissimi giovani cronisti, a cui trasmetteva la sua passione per il lavoro e per i valori della pratica sportiva che tanto amava: perseveranza, disciplina e capacità di creare comunità, anche nei momenti più difficili. La sua esperienza nel movimento di Legacoop cominciò nel 1993 quando – all’epoca giovane giornalista – fu tra i fondatori della Cooperativa Editoriale Giornali Associati, società editrice del Corriere Romagna, ancora oggi uno dei più importanti quotidiani cooperativi italiani per dimensioni occupazionali e diffusione.

Come responsabile dell’edizione di Forlì, la sua città, divenne un punto di riferimento per la vita sociale, economica, culturale e politica. Come consigliere di amministrazione e vicepresidente  diede un contributo fondamentale, in particolare nei durissimi momenti in cui il sostegno al pluralismo dell’informazione e all’editoria non profit italiana vennero messi sotto attacco. Instancabile promotore di iniziative culturali, sociali e solidali, nel 2002 costituì la piccola cooperativa L’Almanacco, tuttora attiva. Più di recente fu tra gli ideatori della rete di imprese cooperative Treseiuno e tra i protagonisti del primo congresso nazionale di Legacoop Culturmedia, svolto a Genova all’inizio del 2019. In questo momento di dolore i cooperatori e le cooperatrici di Legacoop Romagna si stringono alla moglie Patrizia, ai figli e ai famigliari tutti, e si uniscono al cordoglio dei tantissimi che lo conoscevano e apprezzavano”.