Ausl Romagna, l’iniziativa “Preveni…amo” all’Università di Forlì

Ancora una volta l’iniziativa “Preveni…amo”, proposta dal Trauma Center Ausl Romagna, in collaborazione con Sert Ausl Romagna e Campus Universitario di Forlì, ha colpito le coscienze dei presenti. I responsabili scientifici dell’evento sono Vanni Agnoletti, Luca Ansaloni e Costanza Martino.

Il primo incontro, svoltosi giovedì 9 maggio tra medici e studenti universitari per la sensibilizzazione e prevenzione degli incidenti stradali, si è aperto con il saluto del presidente del Campus di Forlì Luca Mazzara: “Spero di poter proporre questo bellissimo format anche agli altri campus della Romagna e di sensibilizzare anche il mondo universitario su questo grave fenomeno”.

“Grazie a questa iniziativa, noi professionisti dell’emergenza – ha spiegato Luca Ansaloni, direttore della U.O. di chirurgia generale e d’urgenza dell’ospedale di Cesena – possiamo uscire dall’ospedale per fare prevenzione. Il trauma è la prima causa di morte e di disabilità nelle persone di età inferiore a 40 anni. Un bollettino di guerra che dovrebbe essere evitato. Per aiutare i più giovani a conoscere e prevenire i politraumi, in particolare da incidente stradale, è nata l’iniziativa ‘Preveni..Amo’. Pensate che il 118 nacque proprio dopo la strage alla stazione di Bologna e tra i fondatori ci fu il dottor Giorgio Gambale, prematuramente scomparso e già primario di anestesia e rianimazione a Forlì”.

Dopo aver proiettato un video sugi incidenti, girato da un ragazzo appena dodicenne, figlio del chirurgo Vanni Agnoletti, direttore dell’Unità Operativa di anestesia e rianimazione dell’ospedale Bufalini di Cesena, sono stati presentati altri video, poi la parola è passata a Giorgio Ercolani, direttore della U.O. di chirurgia e terapie oncologiche avanzate di Forlì per la spiegazione del sistema della rete dei traumi in Ausl Romagna.Le testimonianze di due giovani incidentati, passati dal Trauma Center e sopravvissuti al trauma, ha commosso la platea, mentre l’intervento di Luca Venturini, addetto della Polizia Municipale che ha visto il fidanzato di sua sorella, e padre di suo nipote, morire in un incidente stradale ha toccato tutti, soprattutto per la spinta ideale che ha mosso il giovane a scegliere un mestiere legato anche alla prevenzione degli incidenti.

Come negli eventi passati, anche questa volta è stato interpellato uno sportivo, che questa volta è stato il ciclista professionista Matteo Vallicelli. “Passo 1200 ore all anno in strada – ha spiegato – e mi rendo conto quotidianamente dei pericoli che si corrono”. Sono seguiti gli interventi di Claudia Bregli ed Alessandra Lettidoro del Sert di Forlì, che hanno illustrato dati sugli incidenti e spiegato la loro attività di prevenzione in strada: “Come Sert organizziamo corsi info-educativi sulla guida in stato di ebbrezza e dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti e ci rechiamo di persona davanti a discoteche e altri luoghi di ritrovo dei giovani per sottoporli ad alcol test ed informarli”.

L’incontro si è concluso con gli interventi dell’economista Luca Padovani e dell’ingegner Angelo Croatti, che hanno illustrato le collaborazioni in essere tra l’Ausl Romagna e le facoltà di Economia ed Ingegneria per l’analisi dei costi che ruotano attorno ad un paziente traumatizzato ed alle performance del Trauma Center.