Azione Cattolica: “Muoviamoci con prudenza, l’arte di affrontare le difficoltà”

Pubblichiamo qui di seguito la riflessione di Edoardo Russo, presidente dell’Azione Cattolica della diocesi di Forlì-Bertinoro sullo spirito con il quale affrontare questo tempo di difficoltà e su come progettare il futuro.

Edoardo Russo

Questo nuovo tempo è pieno di opportunità, come portatore di linfa nuova, come creatore di idee, tutto intorno ad una rinnovata voglia di vivere. Saremo diversi, anche noi, come il tempo, saremo in qualche maniera nuovi. Stiamo incominciando, o probabilmente imparando, a vedere le cose e la vita in una dimensione diversa. Quello stesso pane, che ieri davamo per scontato, ora sarà una sorpresa nuova, un ammonimento verso chi il pane non lo ha, e deve averlo. In ogni uomo riconosciamo e riconosceremo un altro uomo: il suo nome è fratello. La famiglia è e dev’essere sempre più il germoglio della società. Sono convinto che il tempo nuovo sarà per noi l’occasione affascinante per rimettere insieme un rapporto virtuoso tra umanesimo e tecnologia, tra spirito e armonia, tra profitto e dono. Dietro ogni problema c’è un’opportunità. 

Quel gigante umano di Michelangelo era solito dire che la vita è una forma d’arte, e come l’arte, per viverla, c’è bisogno del cuore più che delle mani, anzi c’è bisogno di “più cuore in quelle mani”. Questa è un’occasione che non riguarda un singolo uomo, ma tutti gli uomini del mondo.

Estremamente importante, d’ora in avanti, è sapersi muovere con prudenza ovviamente: prudenza infatti viene da pre-videnza, è il contrario di quello si pensa comunemente, cioè la prudenza come il “non muoversi”, il frenare per evitare rischi. No, la prudenza è proprio l’arte di sapersi muovere anche nelle situazioni di difficoltà, di prepararsi per l’azione al tempo delle avversità, di sapere quindi progettare il futuro. Il prudente è proprio colui che esce dalla paralisi che spesso è provocata dalla paura. Questo progettare, gettare davanti, ha a che fare con il pensiero e l’immaginazione, con la capacità di intuire quello che già è presente ma ancora in forma nascosta, i semi per ora sepolti nella terra ma che presto germoglieranno.

Se sapremo segnare il passo, se continueremo per un poco a rispettare le regole sperimentate dei frangenti dolorosi, se ci concentreremo sul linguaggio del creato, torneremo alla vita con naturalezza e con qualche valore in più, attratti dal fascino di tutto quello che nel mondo è degno di essere chiamato “umano”.

EDOARDO RUSSO, presidente di Azione Cattolica diocesi Forlì-Bertinoro