Romagna e viticoltura: opportunità per un settore nel momento della pandemia
Si è tenuto martedì 25 gennaio nel pomeriggio, su piattaforma web, il convegno riservato alle aziende vitivinicole socie della Romagna, organizzato da Coldiretti Emilia Romagna. Si è trattato di un primo incontro specifico per il settore, organizzato per fare un bilancio delle attività svolte in questi anni da Coldiretti a favore del comparto, poiché ritenuto fondamentale per il mondo agricolo, ma anche per quello enogastronomico e turistico, soprattutto in Emilia Romagna.
Ha dato il via all’incontro, presenti quasi cento aziende e cantine del settore, il direttore regionale di Coldiretti Marco Allaria Olivieri che ha presentato lo status quo del comparto all’epoca del Covid ed ha indicato i percorsi possibili grazie all’impegno quotidiano di Coldiretti e di tutto il personale qualificato ed altamente specializzato che l’associazione mette a disposizione delle proprie imprese. Domenico Bosco, responsabile nazionale Coldiretti dell’ufficio Vitivinicolo e filiera della birra, ha continuato con un approfondito intervento sulle novità normative del settore e sugli attuali temi in discussione a livello nazionale e comunitario, mettendosi a disposizione delle aziende per approfondire dubbi e rispondere a quesiti ad ampio respiro.
Successivamente, l’intervento di Franco Leonardi, ispettore presso il Ministero Politiche Agricole – Icqrf Modena e quello di Gian Carlo Mondini, sommelier e responsabile della didattica di AIS Romagna, hanno approfondito temi di grande importanza, quali rispettivamente l’attuale normativa e alcuni approfondimenti su argomenti specifici del “Testo Unico del Vino” e la crescita del livello qualitativo dei vini autoctoni, con prospettive di sviluppo nazionale e internazionale. Giulio Federici, direttore di Coldiretti Forlì-Cesena e direttore di Coldiretti Rimini, ha concluso l’interessante pomeriggio riassumendo le tematiche trattate e ringraziando tutti, aziende e operatori per l’impegno quotidiano e il risultato che ne deriva.
“La produzione italiana di vino nella campagna 2021/22- sottolinea Federici – ha visto un calo del 5/10% per un quantitativo compreso tra i 44 ed i 47 milioni di ettolitri a causa delle temperature che hanno influito sulla maturazione, ma anche per la siccità estiva ed le gelate primaverili che hanno avuto un impatto devastante sui vigneti e sulle quantità prodotte. In particolare nell’area romagnola la qualità dell’annata 2021 è stata di ottimo livello, risultando però più scarsa quantitativamente rispetto alle annate precedenti e confermando in questo modo il trend nazionale. Questo andamento però ha interessato diversamente collina e pianura. Calcolando un calo dal 20% al 30% della collina, fino ad arrivare ad un 5% in pianura”.
“Coldiretti è da sempre attiva a 360° nel settore vitivinicolo per ciò che riguarda l’erogazione di servizi alle imprese, con tutta una serie di pacchetti realizzati ad hoc che vanno dalla presentazione di domande di aiuto per la ristrutturazione vigneti, alla consulenza e predisposizione di domande per investimenti in cantina fino alla promozione del prodotto vino tramite diversi canali quali: progetti di promozione, attività all’interno di eventi di taglio nazionale quali manifestazioni ed eventi fieristici, nonché tutti gli adempimenti collegati alla materia”, conclude Emanuele Evangelisti, referente Coldiretti per l’area Romagna del settore vitivinicolo.