Nasce il marchio “Rocche di Romagna”: 5 comuni alleati per cultura, natura ed enogastronomia

Si chiama “Rocche di Romagna”, il nuovo progetto di marketing territoriale e promozione turistica nato dall’alleanza fra i Comuni di Bertinoro, Castrocaro Terme Terra del Sole, Forlimpopoli, Meldola, Predappio, e con il sostegno della Regione Emilia-Romagna. Finanziato grazie alla Legge Regionale  41/97, il progetto è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella Rocca di Bertinoro. Fra i partecipanti, accanto ai Sindaci dei cinque Comuni coinvolti, l’Assessore regionale al Turismo Andrea Corsini e, da remoto, la Direttrice di Destinazione Turistica Romagna Chiara Astolfi.

L’obiettivo principale di “Rocche di Romagna” – che si pone in continuità con il precedente progetto “Di Rocca in Rocca nella Romagna dello Spungone” – è quello di valorizzare questo particolare spicchio della Romagna e promuoverne l’attrattività turistica e commerciale, facendo scoprire le molteplici opportunità a disposizione dei visitatori, e in particolare di chi ama il turismo ‘lento’: paesaggi suggestivi, borghi e cittadine di epoche diverse, sorgenti termali per concedersi momenti di benessere e relax, un calendario di eventi stimolanti, itinerari studiati ad hoc per chi va in bicicletta o ama il trekking. E, naturalmente, le Rocche.

Per sviluppare il progetto “Rocche di Romagna” e raggiungerne gli obiettivi, sono stati messi a punto vari interventi per favorire la conoscenza del territorio.

  • È stata prodotta una serie di video: uno generale dedicato all’intero territorio delle Rocche di Romagna, e altri dedicati alle singole Rocche e alle attrattive specifiche delle varie località coinvolte.
  • È stata pubblicata una brochure di 32 pagine in doppia lingua (italiano e inglese) per guidare i visitatori alla scoperta delle Rocche di Romagna. Al suo interno una mappa del territorio, schede dedicate alle singole Rocche, la presentazione in pillole delle altre principali attrattive dei vari Comuni, altre pagine dedicate all’enogastronomia e alle opportunità di vacanza attiva.
  • È stato implementato e rinnovato il sito condiviso romagnadellospungone.it, ora raggiungibile anche da rocchediromagna.it (con reindirizzo alle pagine dedicate alle Rocche)
  • È stato definito un programma di eventi nelle Rocche dei cinque Comuni coinvolti, che si terranno nei week end di maggio.
  • È stato avviato un monitoraggio dell’attrattività e degli impatti delle politiche di promozione del territorio sulla base di indicatori generali dell’Offerta Turistica, della Domanda Turistica e della pressione turistica, misurati sia per i singoli Comuni, sia per il territorio nel suo complesso.

Il progetto Rocche di Romagna  sarà lanciato a maggio con una serie di iniziative che animeranno le  Rocche nei diversi weekend del mese: degustazioni, visite guidate, spettacoli musicali e incontri culturali, laboratori ed escursioni guidate:

  • 6-7-8 maggio – Bertinoro
  • 7-8 maggio – Castrocaro Terme
  • 14-15 maggio – Forlimpopoli
  • 22 maggio – Predappio Alta
  • 29 Maggio – Meldola

Questo mese di eventi focalizzati sulle Rocche sarà il preludio del ricco calendario di manifestazioni che si svolgono nel territorio delle Rocche di Romagna nel corso dell’anno, e in particolare nei mesi estivi.

Dieci fortezze ricche di fascino e di storia nella Romagna dello Spungone. Costruite a difesa dei borghi o per sorvegliare i cammini più battuti, poste su speroni rocciosi o nel cuore del tessuto cittadino, le Rocche di Romagna non solo rappresentano un elemento distintivo del territorio e una testimonianza storica, ma simboleggiano l’identità più profonda dei paesi e delle cittadine in cui sorgono. In una manciata di chilometri quadrati se ne incontrano almeno una decina. A Bertinoro, capitale dell’ospitalità, la Rocca domina il borgo medievale e l’intera pianura romagnola. Nei secoli ha accolto illustri ospiti, dall’imperatore Federico Barbarossa  a Dante Alighieri, e oggi dopo un accurato intervento di recupero, è diventata sede del Centro Residenziale Universitario per l’alta formazione e del Museo Interreligioso, unico in Italia, dedicato alle tre grandi religioni monoteiste: Ebraismo, Cristianesimo ed Islam.

Per capire la complessità di un castello medievale, in un susseguirsi di torri, loggiati, arsenali, sotterranei e fosche leggende (si dice che fra queste mura si nasconda un pozzo dei rasoi, usato dalla battagliera Caterina Sforza per eliminare gli amanti scomodi), niente di meglio che visitare la Rocca – Fortezza di Castrocaro Terme e il Museo Storico allestito al suo interno. Possente e vivissima la  Rocca di Forlimpopoli, che a differenza delle consorelle sorge in pianura, lungo la via Emilia. Oggi è sede comunale ed ospita anche lo storico cine-teatro Verdi, dove nel 1851 fece irruzione il Passatore, il più famoso e crudele fra i briganti romagnoli, ed il Museo Archeologico “Tobia Aldini”, con reperti dal Paleolitico fino all’età rinascimentale.

