Camera di commercio: demografia delle imprese nel terzo trimestre 2025

Nel terzo trimestre del 2025 il saldo tra iscrizioni e cessazioni risulta positivo ma inferiore a quello di un anno fa. In lieve diminuzione la numerosità delle imprese attive nel complesso. Crescono le attività imprenditoriali dei Servizi (alle imprese, alle persone, attività professionali e finanziarie) e delle Attività immobiliari; in flessione Commercio, Agricoltura, Manifatturiero, Costruzioni, Alloggio-ristorazione e Trasporti. L’imprenditorialità si mantiene elevata e continua l’incremento del numero delle società di capitale.

Sistema imprenditoriale: area Romagna – Forlì-Cesena e Rimini

In base ai dati Infocamere-Movimprese elaborati dall’Ufficio Informazione economica della Camera di commercio della Romagna, al 30 settembre 2025 si contano 79.227 imprese registrate (sedi), di cui 70.104 attive. L’imprenditorialità si conferma alquanto diffusa: 96 imprese attive ogni 1.000 abitanti (87 imprese a livello regionale e 86 a livello nazionale). Nel corso del terzo trimestre del 2025, nell’aggregato Romagna si sono verificate 763 iscrizioni e 717 cancellazioni (al netto di quelle d’ufficio), per un saldo positivo di 46 unità (nel terzo trimestre del 2024 il saldo fu pari a +148); il tasso di variazione trimestrale delle imprese registrate risulta pertanto pari a +0,06%, inferiore a quello regionale (+0,20%) e nazionale (+0,29%).

Nel confronto tendenziale con il 30 settembre 2024 si riscontra una diminuzione delle imprese attive pari allo 0,3%, analogamente (ma più contenuta) al dato regionale (-0,7%) e nazionale (-0,6%). Per quel che riguarda i settori economici i principali risultano, nell’ordine: Commercio (21,9% l’incidenza sul totale delle imprese attive, -2,1% la dinamica rispetto al terzo trimestre del 2024); Costruzioni (15,4%) in diminuzione del -0,3%; Agricoltura (11,4%) in flessione del 2,1%; Attività di alloggio e ristorazione (10,6%) in diminuzione dello 0,4%, Manifatturiero (incidenza 8,0%, -1,6% la dinamica) e “Trasporto e magazzinaggio” (2,9%, -1,2%).

Variazioni positive per le Attività immobiliari (incidenza pari al 8,7%, +2,1%) e “Altre attività di servizio” (incidenza del 4,7% sul totale, +1,1% la dinamica), che comprendono i servizi alla persona come acconciatori e centri estetici. Crescono le imprese nelle “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (incidenza del 4,2%, +3,1% la variazione), nel “Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” (incidenza 3,4%, +2,7% la dinamica), Attività finanziarie (credito e assicurazione) (+3,7%), che costituiscono il 2,4% del totale, e servizi di ICT (2,2% l’incidenza, +1,9% la dinamica). Stabilità, infine, nelle Attività sportive e di intrattenimento (2,5%, -0,1%).

Per quanto concerne la natura giuridica, più della metà delle imprese attive (il 52,6%) è costituita come ditta individuale (in diminuzione dello 0,9% rispetto ai 12 mesi precedenti); seguono le società di persone (21,0%), in flessione del 2,8% e le società di capitale (24,3%), unica forma giuridica in aumento (+3,3%), come si riscontra negli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia).

Sistema imprenditoriale: focus sulla provincia di Forlì-Cesena

In base ai dati Infocamere-Movimprese elaborati dall’Ufficio Informazione economica della Camera di commercio della Romagna, al 30 settembre 2025 si contano 39.751 imprese registrate (sedi), di cui 35.415 attive. L’imprenditorialità si conferma diffusa: 90 imprese attive ogni 1.000 abitanti (87 imprese a livello regionale e 86 a livello nazionale). Nel corso del terzo trimestre del 2025 si sono verificate 368 iscrizioni e 402 cancellazioni (al netto di quelle d’ufficio), per un saldo negativo di 34 unità (nel terzo trimestre del 2024 il saldo fu pari a +43); il tasso di variazione trimestrale delle imprese registrate risulta, pertanto, pari a -0,09%, peggiore di quello regionale (+0,20%) e nazionale (+0,29%).

Nel confronto tendenziale con il 30 settembre 2024 si riscontra una diminuzione delle imprese attive pari allo 0,5%, analogamente al dato regionale (-0,7%) e nazionale (-0,6%). La dinamica tendenziale delle imprese attive presenta alcune differenziazioni a livello delle principali (in termini di incidenza di imprese N.d.R.) aggregazioni territoriali: -0.2% per il comprensorio di Forlì, in flessione le imprese attive in quello di Cesena (-0,8%); stabilità per il Comune di Forlì e -1,0% per quello di Cesena; in flessione le imprese attive nei territori collinari (-0,6%), nei Comuni della riviera (-0,5%) e nelle Vallate (-0,5%), in particolar modo la Vallata del Montone (-2,2%) e dell’Uso-Rubicone (-1,5%), nell’area del Basso Rubicone (-1,1%), nella Valle del Rabbi (-1,7%); in crescita invece nei Comuni di cintura (+0,1%), Comuni limitrofi ai grandi centri, dove si localizza il 14,0% delle imprese provinciali.

Con riferimento ai principali settori economici si trovano, nell’ordine, il Commercio (20,3% incidenza sul totale delle imprese attive) in flessione del 2,0% rispetto al terzo trimestre del 2024, l’Agricoltura (incidenza del 16,2%, -2,1% la dinamica), le Costruzioni (15,8% del totale, -0,6%), il Manifatturiero (incidenza pari al 9,2%, -1,2%), le Attività di alloggio e ristorazione (7,5% del totale, -0,9%) e i servizi di “Trasporto e magazzinaggio” (incidenza 3,2%, -1,4% la dinamica).

In crescita le Attività immobiliari (incidenza del 7,2%, variazione del +2,4%), le “Altre attività di servizio” (incidenza del 5,0%, +0,3% la dinamica), le “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (incidenza del 4,1%, +2,7% la variazione), i servizi di “Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” (3,1%, +3,8%), le Attività finanziarie (credito e assicurazione) (2,4%, +2,2%), oltre ai servizi di ICT (+3,5%), che costituiscono il 2,0% del totale. Con riferimento alla natura giuridica, sono maggioritarie le imprese individuali (55,3% sul totale, -0,9% la dinamica annuale), seguite dalle società di persone (19,5%, in flessione del 3,2%); le società di capitale (22,7% del totale), risultano in espansione (+2,9%), analogamente a quanto accade negli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia).