Tavolo Associazioni Ambientaliste Forlì: “La transizione energetica è un obbligo, non una scelta”

Si pubblica qui di seguito la nota prodotta dal Tavolo delle Associazioni Ambientaliste di Forlì sul tema della transizione energetica.

Quando parliamo di clima, non parliamo solo di come evitare una catastrofe, ma come approfittare di una gigantesca opportunità per migliorare la nostra società. Una vera transizione energetica è un obbligo e non una scelta. Questo è quanto ci hanno detto i relatori di fama internazionale, Leonardo Setti e Margherita Venturi, intervenuti sabato 26 marzo in occasione dell’Ora della Terra, presso il salone comunale di Forlì. Il convegno si è aperto con grande commozione nel ricordo indelebile di Alberto Conti, presidente del WWF Forlì Cesena. È stato ricordato dai convenuti come persona di grande spessore che ha tracciato con il suo impegno ed esempio la strada per la difesa dell’ambiente.

Tutti gli aspetti della nostra vita materiale dipendono dall’energia. Nonostante sia stato dimostrato che l’uso dei combustibili fossili è il maggior responsabile del riscaldamento globale, che inquina l’aria con sostanze organiche volatili e polveri sottili (responsabili di oltre 80.000 decessi all’anno solo in Italia), che crea danni all’ambiente, ancora oggi si va alla ricerca delle ultime gocce di petrolio o degli ultimi soffi di metano. I climatologi ci avvertono che gli eventi estremi dovuti ai cambiamenti climatici saranno sempre più frequenti e quando il petrolio e il gas naturale saranno terminati la crisi energetica sarà terribile!

Il sole ci fornisce ogni giorno 15mila volte l’energia che consumiamo. Abbiamo le tecnologie per prendere l’energia dal soleo dal vento o dall’acqua e allora cosa aspettiamo? Iniziando adesso l’utilizzo di queste fonti energetiche rinnovabili avremmo il 55% in meno di emissioni climalteranti al 2030. Pertanto l’Obiettivo dei Comuni deve esser quello di creare comunità solari energetiche: il 70% dell’energia può essere prodotta nei territori attraverso piccoli impianti diffusi e una programmazione partecipata che coinvolge l’Ente locale e i suoi cittadini. Le comunità solari sono un progetto di Responsabilità Sociale d’Impresa, una piattaforma tecnologica per scambiarsi l’energia. Dobbiamo ripensare al significato di sviluppo. Questo non significa rinnegare le conoscenze acquisite e fermare la scienza, ma usare le grandi capacità che scienza e tecnologia ci offrono per realizzare uno sviluppo sostenibile dal punto di vista sociale, economico e ambientale. Anche i cittadini di Forlì chiedono tutto questo al sindaco, scrivendolo nei post-it che avevamo consegnato durante il convegno e che porteremo al sindaco.