Caritas di Forlì-Bertinoro: presentato il Report sulle povertà e le risorse relativo al 2021

Il Rapporto sulle Povertà e le Risorse del 2021 si inserisce in un contesto caratterizzato da radicali cambiamenti. La pandemia da Covid-19 ha generato conseguenze su tutte le componenti della vita quotidiana, sono cambiate le abitudini lavorative, sono cambiate le relazioni, è cambiato il modo in cui si fruisce del tempo libero e, non da ultimo, sono cambiate le povertà. La statistica ufficiale conferma quello che si temeva già all’inizio dell’ondata pandemica del 2020, e cioè che a pagare il prezzo di questa crisi sono maggiormente le persone vulnerabili o a rischio vulnerabilità. A questo scenario si aggiunge quanto stiamo vivendo a livello internazionale con lo scoppio della guerra in Ucraina, che ha prodotto e sta continuando a produrre terribili conseguenze non solo sul piano umanitario, ma anche sul tenore di vita delle famiglie del nostro paese che si teme conoscerà un graduale peggioramento.

Utenti

Persone incontrate dai CDA della Caritas Diocesana nei 2021: 832, aumento +6,53% rispetto al 2020. Nuovi utenti: 267 persone. Si tratta per il 69% di uomini, di cui il 74% di cittadinanza straniera, con un’età compresa tra i 18 e i 34 anni, in cerca di occupazione e di una soluzione abitativa stabile. Il 48% dei nuovi utenti è senza dimora.

Nazionalità

Il 64% degli utenti è di cittadinanza straniera. Dato che trova conferma nell’ultimo rapporto Istat che segnala come i cittadini stranieri presentino livelli di povertà assoluta quasi cinque volte più elevati rispetto ai cittadini italiani. Condizione giuridica: il 71% è titolare di regolare permesso di soggiorno, il 14% non possiede alcun permesso di soggiorno, il 7% è cittadino comunitario e per il restante 8% non è stato possibile recuperare il dato. In questo caso anche i dati non specificati rappresentano un’informazione importante perché evidenzia la non stanzialità di molti cittadini stranieri che giungono sul territorio in maniera temporanea per poi spostarsi alla ricerca di condizioni migliori.

Condizione abitativa

In leggero aumento rispetto al 2021 è il numero di persone senza dimora che nel 2021 hanno bussato alla porta Caritas. Si tratta del 49% del totale degli utenti (410 persone in termini assoluti). Di questi il 77% è costituito da cittadini stranieri, prevalentemente uomini, in cerca di occupazione e con un’età compresa tra i 18 e i 34 anni (43%). Si registra anche un aumento della fascia d’età 35-64 che nel 2021 ha raggiunto il 42% tra le persone senza
dimora. Dati che diventano ancora più allarmanti se si considera che il 2021 è stato un anno senza sfratti grazie al provvedimento adottato a seguito dell’emergenza Covid. Inoltre, se alla ripresa degli sfratti si affianca l’inflazione in crescita degli ultimi mesi, dovuta soprattutto all’aumento dei beni energetici, il quadro generale non potrà che aggravarsi ulteriormente.

Nuclei familiari

Sul totale degli utenti, il 40% vive in nucleo con familiari e parenti (329 persone in termini assoluti). Mentre per i singoli, soprattutto quelli compresi nella fascia d’età 18-34, la non stanzialità rappresenta un’opportunità di ricerca di condizioni migliori in altri territori, per i nuclei familiari, soprattutto con figli, la condizione di bisogno si protrae nel tempo e frequentemente si tramanda di generazione in generazione. È il concetto di povertà intergenerazionale di cui parla Caritas Italiana all’interno dell’ultimo Rapporto sulle Povertà ed è quella che comprende un numero sempre più preoccupante di minori.

Beneficiari

Il totale dei beneficiari dei servizi Caritas per il 2021 è pari a 1197 persone. All’interno di questo numero la fascia d’età più rappresentata è quella degli adulti 35-64 anni che costituiscono il 45% del totale dei beneficiari, seguiti dai giovani 18-34 con il 31%. In diminuzione rispetto al 2020 è la presenza dei minori che si attesta al 15%, mentre in crescita è la presenza delle persone over 65 che costituiscono l’8% del totale.

