Coldiretti, la Legge Agricoltura Sociale valorizza la nuova agricoltura

“Le aziende diventeranno ancora di più sinonimo di inclusione sociale e di sviluppo sostenibile”. Commenta così Nicola Bertinelli, presidente di Coldiretti Emilia Romagna, il via libera dell’Assemblea Legislativa alla normativa che valorizza le imprese agricole in ambito sociale.  “Ringraziamo l’Assemblea Regionale e l’Assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi – ha continuato Bertinelli – che hanno presentato lo scorso ottobre il disegno di legge per un articolato che conferma come l’agricoltura possa ulteriormente evolversi esprimendo il suo ruolo sociale attraverso nuovi modelli di welfare, innovativi e sostenibili”. “In Emilia-Romagna – ricorda il direttore regionale di Coldiretti, Marco Allaria Olivieri – sono molte le aziende che hanno manifestato interesse a questa nuova attività. Le pratiche di agricoltura sociale offrono un contributo rilevante allo sviluppo del territorio e delle comunità rurali ma anche al benessere delle persone e si tratta di un settore che vede protagoniste le aziende agricole che coniugano le funzioni produttive con lo svolgimento di attività di formazione, inserimento, collaborazione con strutture socio sanitarie, servizi all’infanzia e azioni di aiuto e sostegno a diverse categorie della popolazione che, ancora di più in questo momento in cui si cerca la ripartenza, hanno bisogno di un supporto concreto”.

A sostegno della nuova legge la Regione stanzierà risorse per oltre 1,37 milioni di euro, di cui 75mila da bilancio regionale e 1,3 milioni dai fondi europei del Psr (Programma di sviluppo rurale). La legge prevede inoltre, l’istituzione di un elenco delle fattorie sociali – che sarà pubblicato online sul sito della Regione – in cui saranno inserite, provvisoriamente, le fattorie che già svolgono attività di agricoltura sociale, dopo verifica dei requisiti e delle competenze e che saranno identificate con loghi distintivi. “Investire in percorsi di agricoltura sociale – ha concluso Bertinelli – significa riconoscere nei prodotti e nei servizi offerti dall’agricoltura un bene comune per la collettività fatto di tutela ambientale, di difesa della salute e di valorizzazione della persona. Agricoltura sociale, infatti, vuol dire parlare di produzioni e di economia creando valore economico da ridistribuire in valore sociale”. “Con l’approvazione di questo provvedimento si crea la possibilità, per le aziende agricole, di allargare la propria dimensione di attività.  La dimensione sociale, in questo caso, consentirà loro di aprirsi alle comunità, diventando luogo di inclusione e di sviluppo sostenibile, che avrà al centro proprio la fattoria, che diventa il luogo in cui il lavoro può diventare opportunità per le persone più fragili, ma anche nuova fonte di integrazione al reddito per le imprese”, commenta Massimiliano Bernabini, presidente di Coldiretti Forlì-Cesena.