Forlì, alluvione: l’azienda Stiga dona ventiquattro motoseghe alla Protezione Civile 

A più di un anno dalla tragica alluvione che ha investito buona parte del territorio di Forlì, si susseguono le iniziative di solidarietà a favore di associazioni di volontariato o enti del terzo settore. Questa volta, a beneficiare della generosità dell’azienda Stiga, leader nella produzione e commercializzazione di attrezzature motorizzate per il giardino, è l’associazione di Protezione Civile Sos Forlì, convenzionata con il Comune, che ha ricevuto in dono ventiquattro motoseghe per interventi di messa in sicurezza e difesa del territorio. Alla piccola cerimonia di consegna delle motoseghe, svoltasi presso il negozio Bagioni di Villanova, punto vendita del marchio Stiga, erano presenti il vicesindaco del Comune di Forlì, Vincenzo Bongiorno, il responsabile commerciale di Stiga, Fabio Giulianini, il legale rappresentante di ‶Bagioni Archimede″, Andrea Bagioni assieme alla sorella Antonietta e ad alcuni dipendenti, il Presidente, Ilic Poggiolini, e i volontari di Sos Forlì e il coordinatore della Protezione Civile dell’Unione dei Comuni della Romagna Forlivese, Marcello Arfelli.

“Ringrazio davvero di cuore la famiglia Bagioni e l’azienda Stiga per questo gesto di generosità verso il nostro territorio – ha dichiarato il vicesindaco – le ventiquattro motoseghe verranno gestite dalle mani esperte della Protezione Civile, in una partnership virtuosa di mutuo soccorso con gli altri comuni del comprensorio forlivese. Grazie anche a Stefano Valmori, coordinatore del Quartiere dei Romiti, per essersi prodigato affinché la donazione di oggi andasse a buon fine”. “Il gruppo Stiga ha dimostrato una grande sensibilità per gli alluvionati – ha aggiunto Andrea Bagioni – poco dopo il disastro del maggio 2023, l’azienda ha manifestato la volontà di donare uno stock di attrezzature da lavoro di alta qualità, chiedendoci di fare da tramite con la comunità colpita dall’emergenza. Siamo davvero felici che queste motoseghe possano contribuire a migliorare il lavoro di professionisti del soccorso”.