Le accoglienze notturne

L’impatto del Covid sul mondo del lavoro, con l’interruzione delle assunzioni e la ripresa tardiva di alcune attività lavorative, ha avuto una forte eco sulle accoglienze. Il bisogno di una casa, direttamente collegato al bisogno lavorativo, ha fatto sì che le persone accolte fossero numericamente inferiori rispetto agli anni precedenti ma ha aumentato il tempo di permanenza all’interno di tutte le strutture Caritas, migliorando di conseguenza la qualità delle accoglienze realizzate. Totale persone accolte nel 2021: 149. I nuclei familiari compresi all’interno di questo numero sono 7. Il numero complessivo di notti dormite è 18.914. Mensa: il totale complessivo dei pasti erogati dalla Mensa Buon Pastore e dalla Mensa San Francesco è di 59.711. Emporio: gli scontrini battuti durante tutto il 2021 sono stati 9327, il 17% in più rispetto al 2020 equivalenti alla spesa di 481 famiglie e 1701 beneficiari.

Bisogni

L’impatto del Covid sul mondo del lavoro, con l’interruzione delle assunzioni e la ripresa tardiva di alcune attività lavorative, ha avuto una forte eco sulle accoglienze. Il bisogno di una casa, direttamente collegato al bisogno lavorativo, ha fatto sì che le persone accolte fossero numericamente inferiori rispetto agli anni precedenti ma ha aumentato il tempo di permanenza all’interno di tutte le strutture Caritas, migliorando di conseguenza la qualità delle accoglienze realizzate. Totale complessivo utenti (Caritas diocesana + parrocchiali): 1.889 utenti nel 2021. Totale beneficiari: 3.966 individui nel 2021.

È evidente quanto i bisogni delle persone che accedono alla Caritas siano multipli e numerosi. Per gli utenti stranieri si conferma la triade costituita dai problemi economici, mancanza di alloggio e mancanza di lavoro. Si registra inoltre un aumento dei bisogni legati alla condizione stessa di essere immigrati. La casa resta non solo il più importante tra i bisogni primari ma anche il più grande scoglio da superare se si considera che sempre meno cittadini proprietari di immobili accettano di affittare appartamenti a cittadini e/o a famiglie straniere. Per gli utenti italiani, dopo i bisogni di tipo economico vi sono i problemi legati alle difficoltà familiari. Difficoltà collegate all’alta conflittualità tra coniugi e nella relazione genitori e figli. Al terzo posto vi sono i bisogni legati alla mancanza di lavoro seguiti dai problemi di salute.

I dati delle Caritas parrocchiali

Il totale degli utenti incontrati dalle Caritas parrocchiali nel 2021 è di 1057 persone. Anche questa volta si conferma una presenza maggioritaria di donne, pari al 61% del totale. Il 21% è costituito da nuovi utenti (224 persone in termini assoluti). Si tratta soprattutto di nuclei familiari monoreddito che accedono alle Caritas parrocchiali per un aiuto di tipo alimentare (pacco alimentare o Emporio della Solidarietà) ed economico (rateizzazione e/o pagamento utenze; acquisto materiale scolastico etc.). Il 63% dei nuovi utenti è costituita da persone che si sono rivolte per la prima volta alla Caritas o vi sono ritornate a causa degli effetti negativi prodotti dal covid sul loro bilancio familiare. Sul totale di 1057 utenti, il 73% vive in nucleo con i familiari (767 nuclei). Il totale dei beneficiari è di 2.769 persone. All’interno di questo dato il 41% è costituito da adulti dai 35 ai 64 anni, seguito dai minori che si attestano al 32%. Il 19% è invece la percentuale dei giovani 18-34 anni e il restante 8% è costituito dalle persone over 65. Oltre 3.300 ascolti, 432 domande di contributi economici accolte (comprese le domande al FdS), 497 accessi al guardaroba e 11.070 pacchi viveri consegnati, sono solo i principali servizi erogati dalle Caritas parrocchiali nel 2021.