Confagricoltura Forlì-Cesena, cento anni di storia nell’agroalimentare

Da sinistra Giorgio Amadei, Carlo Carli e Massimiliano Giansanti

Forlì, 1919-2019: sono 100 gli anni di storia che Confagricoltura di Forlì-Cesena e di Rimini festeggia quest’anno. Per questo è stato pensato un calendario di iniziative che approfondiscano il ruolo dell’associazione di categoria con una prospettiva futura.

Il primo degli appuntamenti è andato in scena venerdì 10 maggio, nella sala Zambelli della Camera di Commercio della Romagna. A fare gli onori di casa è stato Carlo Carli, presidente di Confagricoltura di Forlì-Cesena e di Rimini. A seguire sono intervenuti Giorgio Amadei, professore emerito della Facoltà di agraria dell’Università di Bologna e Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura. Fra gli altri, oltre alle autorità civili, erano presenti Simona Caselli, assessore all’agricoltura della Regione Emilia-Romagna, Alberto Zambianchi, presidente della Camera di Commercio della Romagna, Gualtiero Baraldi (Dipartimento di scienze e tecnologie agroalimentari) ed Eugenia Bergamaschi, presidente regionale di Confagricoltura.

Nel suo saluto iniziale Carlo Carli ha ribadito il senso di appartenenza ad una grande organizzazione sindacale come Confagricoltura: “L’orgoglio di essere Confagricoltura è rappresentato dal ruolo, sempre in prima linea, nella difesa delle imprese viste come proprietà. I nostri associati sono storicamente imprenditori e come tali si muovono nel modo di agire, di pensare, di essere. In questo sta il nostro senso di appartenenza, al fianco delle imprese. Confagricoltura inoltre rappresenta più del 50% della forza lavoro delegata. Siamo quindi leader tra le associazioni di categoria datoriali. Da sempre rivendichiamo i principi della liberà di impresa e della legalità di impresa”.

Il professor Giorgio Amadei ha ribadito il ruolo cardine di Confagricoltura nei processi di innovazione e di rappresentanza per il paese e per il settore: “Il cuore imprenditoriale, ossia innovativo, del mondo agricolo ha avuto un forte sviluppo in questi anni. E questo spiega la considerazione sul valore del moderno comparto agro alimentare, che è diventato una parte importante e necessaria per l’equilibrio dell’economia. Questo significa che l’agricoltura va vista in altro modo. L’agricoltura è parte significativa della bilancia commerciale e rappresenta parte importante della new economy, ovvero economia moderna, che ha una funzione trainante dell’intera società. Il ruolo di Confagricoltura, storicamente e oggi, è stato è e sarà fondamentale”.

Ruolo sottolineato con forza ancora una volta dal presidente nazionale Massimiliano Giansanti: “100 anni e non sentirli. L’agricoltura e Confagricoltura sono stati e sono centrali nell’economia. Una Confagricoltura e un’agricoltura in salute, anche se gli scenari sono profondamente cambiati in questi 100 anni. Guardiamo ora con coraggio alle sfide per i prossimi 100 anni per garantire un futuro roseo per i nostri imprenditori e per le aziende che rappresentiamo, perché oggi più che mai abbiamo necessità di sfidare il mercato globale ed è per questo che dobbiamo tutelare al meglio la nostra tradizione del grande made in Italy agroalimentare”.