In partenza la trentesima edizione di Sadurano Serenade

Dopo il rinvio dell’anno scorso, a causa della pandemia Covid 19, per l’estate 2021 è in programma la trentesima edizione di Sadurano Serenade, festival musicale, istituito nel 1990 per volere di don Dario Ciani e promosso dall’associazione Amici di don Dario. Il legame fra l’espressione musicale e la solidarietà è stato un aspetto molto caro al sacerdote scomparso, in quanto don Dario intravvedeva in questi due mondi apparentemente lontani, ma in realtà vicini, una straordinaria sinergia, in quanto entrambi movimenti virtuosi dell’interiorità dell’uomo, in grado di sviluppare talenti nascosti e di ridare fiducia e dignità, anche alle persone più sfiduciate.

La rassegna, il cui direttore artistico è il flautista forlivese Yuri Ciccarese, presenta un cartellone molto ricco con una programmazione suddivisa in due parti: una prima, con eventi più ricreativi presso l’Arena San Domenico il 4 luglio e a Sadurano il 25 luglio (giornata in cui si ricorderà anche don Dario nel sesto anniversario dalla scomparsa) ed una seconda nel mese di settembre, presso la Chiesa di San Filippo Neri, dedicata alla grande musica.

Si partirà con il concerto di Durme (Arena San Domenico, 4 luglio – ore 21), una formazione composta da Ana Corellano (voce), Enrique Lleida (piano), Santiago Lleida (cajòn flamenco e percussioni) e Fernando Lleyda (clarinetto e sax soprano), nata per raccontare un viaggio attraverso le passioni della musica spagnola e sefardita, tramite una ricerca di mescolanze culturali risalenti al XV secolo, con l’identificazione di suggestivi linguaggi musicali che creano sinergie fra cultura araba, cristiana ed ebraica.

Il 25 luglio (ore 21,00) presso l’Arena di Sadurano i protagonisti saranno Two-Fol Quartet, (Nicholas Gelli, clarinetto piccolo in Mib e clarinetto in Sib, Emilio Checchini, clarinetto in Sib, Luca Troiani, corno di bassetto e Pierpaolo Romani, clarinetto basso), un team musicale che abbraccia tutta la famiglia dei clarinetti e che si caratterizza per la poliedricità del proprio repertorio, basato esclusivamente su arrangiamenti e composizioni propri. Il concerto sarà anticipato da brevi omaggi musicali proposti da Yuri Ciccarese e Davide Zavatti.

L’appuntamento successivo è fissato per il 16 settembre (Chiesa di San Filippo Neri, Forlì, ore 21.00) con il concerto dei Solisti dell’Orchestra Filarmonica Italiana (Barbara Krüger, violino, Francesca Turcato, viola e Claudio Giacomazzi, violoncello), artisti di fama internazionale che proporranno pagine immortali di compositori dello spessore di Wolfgang Amadeus Mozart e Ludwig Van Beethoven. Sempre presso la Chiesa di San Filippo Neri, il 23 settembre (ore 21,00) sarà la volta di Katia Ghigi (violino) e Michele Rossetti (pianoforte), tandem artistico di grande valore, insieme in attività concertistica dal 2006, la cui performance spazierà da Johann Sebastian Bach a Wolfgang Amadeus Mozart, da Johannes Brahms a Sergej Rachmaninov, fino a Bela Bartok.

La rassegna si concluderà il 30 settembre (Chiesa di San Filippo Neri, ore 21,00) con un concerto che vedrà al fianco del direttore artistico Yuri Ciccarese al flauto, il pianista di fama mondiale Bruno Canino, storico partner di musicisti del calibro di Severino Gazzelloni, Uto Ughi e Salvatore Accardo. Ciccarese e Canino presenteranno brani di Wolfgang Amadeus Mozart, Antonin Dvorak, Frederic Chopin, Franz Schubert, Maurice Ravel e Wilhelm Popp.

Questa edizione di Sadurano Serenade presenta un’importante novità, infatti i tre concerti presso la Chiesa di San Filippo, saranno dedicati al Terzo Settore, con la partecipazione di un’organizzazione benefica ad ogni evento (Comitato per la Lotta contro la Fame nel Mondo, Movimento per la Vita e cooperativa sociale Salvagente), che illustrerà le proprie finalità e presenterà i propri progetti. Si tratta di un’innovazione che rafforza il pensiero di don Dario Ciani, che riteneva, come si è detto, gli aspetti della solidarietà e dell’espressione artistica e musicale, fortemente connessi per la promozione della dignità umana, specie quella più fragile e ferita.