Giornata mondiale della Fisioterapia: il ruolo svolto anche in provincia durante il covid 

Alessandra Amici, presidente della commissione d’albo fisioterapisti di Forlì-Cesena e Rimini

Giovedì 8 settembre, ricorre la Giornata mondiale della Fisioterapia, quest’anno dedicato alla osteoartosi. Si tratta di un’opportunità, in tutto il mondo, per sensibilizzare il cittadino sul fondamentale contributo che la fisioterapia dà alla salute delle persone, di tutte le età e in moltissime condizioni. “È importante comprendere quanto la Fisioterapia possa essere una scelta sicura, efficace e vincente per rimettere in moto la propria vita”, sottolinea Alessandra Amici, presidente della commissione d’albo fisioterapisti di Forlì-Cesena e Rimini. “È quel che è accaduto a tante persone, che nel periodo del covid hanno potuto affidarsi alle mani sicure di un fisioterapista per recuperare di pari passo la forza muscolare e la capacità di espandere i polmoni, riducendo la possibilità che le “cicatrici” possano portare ad un danno polmonare persistente”.

Quasi tutti coloro che hanno avuto una sintomatologia necessitano di fisioterapia, anche in ragione dell’età media di chi ha sviluppato i sintomi più gravi della malattia. “I più debilitati – continua Amici – sono i pazienti che hanno vissuto per settimane in terapia intensiva: ma anche per tutti gli altri, dimessi dai reparti covid, il trattamento fisioterapico è quasi sempre necessario. Anche quando l’infezione sembra essere passata, non è automatico il ritorno alla vita pre-covid”. Va aggiunto infine che il 15 settembre ci sarà l’esame di ammissione al corso di laurea a numero chiuso per fisioterapisti, che è ancora uno dei più richiesti tra quelli delle professioni sanitarie. Infatti per l’università di Bologna ci sono in genere più di 800 iscritti, come prima scelta, per gli 80 posti disponibili (20 a Bologna, 20 a Imola, 20 a Cesena, 20 a Rimini).