Dalla conferenza su Pier Damiani in Dante due proposte per l’Appennino romagnolo

Grazie all’impegno organizzativo di don Massimo Goni, parroco di Modigliana e amministratore parrocchiale di Lutirano e Badia della Valle, e del diacono Gianluca Massari, si è svolta nel pomeriggio di domenica 21 febbraio scorso un’interessante conferenza in streaming sul XXI canto del Paradiso. Dalle dotte e stimolanti relazioni di don Ugo Facchini di Faenza, sulla “memoria di San Pier Damiani”, di Donatella Lippi di Firenze, su San Pier Damiani e la valorizzazione dell’Appennino, e dall’affascinante e sicura declamazione a memoria del canto sul santo ravennate da parte del professore fiorentino Riccardo Pratesi, sono emersi stimolanti spunti di riflessione e dibattito anche per l’attualità, sia sull’eredità culturale e spirituale di Dante e San Pier Damiani, sia sulla valorizzazione turistica dell’Appennino toscoromagnolo, che ha come riferimenti i paesi e le cittadine dei due versanti: Modigliana e Tredozio nella valle del Tramazzo-Marzeno, Marradi-Lutirano-Badia della Valle-Gamogna nella valle del Lamone e Acereta, Portico-San Benedetto-L’Acquacheta nella valle del Montone, San Godenzo-Borgo San Lorenzo-Marradi nel versante toscano.

Dal dibattito fra i partecipanti alla conferenza online dalla Toscana, Romagna e Marche, fra cui le monache di Gamogna, la professoressa Patrizia Ravagli della Classense di Ravenna e dell’Accademia degli Incamminati di Modigliana e il rappresentante degli incontri Romagna-Camaldoli, Daniele Morelli di Bagnacavallo, coordinati da don Goni, sono emerse due proposte: Gamogna, con le monache delle Fraternità monastiche di Gerusalemme, potrebbe diventare un punto di riferimento stabile per alcuni incontri annuali (due-tre?) di carattere spirituale-culturale su Dante e San Pier Damiani, animati magari da esperti, studiosi e professori universitari; l’Appennino toscoromagnolo di questa zona andrebbe valorizzato di più dal punto di vista del turismo culturale, storico e spirituale, coinvolgendo anche istituzioni comunali, associazioni di volontariato e agriturismi di entrambi i versanti. Per quest’ultimo aspetto Badia della Valle potrebbe diventare la struttura di riferimento e la sede degli incontri.

Quinto Cappelli