“Manifestazione generale delle terre alluvionate”: arrivano le prime adesioni da vari soggetti del territorio
Si pubblica qui di seguito le dichiarazioni rilasciate dai soggetti che hanno apertamente enunciato la volontà di partecipare alla “Manifestazione generale delle terre alluvionate”, in programma a Forlì il 14 ottobre.
Alessandra Bucchi – presidente Comitato Unitario Vittime del Fango
“In qualità di Comitato Unitario Vittime del Fango – Forlì, abbiamo aderito convintamente all’invito di “Appello per l’Appennino” in merito alla convocazione della “Manifestazione generale delle terre alluvionate” che si terrà sabato 14 ottobre, ben consapevoli della necessità di agire per un bene superiore e comune a tutte le terre alluvionate e confidando che tutte le associazioni dei lavoratori e delle imprese dessero il loro assenso all’idea di manifestare per ridare dignità ai nostri cittadini e intervenire con urgenza sia per la messa in sicurezza del territorio sia per avere in tempi brevissimi indicazioni circa le modalità e le tempistiche dei risarcimenti agli alluvionati. Ci spiace constatare che non facciano parte tra i promotori tante sigle che avremmo voluto vedere e il vasto mondo delle associazioni di categoria degli imprenditori, ma ci auguriamo di avere il loro sostegno con una corposa adesione, per trasformare le lecite preoccupazioni dei cittadini in un grande processo di forza, affinché i nostri territori tornino alla normalità e affiché le nostre terre tornino a generare quella ricchezza e quel benessere che da sempre le contraddistingue a livello nazionale.
Ricordiamo che gli interessi delle vittime del fango non hanno colore politico infatti da sempre ci appelliamo per una partecipazione ampia e plurale alle attività in loro favore. Speriamo con tutto il cuore che alla fine, al di là delle adesioni iniziali possano aggregarsi alla manifestazione tutte le sigle sindacali dei lavoratori, delle imprese, tutto il mondo del volontariato e dell’associazionismo. Il Comitato Unitario Vittime del Fango ed i nostri cittadini se lo aspettano: le loro attese superano di gran lunga le appartenenze e le logiche di qualunque parte”.
Legacoop Romagna
“Il movimento cooperativo di Legacoop aderisce alla “Manifestazione Generale delle Terre Alluvionate” che si terrà sabato 14 ottobre a Forlì. Saranno presenti i rappresentanti di Legacoop Nazionale, Legacoop Emilia-Romagna, Legacoop Romagna, Legacoop Estense, Legacoop Bologna, Legacoop Imola e le Cooperative agricole braccianti di tutti i territori colpiti. Già lo scorso 16 settembre, una folla di 500 cooperatori si riunì a Ravenna per esprimere pubblicamente il proprio dissenso rispetto alla mancata risposta delle istituzioni nazionali. In tale occasione Legacoop presentò un proprio documento contenente le esigenze della popolazione, delle cooperative, delle imprese e dei territori, i cui contenuti vengono confermati e si affiancano alla piattaforma di mobilitazione generale del 14 ottobre. Pur essendo trascorso un mese da quella protesta, infatti, la situazione vissuta da cittadini e imprese – non solo romagnole: anche del Ferrarese, del Bolognese e dell’Imolese – non è migliorata. Questa lentezza contrasta con le rassicurazioni fornite dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sul totale risarcimento dei danni e sulla rapidità delle procedure per la richiesta dei danni. L’alluvione romagnola è stata classificata come la terza peggiore catastrofe naturale a livello globale nel 2023. Di fronte all’enormità di questo evento la struttura commissariale sta lavorando con ammirevole impegno, ma risulta sotto organico e sottofinanziata: 60 persone compongono lo staff, a fronte delle oltre mille che furono collocate nella struttura commissariale per il terremoto in Emilia.
I fondi messi a disposizione (4,5 miliardi di euro in tre anni) sono del tutto insufficienti, visto che i danni stimati sono di quasi 9 miliardi di euro. Ancora oggi non c’è alcuna notizia ufficiale sulle procedure relative alle modalità di richiesta dei danni. Senza certezze non è possibile programmare, né per le imprese, né per i cittadini. Per decenni queste terre hanno svolto con generosità il ruolo di motore dell’economia nazionale, ora non possono essere lasciate sole. Il sostegno economico giunto dalle Camere di Commercio e dalla Regione ha rappresentato un segnale importante, ma che non può essere in alcun modo sufficiente. L’agricoltura, pilastro dell’economia romagnola, è stato sicuramente il settore produttivo più colpito. Senza un intervento urgente sui terreni, verranno messi a rischio anche i raccolti dei prossimi anni. La necessità di anticipare gli ingenti investimenti per il ripristino dei terreni e i mancati incassi per la perdita delle colture creano un rischio finanziario enorme, che non è possibile sostenere con il solo ricorso al sistema bancario. Solo in Romagna le cooperative agricole braccianti hanno subito danni per oltre 30 milioni di euro e hanno visto sommersi in pochi giorni 6.150 ettari, l’equivalente di novemila campi da calcio. In molti casi le cooperative braccianti hanno contribuito al contenimento dei danni, acconsentendo ad allagare i propri terreni per ridurre la pressione delle acque. Solo in Romagna questi eventi hanno determinato un danno di oltre 8 milioni di euro, ma anche queste aziende non hanno ancora ricevuto un euro di risarcimento. Legacoop invita tutte le Cooperatrici e i Cooperatori a manifestare per difendere il lavoro e il diritto ad una vita dignitosa”.