Sert, la denuncia della Fp Cgil sull’edificio: “Si risolva in tempi rapidi”

Si pubblica qui di seguito la nota diffusa dalla Fp Cgil di Forlì in merito all’edificio che ospita l’Unità Operativa Complessa di Dipendenze Patologiche di Forlì.

Ad oggi 1° marzo 2022, dopo un iter burocratico iniziato nel 2019 i lavoratori dell’U.O.C. Dipendenze Patologiche di Forlì non hanno avuto risposte concrete dopo aver inviato varie lettere e sollecitazioni circa la messa in sicurezza della sede sopra citata, ubicata in via Orto del Fuoco n. 10, a Forlì. In data 27 gennaio 2021 la Fp Cgil ha  inoltrato una ulteriore richiesta di intervento, coinvolgendo le massime istituzioni  comunali e Azienda Ausl della Romagna, ma ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Il tutto è stato documentato con materiale fotografico relativo alle reali condizioni della struttura e degli impianti elettrici. Gli unici interventi di miglioramento della struttura attuati consistono nella ritinteggiatura della sola parte frontale dell’edificio e nella messa a norma della cancellata di accesso allo stabile.

I locali continuano ad allagarsi con conseguente disagio e rischio di caduta per gli operatori e l’utenza, nonché inacessibilità temporanea dei servizi igienici e ambienti maleodoranti. A questo si aggiunge che manca l’ascensore per l’accesso ai piani superiori con disagio sempre più frequente per l’utenza e i dipendenti con problemi di deambulazione. Ciò premesso, ad oggi non risultano essere stati effettuati i lavori richiesti tranne qualche miglioria, e non si sono avuti più aggiornamenti sull’eventuale immobile alternativo. Ricordiamo che il Sert si occupa della prevenzione cura e riabilitazione degli stati di dipendenza nei cittadini integrandosi con altre Istituzioni e la rete sociale.

La presa in carico del paziente avviene attraverso un percorso che si articola in una prima fase di accoglienza, alla quale segue una valutazione multi professionale e la formulazione di un programma terapeutico condiviso. Oggi stiamo sviluppando sempre di più l’integrazione ospedale-territorio per diminuire la pressione  sui presidi ospedalieri anche attraverso l’inserimento di nuove figure professionali. Nei prossimi anni si andrà ad investire su numerosi edifici extra ospedalieri, non possiamo accettare che un servizio fondamentale che eroga prestazioni e servizi ai cittadini di primaria importanza non abbia una struttura adeguata  in grado di soddisfare i bisogni del cittadino e dei lavoratori che operano all’interno. Al  fine di garantire un’adeguata sicurezza per il personale e per i cittadini che afferiscono al servizio, si chiede l’intervento delle istituzioni sopra citate  affinché vi sia una risoluzione definitiva in tempi rapidi.