Demografia delle imprese del terzo trimestre: saldo positivo nella provincia di Forlì-Cesena

Il saldo tra iscrizioni di nuove imprese e cessazioni è positivo nel terzo trimestre, pur in contrazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un calo tendenziale delle iscrizioni e un incremento delle cancellazioni. In crescita il numero delle imprese attive, a differenza delle dinamiche negative in ambito sia regionale sia nazionale, in particolare nelle Costruzioni, nelle Attività professionali, nei Servizi alle imprese e nell’Immobiliare. In leggera crescita anche l’Industria manifatturiera mentre calano le imprese dei settori Alloggio e ristorazione, Agricoltura, Commercio e Trasporti. Continua l’incremento delle società di capitale, ed è confermata l’elevata e diffusa imprenditorialità rispetto al livello regionale e nazionale. Queste, in sintesi, le principali risultanze derivanti dall’elaborazione dei dati Infocamere-Movimprese per il terzo trimestre del 2022, per la provincia di Forlì-Cesena.

Secondo i dati Infocamere-Movimprese elaborati dall’Ufficio Informazione economica della Camera di commercio della Romagna, al 30/09/2022, nelle province di Forlì-Cesena e Rimini, si contano 81.684 imprese registrate (sedi), di cui 71.994 attive. L’imprenditorialità si conferma diffusa: 99 imprese attive ogni 1.000 abitanti (90 imprese a livello regionale e 87 a livello nazionale). Nel terzo trimestre dell’anno in corso nell’aggregato Romagna (FC+RN) si sono verificate 713 iscrizioni e 651 cancellazioni (al netto di quelle d’ufficio), per un saldo positivo di 62 unità, in contrazione rispetto a quello fatto segnare nel terzo trimestre 2021 (+216 unità); nel dettaglio, si riducono le iscrizioni (-11,9% la dinamica tendenziale) e, contestualmente, aumentano le cessazioni (+9,8%). Il tasso di crescita trimestrale delle imprese registrate risulta pari a +0,08%, minore del dato regionale (+0,21%) e nazionale (+0,22%).

Rispetto al periodo pre-pandemia, il dato delle iscrizioni risulta essere inferiore dell’11,1% alla media 2017-2019 per il trimestre di riferimento, così come il livello delle cessazioni non d’ufficio si riduce del 14,1% rispetto agli stessi valori medi registrati prima del 2020. Nel confronto con il 30/09/2021 si riscontra un aumento delle imprese attive pari all’1,0%, a differenza dei valori negativi riscontrati in ambito sia regionale (-0,5%) sia nazionale (-0,8%). Tale variazione deriva anche dal conteggio statistico dei due Comuni ex provincia di Pesaro (Montecopiolo e Sassofeltrio) che a fine 2021 si sono uniti alla provincia di Rimini; la crescita al netto di tale componente esogena sarebbe, in ogni modo, pari al +0,6%.

Per quel che riguarda i settori economici, i principali risultano, nell’ordine: Commercio (22,9% sul totale delle imprese attive) in lieve flessione (-0,4% annuo), Costruzioni (15,5%) in aumento del 4,3%, Agricoltura (12,0%) in calo dello 0,8%, Attività immobiliari (8,2%) in aumento (+2,1%) e Industria manifatturiera leggermente in crescita (+0,4%, 8,3% l’incidenza). Sostanzialmente stabile Alloggio e ristorazione (-0,2%, 10,5% del totale). Si segnala poi la crescita del settore “Altre attività di servizi” (incidenza del 4,6%, +0,7% la dinamica tendenziale), che comprendono i servizi alla persona come acconciatori e centri estetici, delle Attività professionali, scientifiche e tecniche (3,8% del totale, +4,2% annuo) e del comparto “Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” (3,1%, +2,9%); in calo, invece, i Trasporti (3,0% l’incidenza, -1,0% la dinamica).

Per quanto concerne la natura giuridica, più della metà delle imprese attive (il 54,2%) è costituita come impresa individuale, in lieve incremento annuo (+0,3%); seguono le società di persone (22,1%), in calo (-0,7%), e le società di capitale (21,5%), che continuano nel loro deciso trend di crescita (+4,7%), riscontrabile, pur con una variazione positiva minore, anche negli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia).

Sistema imprenditoriale: focus provinciale Forlì-Cesena

Al 30 settembre 2022, in provincia di Forlì-Cesena si contano 41.454 imprese registrate, delle quali 36.670 attive. L’imprenditorialità in provincia è particolarmente diffusa: 94 imprese attive ogni 1.000 abitanti (90 imprese a livello regionale e 87 a livello nazionale). Nel terzo trimestre dell’anno in corso si sono verificate 357 iscrizioni e 328 cancellazioni (al netto di quelle d’ufficio), per un saldo positivo di 29 unità, in contrazione rispetto a quello fatto segnare nel terzo trimestre 2021 (+67 unità); nel dettaglio, si riducono le iscrizioni (-8,2% la dinamica tendenziale) e, contestualmente, aumentano le cessazioni (+1,9%). Il tasso di crescita trimestrale delle imprese registrate risulta pari a +0,07%, minore del dato regionale (+0,21%) e nazionale (+0,22%).

Rispetto al periodo pre-pandemia, il dato delle iscrizioni risulta essere inferiore del 10,5% alla media 2017-2019 per il trimestre di riferimento, così come il livello delle cessazioni non d’ufficio si riduce del 16,5% rispetto agli stessi valori medi registrati prima del 2020. Nel confronto con il 30/09/2021 si riscontra una sostanziale stabilità delle imprese attive (+0,2%), diversamente dal calo regionale (-0,5%) e nazionale (-0,8%). La dinamica delle imprese attive presenta alcune lievi differenze a livello delle principali aggregazioni territoriali: comprensorio di Cesena (+0,2%), comprensorio di Forlì (+0,3%); Comune di Cesena (0,0%), Comune di Forlì (+0,4%), Comuni marittimi (+0,6%), Area del Basso Rubicone (+1,3%), Vallate (-0,3%).

Con riferimento ai principali settori economici si ritrovano, nell’ordine, il Commercio (21,2% sul totale) con una flessione tendenziale dello 0,9%, l’Agricoltura (incidenza 16,8%) in calo (-2,2% la dinamica), le Costruzioni (15,9%) in crescita del 3,0%, il Manifatturiero (9,4% del totale) in lieve aumento (+0,3%) e le Attività di alloggio e ristorazione (7,5% del totale) in diminuzione (-1,0%). In crescita, poi, le Attività immobiliari (6,7% l’incidenza, +2,1%), le Attività professionali, scientifiche e tecniche (3,7%, +2,3%) e quelle di “Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” (2,8%, +3,4%); sostanzialmente stabili, invece, le imprese del settore “Altre attività di servizi” (incidenza del 4,8%, -0,1%), che comprendono i servizi alla persona come acconciatori e centri estetici. In calo, infine, le imprese attive dei Trasporti (3,4% del totale, -1,0%).

Per quanto riguarda la natura giuridica, prevalgono le imprese individuali (56,7% sul totale), in lieve calo (-0,4%), seguite dalle società di persone (20,6% l’incidenza), in flessione dell’1,5%. Le società di capitale (20,2% del totale delle imprese attive) sono, invece, in aumento (+4,3%), così come, pur con una variazione positiva minore, anche negli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia).