Imprese femminili: in crescita, a Forlì-Cesena, il settore immobiliare

Lieve diminuzione annua delle imprese femminili attive, come a livello regionale e diversamente dalla sostanziale stabilità nazionale. A fronte di settori in calo, come il commercio, l’alloggio e ristorazione, l’agricoltura e il manifatturiero, altri sono in aumento, quali l’immobiliare, i servizi alle imprese e alle persone. Negativi i risultati nel medio periodo mentre risulta positiva la performance delle società di capitale.

Al 31 dicembre 2019 nel sistema aggregato Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) si contano 15.057 imprese femminili attive che costituiscono il 21,3% del totale delle imprese attive (21,2% in regione e 22,7% a livello nazionale). Nel confronto con il 31 dicembre 2018 si riscontra una lieve diminuzione delle imprese femminili (-0,4%), come in Emilia-Romagna (-0,4%), mentre una sostanziale stabilità caratterizza l’Italia (-0,1%). Variazione negativa anche nel medio periodo: -1,0% rispetto al 31 dicembre 2014.

I principali settori economici risultano, nell’ordine: commercio (28,2% delle imprese femminili), alloggio e ristorazione (14,8%), agricoltura (12,5%), altre attività di servizi (prevalentemente servizi alle persone; 12,3%), attività immobiliari (7,2%), industria manifatturiera (7,1%) e noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (3,7%). In termini di variazione annua, si registra un calo nel commercio (-2,7%), nell’alloggio e ristorazione (-1,2%), in agricoltura (-1,8%) e nel manifatturiero (-3,2%); in aumento, invece, le imprese femminili nelle altre attività di servizi (+0,9%), nell’immobiliare (+4,1%) e nel settore noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (+5,3%). Le imprese femminili con la maggior incidenza percentuale sul totale delle imprese attive appartengono ai settori altre attività di servizi (55,9%), alloggio e ristorazione (29,8%), noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (27,3%), commercio (25,5%) e agricoltura (21,1%). Riguardo alla natura giuridica, la maggior parte delle imprese femminili sono imprese individuali (66,0% del totale), alle quali seguono le società di persone (17,9%) e le società di capitale (14,6%). Nel confronto con l’anno precedente si evidenzia la buona crescita delle società di capitale (+3,7%) a cui si contrappone la diminuzione sia delle imprese individuali (-1,2%) sia delle società di persone (-0,7%).

“L’imprenditorialità femminile e l’apporto complessivo delle donne al mondo del lavoro – commenta Alberto Zambianchi, presidente della Camera di commercio della Romagna – sono imprescindibili per avere un quadro di riferimento completo di qualsiasi sistema economico. Le imprese femminili costituiscono oltre un quinto del nostro tessuto imprenditoriale, un vero e proprio “volano” che genera ricadute positive a 360°, a partire dallo sviluppo dei consumi, con un effetto moltiplicativo di 2,2 volte. Va, poi, sempre ricordato che una donna che guida un’impresa è pur sempre una persona che non ha rinunciato ad altri ruoli importanti, come quelli di moglie e di madre, cosa che le conferisce un valore sociale “aggiunto”. Per tutto quanto detto, lo sviluppo dell’imprenditorialità femminile genera benefici concreti per tutto il sistema economico e sociale. Va però ricordato che ci sono ancora tante potenzialità inespresse: in Romagna, oltre la metà degli abitanti sono femmine, il 51,5%, ma le donne che detengono cariche sociali nelle nostre imprese sono solo il 28,8%. E non va neppure dimenticato il differenziale penalizzante a livello retributivo. È sempre più importante, perciò, riservare all’imprenditorialità femminile più attenzione e adeguati incentivi, in modo da consolidarne e ampliarne la presenza complessiva, anche in quei settori in cui tradizionalmente le donne imprenditrici sono meno numerose”.

Al 31 dicembre 2019 in provincia di Forlì-Cesena si contano 7.607 imprese femminili attive, che costituiscono il 20,8% del totale delle imprese attive provinciali (21,2% in regione e 22,7% a livello nazionale). Nel confronto con il 31 dicembre 2018 si riscontra una lieve diminuzione delle imprese femminili (-0,3%), in linea con quella dell’Emilia-Romagna (-0,4%), mentre una sostanziale stabilità caratterizza l’Italia (-0,1%). Variazione altrettanto negativa nel medio periodo: -2,0% rispetto al 31 dicembre 2014. I principali settori economici risultano il commercio (25,6% delle imprese femminili), l’agricoltura (17,5%), le altre attività di servizi (prevalentemente servizi alle persone, 13,7%), l’alloggio e ristorazione (11,4%), l’industria manifatturiera (8,6%) e le attività immobiliari (5,5%). Rispetto al 31 dicembre 2018, calano le imprese femminili attive del commercio (-1,4%), dell’agricoltura (-1,9%), dell’alloggio e ristorazione (-2,7%) e del manifatturiero (-2,1%); crescono quelle dell’immobiliare (+4,8%), mentre rimangono sostanzialmente stabili le imprese operanti nelle altre attività di servizi (+0,1%).

I settori con la più alta incidenza percentuale delle imprese femminili sul totale delle imprese attive sono, nell’ordine: altre attività di servizi (57,2%), alloggio e ristorazione (31,5%), noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (25,6%), commercio (24,4%) e agricoltura (20,7%). Riguardo alla natura giuridica prevalgono le imprese femminili individuali (68,0% del totale), seguite dalle società di persone (16,8%) e società di capitale (13,4%); nel confronto con l’anno precedente crescono le società di capitale (+4,2%) mentre diminuiscono sia le imprese individuali (-0,8%) sia le società di persone (-1,5%). In un contesto di analisi territoriale, infine, si evidenzia come più della metà delle imprese femminili provinciali (il 51,8%) si trovano nei comuni di Forlì (28,7%) e Cesena (23,1%), ossia nei “grandi centri urbani”; buona anche la presenza nei comuni di Cesenatico (8,9%), Forlimpopoli (3,1%) e Bertinoro (2,8%), ossia nei cosiddetti “comuni di cintura” (totale 14,8%), e di Savignano sul Rubicone (4,6%), San Mauro Pascoli (2,6%), Gambettola (2,4%) e Gatteo (2,3%) (“area del Basso Rubicone”, totale, con Longiano, 13,3%). Ad essi vanno aggiunti i comuni di Meldola (2,5%), Bagno di Romagna (1,9%) e Mercato Saraceno (1,8%) e Castrocaro Terme e Terra del Sole (1,9%). In sintesi, il 53,6% delle imprese femminili attive si trova nel comprensorio di Cesena e il 46,4% nel comprensorio di Forlì.