Lavoratori in somministrazione: Nidil Cgil di Forlì sollecita la proroga dei contratti

Tra le categorie più a rischio di perdere il lavoro e restare senza ammortizzatori sociali, ci sono i lavoratori in somministrazione con contratto a tempo determinato in scadenza. Su questa complessa situazione, che non prevede attualmente la possibilità di rinnovo del rapporto di lavoro interviene la segretaria generale Nidil Cgil (la struttura sindacale che tutela i lavoratori atipici) di Forlì Serena Savini.

“In questo periodo tanti rischiano di rimanere senza lavoro e senza ammortizzatori sociali, tra questi ci sono i lavoratori in somministrazione con un contratto a tempo determinato. I lavoratori delle agenzie interinali in missione presso un’azienda che ha richiesto gli ammortizzatori sociali possono accedere al Trattamento di Integrazione Salariale previsto dal Fondo di Solidarietà della Somministrazione, il quale garantisce la corresponsione dell’80% dello stipendio.

Tuttavia moltissimi lavoratori in somministrazione hanno un contratto a tempo determinato in scadenza in questo periodo. In tal caso l’attuale normativa non consente il rinnovo o la proroga dei contratti in costanza di ammortizzatori sociali. Ne risulta che questi lavoratori si ritroveranno senza contratto con l’unica possibilità, per garantirsi un reddito, di accedere alla disoccupazione, ma non tutti ne hanno diritto perché magari non hanno maturato i requisiti necessari. L’effetto che si crea è paradossale, anche perché abbiamo avuto segnalazioni di aziende che sono interessate ad effettuare la proroga in vista della possibile riapertura di alcune delle attività, ma nei fatti sono impossibilitate a farlo.

A complicare ulteriormente la situazione c’è il fatto che se le aziende decidessero, una volta riprese le attività, di riassumere questi lavoratori nelle stesse posizioni lavorative, sussisterebbe un ulteriore ostacolo, ovvero l’obbligo di inserimento di una della causali giustificative introdotte dal Decreto Dignità necessarie per il rinnovo dei contratti a tempo determinato. Questo vincolo potrebbe favorire il turn over del personale nelle aziende sfavorendo ulteriormente coloro che sono rimasti a casa durante la crisi.

Per questo sollecitiamo le agenzie per il lavoro e le aziende utilizzatrici a prorogare i contratti in scadenza ed a favorire il ricollocamento di coloro che hanno già maturato anzianità aziendale, in attesa che il Governo espliciti tale possibilità. Proprio in questi giorni, il DL 18/2020 è discussione alle Camere per la conversione in legge, chiediamo quindi che venga affermata la possibilità di proroga e di rinnovo dei contratti a tempo determinato in costanza di ammortizzatori sociali per Covid 19 anche per i lavoratori in somministrazione attivati a far data dal 24 febbraio 2020 e che venga sospesa la necessità di attivazione della causale sul primo contratto rinnovato presso il medesimo utilizzatore e comunque al superamento dei 12 mesi di anzianità.

Riteniamo la nostra richiesta in totale coerenza con le finalità della legislazione d’urgenza emanata nelle ultime settimane dal Governo in quanto finalizzata a salvaguardare la continuità occupazionale dei lavoratori”.