Ancora parzialmente in restauro (e per questo visitabile solo in occasioni particolari) la Rocca di Meldola è stata contrassegnata da una storia travagliata: assedi, razzie, spoliazioni e perfino un terremoto. Emerge comunque la sua imponenza, dato che è  una delle più grandi della Romagna. Piccola e inespugnabile, dato che nessun nemico è riuscita a conquistarla, la Rocca di Predappio che si trova nella località più antica del comune, chiamata “Predappio Alta”, ha conservato quasi intatta la sua fisionomia, dominando ancora oggi l’antico borgo con i sui torrioni circolari. È aperta al pubblico, nel periodo estivo, in occasione di eventi turistici. Accanto alle rocche legate ai borghi principali di questo territorio, sono di grande interesse anche  la città-fortezza di Terra del Sole. Sorta nel Rinascimento per volontà di Cosimo I De’ Medici, è racchiusa da una cinta muraria alta 13 metri ed è dominata dai castelli del Capitano delle Artiglierie e del Governatore, mentre sulla Piazza d’Armi si affaccia il Palazzo Pretorio.

Lungo la strada che collega Predappio a Meldola, in posizione isolata e dominante, si incontra Rocca delle Caminate, ricostruita nel ventennio fascista (fu residenza estiva di Mussolini) e oggi recuperata per incontri culturali e iniziative di formazione. Valgono una visita anche il piccolo borgo fortificato di Teodorano con la sua torre che domina la valle del Voltre e i resti della fortificazione di Castelnuovo. Dell’antico castello dei Da Polenta rimane invece un antico torrione visitabile solo con visite guidate.

Molte di queste rocche sono costruite su speroni di Spungone, la caratteristica roccia di queste colline, nata circa 3 milioni di anni fa come barriera corallina e riconoscibile per la presenza al suo interno di conchiglie fossili, che gioca un ruolo importante anche nell’agricoltura del territorio, poiché conferisce al terreno particolari caratteristiche minerali, che lo tendono più fertile e, in particolare, adatto alle coltivazioni della vite e dell’ulivo, che qui si esprimono al meglio.

Per gli appassionati del turismo all’aria aperta il territorio delle Rocche di Romagna mette a disposizione un ampio ventaglio di percorsi nella natura, fra dolci pendii e ripide salite, che collegano i borghi e le rocche, passando accanto a vigneti, uliveti e campi ben coltivati. Camminare o pedalare è sicuramente uno dei modi migliori per scoprire questo lembo di Romagna, che ama l’ambiente e tutto ciò che è slow, bio e sostenibile. Il sito www.rocchediromagna.it ha una pagina dedicata ai diversi itinerari con specifica cartografia e link per scaricare il tracciato gpx, note, altimetrie, punti di interesse… e non mancano i servizi necessari agli amanti delle due ruote: bike hotel, servizi di manutenzione e noleggio, guide turistiche specializzate.

Fra le proposte emerge il lungo Itinerario dello Spungone che attraversa tutto il territorio delle Rocche di Romagna, passando per la Riserva naturale del Bosco dell’antico Convento di Scardavilla e raggiungendo Rio Cozzi, dove l’antica roccia di origine marina emerge in modo speciale. Come pure il sentiero “Speranza”, che si snoda sulle colline di Predappio. Attraversano questo territorio anche gli antichi Cammini di S. Antonio da Padova, che passa per l’eremo di Monte Paolo, dove il santo ebbe la sua prima residenza italiana, e il cammino della Via Romea Germanica, che dalla città tedesca di Stade (da cui prese il nome il monaco viaggiatore) scende verso Roma e che, in questo territorio, porta alla scoperta dei meandri del fiume Ronco, sito di importanza comunitaria, dove si può fare anche birdwatching.

Per gli amanti della buona cucina, la Romagna delle Rocche squaderna un goloso menù di vini e prodotti tipici tutti da scoprire. E come potrebbe essere diversamente, nella terra di Pellegrino Artusi, padre della gastronomia italiana secondo il quale mangiare bene è un’arte? Regina indiscussa della tavola la pasta fresca – rigorosamente tirata a mano – nelle sue svariate versioni. Irresistibile, anche come cibo di strada, la fragrante piadina  accompagnata dai salumi e dai formaggi locali, come lo Squacquerone Dop. Di tutto rispetto, poi, la produzione enologica. Grazie alla peculiare composizione del suolo e al microclima, questo si rivela un terroir perfetto per la produzione di vini eccellenti, primi fra tutti Albana e Sangiovese, che ogni località si declina in modo peculiare. Per sperimentarlo basta fermarsi in una delle tante cantine e locali che si incontrano nel territorio. D’altro canto è sempre più importante anche la produzione di olio d’oliva biologico di eccellente qualità.