Cgil Forlì, aperto lo sportello di orientamento per i migranti e la consulenza legale
La Cgil di Forlì ha aperto dal 1° febbraio, alla Camera del Lavoro di via Pelacano 7, lo “Sportello Orientamento Migranti”. Lo sportello si aggiunge ai servizi per i migranti già in essere in Cgil e vuole sopperire ad una mancanza sempre più evidente sul territorio di punti informativi per una parte significativa della popolazione che vive grandi incertezze e difficoltà relative allo status di migrante come anche rispondere alle tante lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati iscritte/i alla Cgil per fornire un servizio sempre più accogliente e specialistico. Infatti oltre a tutte le informazioni relative a permessi di soggiorno, flussi e visti d’ingresso, ricongiungimenti familiari , test per la lingua italiana che già vedevano un servizio attivo tramite il Patronato Inca, lo sportello aggiunge un orientamento rispetto alle tante difficoltà che vive una persona migrante fornendo un’attività di mediazione culturale e conoscenza della rete dei servizi pubblici, privati e sociali del territorio forlivese. Opportunità spesso sconosciute a chi arriva da lontano, non ha padronanza della lingua italiana e spesso non ha una rete familiare di supporto.
Lo sportello sarà gestito da Sashka Manoleva ed è accessibile dal 1° febbraio nelle seguenti modalità: senza appuntamento il lunedì mattina, il mercoledì pomeriggio e il sabato mattina e su appuntamento assieme ad Inca Cgil per la predisposizione e l’inoltro delle pratiche nei pomeriggi del lunedì del martedì e del giovedì. In aggiunta il martedì pomeriggio sarà possibile accedere per gli iscritti e le iscritte alla Cgil e su prenotazione alla consulenza legale dell’avvocato Andrea Ronchi relativa al diniego dei permessi di soggiorno, visti e nulla osta, all’assistenza legale per espulsioni e respingimenti e in generale per cittadini italiani e stranieri alla tutela per questioni penali. Assieme a Sashka Manoleva questo sportello “Orientamento migranti” sarà adattato alle esigenze e ai bisogni che verranno riscontrati nel colloquio diretto con le persone con l’obiettivo di fornire un servizio utile a chi è presente sul territorio, e alle politiche di integrazione che passano anche dalla conoscenza delle regole, dei diritti e dal rispetto delle differenze.