Alla Sala San Luigi proiezioni del film “Open Arms – La legge del mare”

Il 19 e 20 aprile arriva alla Sala San Luigi  “Open Arms – La legge del mare”, il film di Marcer Barrena sulle vicende che portarono alla nascita dell’organizzazione umanitaria fondata da Òscar Camps, bagnino spagnolo che, assieme ai suoi collaboratori, si è recato a Lesbo per soccorrere i migranti.

Siamo nell’autunno del 2015. Dopo aver visto la terribile fotografia di un bambino annegato nel mar Mediterraneo, il bagnino spagnolo Òscar decide di partire per Lesbo per prestare soccorso ai migranti in fuga dalle loro terre d’origine. Accompagnato dal collega Gerard, Òscar si trova davanti una situazione agghiacciante, peggiore di quanto si aspettasse; decine e decine di persone arrivano ogni giorno nelle spiagge dell’isola e le autorità non fanno nulla al riguardo. Ostacolati da cavilli burocratici e dalle istituzioni che guardano dall’altra parte, i membri del team – a cui si aggiungono anche la figlia di Òscar, Esther (Anna Castillo), e il commercialista Nico (Sergi Lopez) – combatteranno per portare in salvo più vite possibile. In loro aiuto, lo staff della taverna “To Kyma” ed il fotografo Santi (Alex Monner), che documenterà la loro impresa. Il film ha vinto il  Premio del Pubblico dell’edizione del 2021 del Festival di Roma.

“Open Arms” è un’organizzazione umanitaria, non governativa e senza scopo di lucro, la cui missione principale è proteggere la vita delle persone più vulnerabili in situazioni di emergenza.  L’Ong ha lo scopo di proteggere  la vita delle persone abbandonate in acque internazionali in fuga da conflitti bellici, da persecuzioni o da situazioni di povertà. Open Arms collabora, inoltre, in forma attiva sulla terraferma con personale sanitario e di ricerca per fare fronte alle emergenze sanitarie o di qualsiasi altro tipo che richiedano una risposta immediata. Le proiezioni si terranno alle ore 21.00 e sono state organizzate in collaborazione con Forlì Città Aperta. Entrambe le serate saranno introdotte da Irene Soldati e Vanessa Guidi attiviste di Mediterranea Saving Humans, Ong che opera nel Mediterraneo con l’ausilio di alcune navi al fine di soccorrere migranti lungo la rotta libica. Irene Soldati è stata soccorritrice a bordo della “Mare Jonio” durante la missione 10, in cui sono state soccorse 214 persone; Vanessa Guidi invece è stata medica di bordo durante la missione 8 ed è coordinatrice del team sanitario di Mediterranea Saving Humans.