A Forlì una serata per chi lotta contro la fibrosi polmonare idiopatica

Sabato 21 settembre sarà un giorno speciale per tutte le persone che lottano contro la Fibrosi polmonare idiopatica (Ipf): alle 20.30, in piazza Saffi a Forlì, si tiene infatti l’evento “Not(t)e di Respiri”, realizzato dall’Associazione “Morgagni Malattie Polmonari” (Ammp Onlus) di Forlì, dall’Associazione Unione Trapiantati Polmone di Padova (Utpp), dall’Associazione “Un Soffio di Speranza. Il Sogno di Emanuela Onlus” di Pistoia nell’ambito del Festival del Buon Vivere, con il patrocinio del Comune di Forlì, di Fimarp Onlus – Federazione Italiana Fibrosi Polmonare Idiopatica (Ipf) e Malattie Rare Polmonari e della Eu-Ipff (European Idiopathic Pulmonary Fibrosis & related Disorders Federation). Una serata per aiutare, attraverso la musica, tutte le persone colpite da malattie rare polmonari, tra cui l’Ipf, che ogni giorno sottraggono loro il respiro, spesso in modo irreversibile.

“L’Ipf o Fibrosi Polmonare Idiopatica – dichiara la dottoressa Claudia Ravaglia, Pneumologa presso l’Unità Operativa di Pneumologia Interventistica dell’Ospedale Morgagni-Pierantoni – è una malattia polmonare progressiva, a causa, in parte, sconosciuta e caratterizzata dal progressivo deterioramento della funzione respiratoria e da dispnea o difficoltà di respiro ingravescente; molto spesso risulta difficile da riconoscere e diagnosticare precocemente. In media, il tempo che intercorre tra la comparsa dei primi sintomi e la diagnosi è di circa due anni; è fondamentale intervenire accorciando i tempi della diagnosi e garantire l’accesso alle terapie specifiche per poter rallentare la progressione di questa malattia. I centri specializzati svolgono un ruolo cruciale nel riconoscimento dei sintomi per una diagnosi precoce, nell’accesso tempestivo ai trattamenti farmacologici e nel concreto miglioramento della qualità e dell’aspettativa di vita delle persone con Ipf”.

La serata inzierà con un talk show introduttivo condotto da Cristiano Colinelli, pneumologo presso l’Unità Operativa di Pneumologia Interventistica dell’Ospedale di Forlì, al quale parteciperanno Matteo Buccioli (presidente dell’Associazione Morgagni Malattie Polmonari di Forlì in rappresentanza delle tre sssociazioni di Forlì, Padova e Pistoia), Venerino Poletti (direttore del Dipartimento Malattie dell’Apparato Respiratorio e del Torace dell’Ausl Romagna) e Gian Luca Zattini (sindaco di Forlì). Per l’occasione sarà presentato e distribuito il libro “Tutto d’un fiato. Racconti di vita e di rivincite”, un’iniziativa editoriale realizzata nell’ambito della campagna “#FightIPF: oggi è il giorno giusto per sfidare l’Ipf” promossa da Roche, e sviluppata sulle testimonianze di forza e coraggio di chi ha sperimentato in prima persona la malattia senza lasciare che essa prendesse il sopravvento sulla vita e sugli affetti; otto personaggi che con la loro esperienza vogliono essere di supporto alle persone con Ipf.

La serata “Not(t)e di Respiri” avrà inizio alle ore 20.30 in piazza Saffi, e vedrà susseguirsi sul palco grandi nomi della scena musicale italiana e musicisti da tutto il Paese. Alle ore 21.30, inoltre, si terrà il #BreatheTogether, un minuto di respiro per trasmettere tutta la solidarietà e l’energia dei partecipanti a chi ne ha più bisogno. “Con questo evento – dichiara Matteo Buccioli, presidente dell’Associazione Morgagni Malattie Polmonari di Forlì – vogliamo richiamare l’attenzione sull’importanza del respiro e sul grande impatto che l’Ipf e le malattie rare dell’apparato respiratorio hanno sulla vita delle persone colpite e dei loro cari. Questa serata è promossa da importanti realtà di volontariato presenti sul territorio italiano, che grazie al contributo di importanti professionisti come il Maestro Marco Sabiu, Luca Bollini e Luca Coralli hanno potuto attraverso la musica sottolineare l’importanza di un respiro, un’occasione di solidarietà ma anche di informazione, per far conoscere questa malattia, educare le persone al riconoscimento dei sintomi e cercare di anticipare il più possibile la diagnosi e l’accesso alle terapie”.