Romagna Toscana, presentato il primo sistema turistico interregionale

È stato presentato il 28 luglio a Castrocaro Terme e Terra del Sole il primo sistema turistico interregionale. La Romagna Toscana, terra di racconti è un’antica regione Italiana che oggi grazie all’impegno dei territori si riappropria del suo valore storico con i suoi cammini, i beni culturali, la gastronomia e le sue acque termali. La presidente Liviana Zanetti evidenzia come sia un luogo che unisce in un nuovo sistema via Emilia ed Appennini, abbracciando 12 Comuni della Romagna e 3 della Toscana. Un prodotto costituito per la prima volta da due Regioni, Emilia-Romagna e Toscana, dopo aver sottoscritto per tre volte il protocollo d’intesa volto a condividere politiche turistiche per questo territorio. “Ora – ha dichiarato Liviana Zanetti, presidente di Romagna Toscana – è giunto il momento di fare l’ultimo passo; non siamo più spettatori di un bellissimo sogno, la Romagna Toscana da oggi non è solo un confine geografico ma un prodotto turistico in grande crescita, e per questo è arrivato il momento di sentirci tutti cittadini della Romagna-Toscana”. 

Anche la Presidente uscente, Marianna Tonellato, ha sottolineato l’importanza del progetto: “Non siamo più in fanalino di coda della Regione in ambito turistico: da oggi abbiamo tutti gli elementi per presentarci al mercato turistico con un prodotto di grande appeal, soprattutto all’indomani dell’emergenza covid: aria aperta, trekking e bike, natura, enogastromia, storia e cultura sono i nostri asset principali. Non siamo in concorrenza con la riviera ma complementari: arricchiamo l’offerta con qualcosa che mancava, l’Appennino tosco Romagnolo, per turisti nazionali ma anche esteri. Il brand Romagna Toscana è di forte richiamo, è già iniziata la campagna pubblicitaria in tutto il territorio nazionale e siamo pronti anche per le fiere turistiche dell’autunno/inverno. Noi 15 amministratori ci abbiamo creduto e abbiamo predisposto tutto, ora compete ai cittadini, operatori turistici ed imprenditori credere che si possa aumentare il benessere economico del nostro territorio con il turismo. Il turismo è un punto del Pil essenziale: pubblico e privato ora devono marciare insieme compatti. Servono investimenti per aumentare l’offerta ospitale ed i servizi. Non ci manca nulla, dobbiamo avere solo lungimiranza”.

Il territorio della Romagna Toscana si estende a cavallo degli Appennini, lungo il confine che separa le due regioni. Uno scenario intatto e tutto da scoprire, uno straordinario incontro tra storia e natura, con fonti naturali, acque termali e preziosi tesori, in un dolce saliscendi di colline, boschi e alture. La Romagna Toscana viene raccontata attraverso il suo patrimonio storico e artistico, gli itinerari dei pellegrini, i saperi artigiani, le esperienze da vivere, le specialità da gustare. Il paesaggio della Romagna Toscana offre allo sguardo panorami unici e suggestivi, dove si alternano le alte vette alle dolci valli. Distese di foreste e boschi secolari ospitano interi ecosistemi di flora e fauna e custodiscono un’ampia varietà di sorgenti d’acqua, tra piscine naturali, cascate gorgheggianti e fonti termali. Il panorama della Romagna Toscana è contraddistinto all’orizzonte dall’imponente catena montuosa degli Appennini, intervallata da valli nelle quali scorrono diversi corsi d’acqua, come il Montone, il Tramazzo, il Bidente, il Lamone, il Savio, il Rabbi e Rio Maggio. Sempre in quest’area, nella valle alle pendici del Monte Fumaiolo, prende vita il Tevere, fiume sacro ai destini di Roma. Monti e valle ospitano ettari e ettari di verdi foreste, come quella di Montebello, una vera e propria oasi faunistica dove sorgono formazioni boschive di interesse scientifico e didattico e specie arboree provenienti da tutti i continenti. Un’ampia parte della Romagna Toscana è occupata dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, mentre centenari castagneti circondano l’abitato di Marradi. Le acque che scorrono in queste aree creano scenari naturali unici, come le piscine di Premilcuore o le cascate dell’Acquacheta a Portico, fino a diventare fonti termali dal potere terapeutico. Le preziose acque sulfuree e salsobromoiodiche di Castrocaro Terme erano già note in epoca romana, mentre le sorgenti bicarbonato-alcalino-sulfuree, minerali e ipertermali di Bagno di Romagna vengono utilizzate sin dall’antichità. Ma l’elemento più singolare del territorio è sicuramente il vulcano del monte Busca, il vulcano più piccolo del mondo, che sorge in località “Inferno” a Tredozio e viene alimentato da gas naturali.

