Arte al Monte: s’intitola “Clorofilla” la mostra dei mosaici di Luca Barberini

L’ultima mostra del 2018 di “Arte al Monte”, il progetto artistico curato dall’associazione “Regnoli 41” e dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì presso il Palazzo del Monte di Pietà (a Forlì, in corso Garibaldi 37) sarà dedicata ad uno degli artisti più innovativi dell’ultima generazione dei mosaicisti di Ravenna: Luca Barberini.

“L’esercizio artistico di Luca – spiega il curatore della mostra, il forlivese Daniele Torcellini – affonda le sue radici nella Ravenna del secondo Novecento” in cui “il mosaico si libera dai rigidi formalismi della sua tradizione per aprirsi a reinvenzioni che ne ampliano il perimetro d’azione. Il bacino iconografico cui attinge per il suo immaginario è, infatti, la cultura visiva contemporanea, forgiata e veicolata dai media digitali e in bilico tra arte, attualità giornalistica e cinema, tra film d’essai e b-movie, grafica, fotografia, fumetti, animazioni e Gif”.

Barberini giunge così di fatto a stravolgere uno degli assunti di base del mosaico, cioè l’idea di costruire le immagini attraverso delle tessere di forma omogenea riducendone via via il numero fino a dar forma ai singoli elementi visivi. Elementi che interrogano, nella sua ricerca più recente, il complesso rapporto tra genere umano e natura. Il titolo della mostra forlivese è infatti “Clorofilla” e mira a presentare “con il suo gusto pop, sintetico e fumettistico quelli che immagina possano essere gli effetti della crisi sui nostri habitat naturali, suggerendo nel contempo un ribaltamento prospettico: il nostro sterminio per mano, o meglio, per bocca, di una natura tutt’altro che serena, rassicurante e familiare”.

La mostra – che inaugurerà sabato 15 dicembre alle 11.00 e si protrarrà fino al 13 gennaio – si sviluppa sotto forma di fermo-immagine di un massacro in corso, paradossalmente più comico che tragico, attraverso una serie di opere di grandi dimensioni (2 metri e mezzo di altezza per 1 di larghezza): la scena è dominata da piante carnivore, cresciute a dismisura, dalle fauci/fiori multicolore al vertice di uno stelo sinuoso e flessibile, sproporzionate rispetto a quella goffa folla umana brulicante, disperata o spavalda nell’affronto, di cui Luca narra le vicende fin dalle origini del suo percorso artistico”. Accanto alle opere vi saranno delle piante vere, così da creare un gioco di rimandi che chiamano ulteriormente lo spettatore a interrogarsi sul proprio ruolo e sulla propria relazione con la natura. Ingresso libero sia alla vernice che alla mostra.