Dalla Romagna oltre 2.500 manifestanti raggiungeranno Roma per la manifestazione “La Via Maestra”
Si svolgerà sabato 7 ottobre, a Roma, la manifestazione nazionale La Via Maestra. Dalla Romagna partiranno 50 pullman e oltre 2.500 manifestanti (parte dei quali raggiungerà la capitale in treno). Le prenotazioni proseguono anche in queste ore. Alla manifestazione aderiscono più di 100 associazioni nazionali (oltre 35 dalla Romagna) che manifesteranno in piazza San Giovanni. La mobilitazione ribadisce la necessità di difendere e attuare la Costituzione, i suoi valori e i suoi principi: il lavoro, la pace, l’ambiente, l’eguaglianza, il diritto alla salute e all’istruzione e tutti i diritti civili e sociali contenuti nella Carta Costituzionale. Scendiamo in piazza per il diritto a un ambiente sano e sicuro e per la pace. Manifestiamo contro l’autonomia differenziata che divide il paese e contro la riforma costituzionale che introduce il premierato con legge maggioritaria, sottraendo il valore del Parlamento. Aumentano quotidianamente le adesioni all’iniziativa, anche quelle dei sindaci e dei presidenti di Provincia ai quali il comitato Romagna “La Via Maestra – Insieme per la Costituzione” ha inviato la richiesta di adesione, chiedendo il sostegno alla manifestazione e all’appello.
Al momento, si registrano le seguenti adesioni: Michele De Pascale, sindaco di Ravenna e presidente della Provincia di Ravenna, Enzo Lattuca sindaco di Cesena e presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Jamil Sadegholvaad sindaco di Rimini e presidente della Provincia di Rimini, la sindaca di Bertinoro (FC) Gessica Allegni, il sindaco di San Giovanni in Marignano (RN) Daniele Morelli, il sindaco di Misano Adriatico (RN) Fabrizio Piccioni, il sindaco di Cesenatico (FC) Matteo Gozzoli, il sindaco di Lugo di Romagna (RA) Davide Ranalli, sindaca di Conselice (Ra) Paola Pula, il sindaco di Fusignano (RA) Nicola Pasi, la sindaca di Santarcangelo di Romagna (RN) Alice Parma e l’intera Giunta del suo Comune, il sindaco di Cotignola (RA) Luca Piovaccari, l’assessore del Comune di Cotignola Federico Settembrini e le assessore Laura Monti e Barbara Nannini.
In preparazione della manifestazione si sono svolte in Romagna svolte 1.362 assemblee, nel corso delle quali si è illustrato il percorso di mobilitazione e le motivazioni. Costituzione, sanità, pensioni e retribuzioni sono al centro della consultazione e della campagna assemblee. Nel corso delle assemblee territoriali, gli aspetti che hanno maggiormente animato i dibattiti sono l’attuazione della Costituzione, la difesa della sanità pubblica e il progressivo impoverimento di chi vive del solo stipendio o della sola pensione. Cittadini, pensionati e lavoratori si sono espressi a favore della prosecuzione di un percorso di mobilitazione e di lotta collettiva. In particolare le lavoratrici e i lavoratori hanno chiesto di mobilitarsi per un generalizzato miglioramento degli stipendi attraverso il puntuale rinnovo dei contratti collettivi e l’introduzione di un salario minimo, unitamente al contrasto ai contratti pirata; parallelamente al rafforzamento della contrattazione collettiva portata avanti dai sindacati più rappresentativi. Per quanto riguarda i pensionati, che sono i soggetti che hanno meno possibilità di difendersi dall’inflazione, è decisiva l’indicizzazione delle pensioni per salvaguardare il potere di acquisto eroso dall’aumento dei prezzi, delle spese sanitarie, dei beni di prima necessità e dai rincari di mutui. L’obiettivo è il miglioramento dei meccanismi di adeguamento delle pensioni – a partire dalle più basse – al costo della vita.