La Romagna Toscana, geograficamente e culturalmente romagnola, è stata da sempre soggetta all’influenza del dominio toscano, dei Medici prima, del Granducato in seguito. E solo in epoca fascista fu stabilita la suddivisione del territorio tra amministrazione forlivese e fiorentina. Le testimonianze più antiche della storia di queste terre si trovano a Sarsina, città di origini antichissime, fondata da popolazioni umbre tra il VI e il IV sec a.C. e in seguito conquistata da Roma nel 266 a.C. Sempre in epoca romana venne istituita anche la città di Mevaniola nei pressi di Galeata. Nel Medioevo gran parte della Romagna Toscana era assoggettato al dominio dei Conti Guidi. Tredozio, dove nacque la dinastia, divenne in seguito il loro punto di forza nel territorio. Il dominio dei Guidi si estendeva fino a Marradi e Dovadola, dove ancora oggi sorge la loro Rocca, che rappresenta la fortificazione dei Conti meglio conservata in Romagna. Alla fine del Quattrocento il potere su queste terre passò sotto il governo dei Medici e della Repubblica di Firenze: Tredozio divenne una testa di ponte fiorentina, così come Marradi. Nel 1564 Cosimo I De Medici fece erigere la cittadella di Terra del Sole, secondo i canoni urbanistici rinascimentali. Il territorio della Romagna Toscana rimase sotto il dominio del Granducato di Toscana fino al 1859 e con l’Unità d’Italia venne annesso alla provincia di Firenze. Nel 1923 l’assetto amministrativo cambiò quando Benito Mussolini aggregò 11 comuni sotto la provincia di Forlì e altri 3 sotto quella di Firenze. 

Seppur non particolarmente estesa, questa area montuosa, al confine tra Toscana ed Emilia Romagna, ha dato i natali a numerose personalità: artisti, come il macchiaiolo Silvestro Lega, scrittori, come il latino Plauto, e poeti, come Dino Campana. Diverse sono state anche le figure religiose, che hanno legato le loro vite a questi paesaggi, storie che oggi possiamo ripercorrere lungo gli itinerari della Fede. La più antica figura che deve i propri natali a queste terre è Tito Maccio Plauto, il grande commediografo latino, originario di Sarsina. In epoca più recente, Modigliana ebbe un ruolo significativo durante il Risorgimento nazionale: qui viveva infatti Don Giovanni Verità, prete “rivoluzionario”, amico e salvatore di Giuseppe Garibaldi. La casa museo del sacerdote contiene ancora oggi ampia documentazione del suo impegno patriottico e dell’affettuosa amicizia con il condottiero. A Marradi vide la luce il poeta Dino Campana, che sempre tra questi monti, nel 1910, compì un pellegrinaggio a piedi; esperienza poi riportata nel suo diario di viaggio intitolato “La Verna”. Modigliana è nota per essere terra natia di famosi artisti, tra i quali spicca il maestro della macchia Silvestro Lega. Nella cittadina, formelle in bronzo collocate lungo le strade, indicano i luoghi legati alla vita del pittore macchiaiolo e gli scenari che dipinse nelle sue splendide tele. Tra i religiosi, le cui vite si sono intrecciate con queste terre, vi sono San Romualdo che, cacciato da Verghereto, fuggì oltre la cresta appenninica, per poi fondare il Sacro Eremo di Camaldoli; Sant’Antonio di Padova, che sostò in meditazione per quindici mesi presso Dovadola, dove oggi sorge il Santuario di Montepaolo; San Pier Damiani, protetto dai Conti Guidi, e Benedetta Bianchi Porro, originaria di Dovadola, che è stata dichiarata Beata.

