La Diocesi di Forlì-Bertinoro piange la scomparsa di don Remigio Zampieri, decano dei sacerdoti forlivesi
Lo scorso 24 giugno, il Signore ha chiamato a sé don Remigio Zampieri, decano, per età, dei sacerdoti forlivesi, che avrebbe compiuto 95 anni il prossimo 7 luglio. Originario di Vigonovo di Venezia, dopo le scuole elementari e medie aveva frequentato il liceo nel Seminario di Ferrara, risiedendo nella Casa del Fanciullo dell’Opera Don Guanella. A 18 anni era entrato nell’Istituto dei Guanelliani e qui era stato ordinato sacerdote l’1 luglio 1962. Fu inviato in Puglia al collegio dei Guanelliani di Fasano fino al 1965, poi chiese di continuare il ministero incardinandosi nella Diocesi di Ferrara, dove fu nominato parroco di Migliarino e insegnante di religione alle scuole superiori.
Nel 1967 iniziò il suo servizio come cappellano della missione cattolica per gli immigrati, prima a Stoccarda, poi, nel 1969, ad Amburgo, dove collaborò con Padre Quintino Legnan alla traduzione in tedesco della biografia della allora Venerabile Benedetta Bianchi Porro. Nel 1990 venne a risiedere a Dovadola, dove si trova la tomba di Beata Benedetta. Chiese di essere incardinato alla Diocesi di Forlì-Bertinoro, collaborò per alcuni mesi con l’allora parroco di Dovadola, Don Alfeo Costa, e nel 1991 assunse la cura pastorale di San Benedetto in Alpe, ultimo sacerdote residente in quella comunità, a cui si era aggiunta nel 1994 anche la cura pastorale della parrocchia di San Lorenzo in Bocconi. Nel 2002 fu trasferito alla parrocchia di Santa Marina di Predappio, dove rimase per un ventennio, fino al suo ritiro in Seminario.
La messa esequiale è stata presieduta dal vescovo, mons. Livio Corazza, venerdì 27 giugno, Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, nella cappella del Seminario di Forlì. Al termine delle esequie la salma di don Remigio è stata tumulata nel cimitero di San Martino in Strada.