Ad Area Sismica i Sismatic, nuova formazione originale supportata dalla Regione 

La XXXII stagione di Area Sismica (realizzata con il sostegno di MIC Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Forlì, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì) propone la seconda formazione originale supportata dall’Emilia-Romagna Music Commission, che prevede, oltre al concerto di domenica 16 gennaio, l’incisione di un cd e un tour nel 2022 e 2023. I Sismatik saranno in residenza ad Area Sismica mercoledì 12 gennaio.

L’appuntamento è per domenica 16 gennaio alle ore 18.00 con i Sismatik: Silvia Bolognesi (contrabbasso), Roberto Magnani (voce), Tobia Bondesan (sax), Giuseppe Sardina (batteria). L’idea alla base di questa nuova formazione è creare un progetto originale che fondi la recitazione di un attore straordinario quale Roberto Magnani (Teatro delle Albe) e un ensemble capitanato dalla regina del jazz italiano contemporaneo, Silvia Bolognesi, che vede la presenza di Giuseppe Sardina e Tobia Bondesan. Non un semplice sottofondo musicale a una voce recitante, ma una vera e propria orchestrazione di un testo recitato. La residenza avrà avuto come obiettivo la creazione di una vera e propria fusione tra due stilemi artistici che solitamente sono uno complementare all’altro, sommando le potenze delle rispettive poetiche. Questa ambizione non poteva che essere perseguita attraverso l’unione di artisti dalla grande esperienza internazionale e sensibilità come i componenti di questa formazione.

Silvia Bolognesi si è fin da subito contraddistinta a livello internazionale e già nel 2003 viene selezionata per far parte dell’orchestra di Butch Morris con la quale partecipa alla XIII edizione del festival di Roccella Jonica e si esibisce nel 2010 eseguendo la conduction N. 192 “Possible universe” per la XXV edizione del festival di Sant’Anna Arresi. Nel 2009 nasce il trio Hear In Now con Tomeka Reid al violoncello e Mazz Swift al violino e voce. Nello stesso periodo si consolida il duo con il polistrumentista newyorkese Sabir Mateen. Collabora stabilmente con il clarinettista Marco Colonna e Ivano Nardi. Collabora in alcune formazioni di Nicole Mitchell e con la cantante Dee Alexander già presente nel cd “Chicago Session” registrato a Chicago per Fonterossa Records nel 2015, che vede coinvolti anche Russ Johnson alla tromba, Tomeka Reid al violoncello, Mike Reed alla batteria ed Emiliano Nigi alla voce. Nel 2017 entra a far parte del Roscoe Mitchell Sextet, tributo a John Coltrane e nel 2018 entra a far parte dell’”Art Ensemble of Chicago 50th Anniversary”. Vince il “Top Jazz 2010” della rivista Musica Jazz come miglior nuovo talento del jazz italiano e nello stesso anno anche il trofeo “In Sound” per la categoria contrabbassisti.

Roberto Magnani si avvicina giovanissimo al Teatro delle Albe partecipando alla non-scuola, i laboratori che la compagnia conduce dal 1991 in tutti gli istituti superiori di Ravenna. Nel 1998 viene scelto per interpretare uno dei dodici palotini nello spettacolo I Polacchi, testo e regia di Marco Martinelli, ispirato all’Ubu re di Alfred Jarry. Lo spettacolo raccoglie un successo internazionale. Dopo I Polacchi entra a far parte stabilmente del Teatro delle Albe e lavora in tutti gli spettacoli successivi della compagnia. Dal 2002 è guida nei laboratori non-scuola. Nel 2009 debutta con “Odiséa”, “lettura selvatica” di Tonino Guerra, in cui per la prima volta si cimenta da solo in un lavoro-esercizio per affinare l’uso del dialetto romagnolo come lingua di scena. Questo percorso è proseguito con E’ bal, poemetto scritto da Nevio Spadoni e realizzato insieme al musicista Simone Marzocchi, visto anche ad Area Sismica.

Nell 2018 firma come attore e regista “Macbetto” o la chimica della Materia, a partire dall’opera di Giovanni Testori, circa quarant’anni dopo la sua prima e unica messa in scena. Il lavoro nasce dalla collaborazione con altre due compagnie teatrali romagnole, i Masque e i Menoventi. Al di fuori del lavoro con le Albe, ha partecipato alla produzione radiofonica Verdesche, diretto da Alessandro di Robilant, per la rassegna “Al presente”, a cura di Anna Antonelli, trasmessa su Radio Rai 3. Il suo lavoro più recente è “Siamo tutti cannibali – Sinfonia per l’abisso” (2021), tratto da “Moby Dick” di Herman Melville, di cui è autore e protagonista, nel quale è sul palco insieme al contrabbasso di Giacomo Piermatti.

Tobia Bondesan si trova immerso nel mondo del jazz nei primissimi anni di studio e ben presto inizia a muoversi nel campo della musica improvvisata e di ricerca. Si forma accademicamente a Siena Jazz (Siena Jazz University): conclude gli studi del percorso accademico triennale con il massimo dei voti e come primo laureato della prestigiosa istituzione, seguito da alcuni dei migliori musicisti e docenti del panorama italiano, con una tesi sui collettivi di improvvisatori. Si laurea al biennio specialistico in musica jazz di Bologna con 110 e lode, approfondendo nella tesi un proprio metodo improvvisativo e compositivo. Suona con formazioni jazzistiche e con ensemble di ricerca, collaborando con importanti nomi della musica italiana nel campo dell’improvvisazione e della musica d’avanguardia. La sua passione per la musica sperimentale lo porta a fondare BlueRing-Improvisers, un collettivo di improvvisatori attivo in diverse città Italiane che si guadagna, con quasi 10 anni di attività ininterrotta, un ruolo di spicco nella scena del centro-nord Italia, grazie a concerti, attività laboratoriali, residenze, produzioni discografiche e molto altro.

Giuseppe Sardina inizia gli studi di batteria a 11 anni e da allora non si è più fermato. Dal 2008 inizia ad avvicinarsi con sempre maggiore interesse ed entusiasmo al mondo della musica improvvisata e della ricerca musicale-artistica in senso lato, iniziando un longevo sodalizio col pianista e compositore Alessandro Giachero e diverse stabili collaborazioni con musicisti e artisti del panorama italiano e internazionale dediti alla musica improvvisata, alla ricerca e alla sperimentazione come Giancarlo Schiaffini, Marco Ariano, Silvia Bolognesi, Emanuele Parrini, Walter Prati, Pasquale Mirra, Tobia Bondesan, e con questi realizza numerosi spettacoli spaziando tra e fondendo insieme – attraverso il filo conduttore dell’improvvisazione – musica, danza, teatro, pittura, illustrazione, incisione, scultura, foto e video, con piccoli e medi gruppi fino ad arrivare ad orchestre vere e proprie. Nel 2020 arriva il secondo lavoro discografico del gruppo BlueRing Improvisers, “Materia”, lavoro ispirato e costruito sulle opere e il pensiero artistico di Alberto Burri. Nel 2018 e 2019 fa parte dell’orchestra/progetto “Segnosonico”, un’orchestra diretta dal musicista e compositore Pasquale Mirra, unita ad un gruppo di artisti live painting diretto dall’illustratore Stefano Ricci.

Ingresso: 10 euro; info: info@areasismica.it. Area Sismica è un circolo Arci. L’ingresso è riservato ai soci. È possibile tesserarsi online a questo link: https://portale.arci.it/preadesione/areasismica/

Saranno applicati i protocolli anti-covid vigenti al momento dell’evento. Area Sismica è un circolo Arci.