I fertili terreni della Romagna Toscana, uniti a conoscenze e saperi centenari, hanno fatto nascere specialità e sapori unici, genuini e prelibati, che rendono questo territorio una metà ideale anche per gli amanti della buona cucina e per il turismo enogastronomico. Il territorio della Romagna Toscana propone ai palati dei visitatori prelibatezze e specialità gustose, che vanno dai primi piatti ai dolci. Nell’area coperta dai 15 comuni della zona vi sono diversi presidi Slow Food, che sostengono le produzioni tipiche locali, come il formaggio “Raviggiolo”, il Tortello alla Lastra, o i primi piatti con gli Strigoli, un’erba caratteristica di queste terre. Altre specialità sono il Tartufo, che viene festeggiato a Dovadola con una prestigiosa Sagra, giunta ormai alla cinquantesima edizione, ed il Bartolaccio, simile al crescione, al quale è dedicata un’altra sagra che ha luogo a Tredozio, le prime due domeniche di novembre. Sul versante enologico la Romagna Toscana può vantare il Sangiovese superiore Modigliana DOC, elegante ed austero, che può essere degustato in una delle tante cantine presenti sul territorio.
Castrocaro Terme e Terra del Sole è altresì ricca di fattorie, frantoi e cantine, che offrono vini DOC ed oli extravergine, che possono degustati nelle aziende cha fanno parte della Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Forlì e Cesena.

La vita degli abitanti dei comuni della Romagna Toscana è scandita da numerose feste e fiere, che hanno origine nella notte dei tempi, e si rifanno a credenze contadine popolari ed a culti religiosi. Eventi e manifestazioni nate per iniziativa di generazioni passate, che tutt’oggi continuano a vivere grazie all’impegno di quelle presenti. Numerose sono le feste e le manifestazioni che animano la vita della Romagna Toscana da marzo a dicembre. Una delle principali è la Festa del Falò, di origine antica e famosa in tutta Italia. L’evento si svolge ad Aprile, a Rocca San Casciano, e vede la competizione tra i diversi rioni della cittadina: in serata vengono accesi giganteschi falò, uno per ogni parte in gara, circondati da un suggestivo spettacolo pirotecnico. Le “rivalità” continuano poi con le sfilate di carri allegorici, per concludersi con dei balli in piazza fino a notte fonda. A Tredozio, a Pasqua e Pasquetta, si tiene invece la Sagra e Palio dell’Uovo, una tradizione iniziata nel 1964 per ricordare l’antica usanza della battitura delle uova sode. Per il Palio si sfidano i 4 rioni del paese che giungono al campo di gara su carri allegorici, accompagnati da una sfilata storica. Sempre nel periodo pasquale ha luogo, a Castrocaro Terme e Terra del Sole, la festa della “Madonna dei Fiori”. La manifestazione risale al 1662, quando gli abitanti di Castrocaro fecero voto di celebrare ogni anno la Vergine, che aveva salvaguardato il paese dal passaggio della peste. Un’altra tradizione a tema religioso è quella che vede protagonista la cittadina di Sarsina, che ogni anno diventa meta di migliaia di pellegrini, che si recano alla basilica di San Vicinio, per ricevere la tradizionale benedizione con la “catena” del Santo taumaturgo. 

L’area coperta dalla Romagna Toscana si estende a metà tra le due regioni, circondata da numerose destinazioni di valenza naturalistica e culturale. In un raggio di circa 200 chilometri vi sono diverse città d’arte, Firenze, Arezzo, Forlì, San Marino, Bologna e Ravenna, dense di storia e cultura, ricche di musei, chiese e monumenti. Non mancano inoltre i luoghi d’interesse paesaggistico, come le aree di Casentino e Mugello, il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e, ovviamente, gli Appennini. Dal territorio della Romagna Toscana è facilmente raggiungibile anche la costa: la Riviera Romagnola, una delle zone più note e dinamiche del litorale italiano, si trova infatti a poche decine di chilometri.